Egomnia ora punta sui servizi ICT per le aziende

Egomnia evolve e diventa una società di servizi ICT per le aziende, ecco come il suo fondatore Matteo Achilli descrive la svolta

Pubblicato il 09 Gen 2019

sponsored – Egomnia, è una delle startup, o meglio ex-startup, italiane forse più popolari, nel senso che ha una storia che l’ha resa una realtà piuttosto discussa per molti motivi ma il suo fondatore e Ceo Matteo Achilli, ribadisce a Startupbusiness che la sua azienda ha decisamente imboccato e sta consolidando il percorso che porta alla solidità del business.

La società nasce nel 2012 per lo sviluppo e la promozione della piattaforma di incontro domanda-offerta di lavoro egomnia.com, che oggi nella sua versione business to consumer aziendale conta oltre 1.600 aziende aderenti e tutte presenti sul sito.

“Nel corso dell’ultimo anno e mezzo – aggiunge il fondatore – in particolare nel 2018, Egomnia ha ampliato le sue soluzioni e i suoi servizi partendo da un network di aziende già utenti della sua piattaforma. Le nuove soluzioni sviluppate da Egomnia sono di tipo business-to-business e non solo orientate al mercato delle risorse umane. Le due principali novità sono una piattaforma di orientamento per gli studenti e una soluzione di Web Scraping, per il monitoraggio giornaliero di grandi moli di indirizzi web”.

I nuovi servizi erogati da Egomnia sono di tipo tecnico e si racchiudono in servizi di sviluppo e manutenzione di applicazioni, portali e soluzioni enterprise, gestione delle postazioni di lavoro e supporto di primo e secondo livello sistemistico. L’aggiunta di questi servizi ha permesso all’azienda di crescere di personale e di volume d’affari, di certificarsi come rivenditrice di soluzioni Microsoft e Juniper e diventare una società ICT a tutti gli effetti (come Achilli spiega anche in questo video che è stato registrato in occasione dell’evento Egomnia Summit che si è svolto a Roma a dicembre 2018)

Il passaggio da Startup ad Azienda

“Sempre nel 2018 abbiamo rafforzato la nostra capacità di erogare servizi in pubblicità, investendo sui social network – aggiunge Achilli – Sono state acquisite pagine Instagram, Facebook e Twitter molto seguite da un target giovane (18-24 anni). La presenza complessiva sui social di profili riconducibili alla società supera 1,2 milioni di follower. La componente social si affianca al database aziendale di oltre 850 mila persone profilate e il 2018 si è chiuso con un fatturato di oltre un milione di euro e oltre venti dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato”.

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