EIT Health lancia la piattaforma di matchmaking per combattere il Covid-19

Pubblicato il 18 Apr 2020

Il principale network europeo di innovatori nel settore sanitario ha lanciato una piattaforma di matchmaking attraverso la quale esperti, scienziati, professionisti della sanità e organizzazioni stanno creando partnership interregionali per promuovere soluzioni alla pandemia provocata dal Covid-19. Molte iniziative sono già in corso in Italia come per esempio quella di Synlab Italia, partner italiano di EIT Health, che è a fianco di Regione Lombardia e Regione Toscana per effettuare test di diagnosi di Covid-19, offrendo analisi molecolari e tamponi in situazioni in cui spesso le risorse non sono sufficienti. Ad aggiungere prestigio all’Italia ci sono delle startup che stanno lavorando alla gestione dell’emergenza Covid-19: PatchAI ha creato un’applicazione per la prevenzione e il monitoraggio della popolazione da remoto, mentre SoftMining ha ideato un’applicazione attraverso la quale è possibile valutare il rischio di trasmissione del virus. Infine, Takis, che sta sviluppando e sperimentando in fase preclinica cinque differenti vaccini contro Covid-19. Attraverso la piattaforma matchmaking, EIT Health è alla ricerca di nuove domande e offerte da parte di innovatori italiani.

“L’obiettivo di EIT Health è quello di sfruttare il potere della propria rete per affrontare la pandemia Covid-19, consentendo ai suoi partner di collaborare e promuovere una risposta collettiva all’emergenza – spiega a Startupbusiness Luciana Gualdi, interim regional manager per l’Italia di EIT Health InnoStars –. Siamo infatti consapevoli del fatto che molti dei nostri partner stiano lavorando e portando avanti attività correlate al Covid-19 e molti di loro stiano sviluppato idee e risorse che possono contribuire a questa sfida senza precedenti. Allo scopo di supportare queste attività, EIT Health ha introdotto diversi strumenti, tra cui appunto la piattaforma di matchmaking, per condividere le esigenze e le proposte degli innovatori europei. Grazie ai talenti e alle organizzazioni all’interno della nostra rete, soluzioni innovative per gestire l’emergenza coronavirus possono essere trovate più rapidamente e le risorse possono essere messe a disposizione più efficacemente. Per l’occasione sono state istituite delle task force in ciascuna regione europea (CoLocationCentre-CLC/Innostars) che, guidate da un team dedicato, stanno lavorando per supportare questa piattaforma paneuropea. Abbiamo già ricevuto diverse proposte, sia domande sia offerte, che spaziano dal supporto alla progettazione di software, a soluzioni di monitoraggio domestico, a servizi di decontaminazione e ci auguriamo che questo spazio continui a facilitare la condivisione delle risorse all’interno della nostra comunità”.

Naturalmente anche le organizzazioni, le istituzioni, le aziende e le startup italiane sono attive: “abbiamo già raccolto una ventina di domande e offerte provenienti dall’Italia, molte delle quali sono già a disposizione sulla nostra piattaforma. Tra le offerte più innovative cito quella di MedSendX ThermoCurtain che è un sistema digitale di rilevamento della temperatura corporea utilizzabile a distanza e basato sull’intelligenza artificiale. Può essere implementato in tutti quegli scenari operativi dove poter operare in remoto, permettendo agli operatori di lavorare in sicurezza (come per esempio in aeroporti, ospedali, scuole, ecc.). Un altro esempio è rappresentato da Plusimple, una rete per operatori sanitari, pazienti e cittadini per veicolare e gestire le informazioni sanitarie durante la pandemia. La piattaforma include una serie di funzionalità, tra cui consultazione video, web chat e un sistema digitale di triage. Per i cittadini e i pazienti, la rete fornisce uno spazio in cui trovare soluzioni di supporto sociale e informazioni aggiornate su Covid-19 da parte di organismi certificati, contribuendo così a ridurre la diffusione di fake news”.

Tra i diversi innovatori della comunità italiana, che sono impegnati nella lotta congiunta contro Covid-19, c’è anche la già citata Takis, startup che ha chiesto supporto a EIT Health per poter effettuare le sperimentazioni cliniche dei loro potenziali vaccini anti Covid-19. Infine, tra le richieste più interessanti, vi è anche quella di un team di giovani innovatori alla ricerca di partner per un progetto che riguarda la stampa 3D di dispositivi medici (visiere e respiratori per ospedali). “Oltre alla piattaforma di matchmaking, vorrei segnalare anche le attività che alcuni nostri partner stanno portando avanti. In primis Synlab Italia che oltre a collaborare proattivamente a fianco di Regione Lombardia e Regione Toscana nell’esecuzione dei test di diagnosi Covid-19, sta rispondendo all’emergenza con l’adozione di una piattaforma attraverso la quale sarà possibile richiedere una visita medica da remoto. Da sottolineare anche l’Università di Napoli Federico II, entrata a far parte di un consorzio europeo di eccellenze che sta lavorando per identificare i farmaci e le strategie più sicure e promettenti per il trattamento del virus. Il progetto Exscalate, di cui fa parte, è stato recentemente finanziato per tre milioni di euro dalla Commissione Europea”.

EIT Health conta sull’impegno di circa 150 partner in tutta Europa, tra università, centri di ricerca, imprese e aziende che forniscono servizi sanitari (compresi alcuni dei più grandi centri ospedalieri europei), sta sfruttando la forza della sua rete nella lotta contro la pandemia da Covid-19. La piattaforma di matchmaking, disponibile sul sito web di EIT Health, permette infatti a coloro che lavorano a nuove soluzioni per far fronte all’emergenza Covid-19 di pubblicare una domanda o un’offerta e avviare così nuove collaborazioni a livello europeo. EIT Health ha infatti il compito di facilitare possibili incontri tra stakeholder presenti su tutto il territorio europeo, mettendo in contatto chi lavora a soluzioni innovative con chi può accogliere tali domande e offerte. Già solo nei primi giorni sono state presentate più di 200 proposte, relative per esempio a ventilatori open source, dispositivi di bio-decontaminazione gratuiti per gli ospedali e applicazioni per il monitoraggio della diffusione del virus. 

L’Europa si trova di fronte a una svolta nel campo della salute. Le malattie croniche e la crescente multimorbidità causano una perdita economica stimata di circa 115 miliardi di euro all’anno. Eventi straordinari, come l’attuale pandemia, e in rapida crescita, come l’invecchiamento della popolazione, stanno esercitando forti pressioni sui sistemi sanitari di tutta Europa. Con il sostegno dell’Istituto europeo di innovazione e tecnologia stiamo intraprendendo azioni per trasformare l’assistenza sanitaria e rispondere alle esigenze dei pazienti attraverso l’introduzione di nuove soluzioni nei tre settori cardine: l’istruzione, l’accelerazione e l’innovazione”

EIT Health è rappresentata in Italia da un nodo di cinque partner, facenti parte del cluster geografico InnoStars, un gruppo di Paesi qualificati dal Quadro europeo di Valutazione dell’Innovazione come innovatori. Università di Napoli Federico II, il Centro per i Biomateriali Avanzati dell’Istituto Italiano di Tecnologia, S.D.N Spa, Synlab Italia e Bio Check Up sono i partner italiani che lavorano insieme e per conto di EIT Health alla gestione e alla valorizzazione dell’innovazione in ambito sanitario, concentrando le attività in tre macroaree: la formazione, lo sviluppo di impresa e il trasferimento tecnologico. il Consorzio Arca, incubatore universitario dell’università di Palermo, collabora con i partner italiani in qualità di RIS Hub per supportare la rete di innovatori e startup italiani e favorire lo sviluppo di prodotti e servizi sanitari innovativi che puntano a migliorare la vita dei pazienti in tutta Europa. Per portare alcuni esempi, EIT Health dal 2016 ha sostenuto 740 startup in tutta la UE, e ciò ha favorito una raccolta di investimenti per oltre 250 milioni di euro. Molte di queste startup sono Italiane e hanno ricevuto supporto, sia nella fase di validazione dei loro prodotti/servizi che nella fase di accelerazione dello loro progetto di business. Come per esempio è accaduto per TeiaCare, startup del politecnico di Milano, prima startup del network EIT Health a raccogliere 1,1 milioni di euro di fondi attraverso l’Investor Network di EIT Health, per lo sviluppo di soluzioni di telemonitoraggio per assistere gli infermieri nella cura di pazienti anziani. Oppure, Restorative Neurotechnologies, vincitrice prima del premio InnoStars Awards e poi dell’Headstart Funding, che ha sviluppato uno strumento innovativo per la riabilitazione di disturbi cognitivi composto da un dispositivo indossabile e un software installato su un tablet. Infine, Sonehealth, vincitrice nel 2019 del programma Bridgehead, che ha sviluppato uno stetoscopio intelligente, capace di registrare, amplificare e filtrare il suono naturale dell’auscultazione, migliorando la diagnosi e raccogliendo parametri vitali del paziente.

Tre i progetti nati negli altri Paesi grazie al contributo di EIT Health, si segnalano quello degli studenti del Master della Delft University of Technology che stanno lavorando su un ventilatore semplice e relativamente poco costoso, per cercare di ovviare alla carenza di ventilatori nei Paesi Bassi e stanno mettendo a punto maschere chirurgiche riutilizzabili. In Polonia Celon Pharma ha avviato un programma terapeutico strategico su Covid-19: durante una prima fase verranno testate e approvate alcune terapie già esistenti e le relative combinazioni. In Portogallo, la recente startup costituita dall’Istituto Pedro Nunes ha presentato un videogioco didattico sul coronavirus per fornire informazioni verificate e credibili sulla pandemia e ridurre l’eccessivo panico.

Photo by camilo jimenez on Unsplash

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