Ecosistema

Enry’s Island, l’incubatore distribuito che punta sulla sinergia

Enry’s Island ha sede a Pescara ma opera in modo distribuito e a livello internazionale, attualmente ha un portafoglio di 27 startup per un valore complessivo di 30 milioni di euro

Pubblicato il 28 Giu 2021

Enry’s Island è un incubatore internazionale, o meglio una piattaforma di incubazione e accelerazione distribuita che ha la sua sede a Pescara ma opera in tutta Italia e anche all’estero. Enry’s Island è fondato e guidato da Luigi Valerio Rinaldi il quale spiega a Startupbusiness come la sua iniziativa stia crescendo: “siamo nati nel 2016 e abbiamo per un po’ operato in modalità ghost, dal 2018 abbiamo iniziato a lavorare con le prime startup portandone a bordo otto quell’anno, a inizio 2021 ne contiamo 27, gli investimenti sono passati da 513 mila euro del 2018 a 1,4 milioni di euro nel 2020 e il valore complessivo delle startup partecipate da Enry’s Island è oggi di 30 milioni di euro di cui circa 9 milioni di euro è il valore delle nostre partecipazioni che mediamente si attestano tra il 2 e il 15%”.

Il modello di business di Enry’s Island punta sulla diversificazione strategica senza concentrarsi su settori verticali, ma creando sinergie tra le aziende che sono selezionate per essere incubate e accelerate. Le partecipazioni sono maturate a fronte di attività di tipo work for equity e si concentrano su realtà in fase seed e pre-seed anche se la piattaforma creata da Rinaldi sviluppa anche attività di open innovation,  fa co-investimenti e offre supporto al fundraising per le startup che una volta avviate hanno necessità di trovare investitori per continuare a crescere. 

“Il nostro obiettivo al momento – aggiunge il fondatore e Ceo – è accrescere il valore patrimoniale del portafoglio, non siamo alla ricerca spasmodica di exit, quanto piuttosto di realtà che possono portare valore sinergico al nostro ‘arcipelago’, per esempio stiamo lavorando con startup delle life science come Clizia, del waste management, del digital, in particolare in relazione alle sensibilità sociali e ambientali come è per esempio il caso di GaiaMyFriend, della blockchain e dell’intelligenza artificiale, abbiamo inoltre creato una piattaforma digitale con tutti gli strumenti che le startup possono usare per rendere efficiente il loro lavoro che abbiamo battezzato Hui Island”.

Enry’s Island lavora anche con startup internazionali come avviene con la scozzese Blk Global che ha sviluppato un marketplace per le materie prime e può contare sul supporto di un advisory board fatto di imprenditori, investitori ed esperti che lavorano in varie parti del mondo. Il periodo di incubazione dura mediamente dodici mesi ed è gestito dallo staff interno di Enry’s Island composto da 15 persone affiancato da altri 80 stakeholder che concorrono alla crescita sia delle singole startup sia dell’iniziativa fondata da Rinaldi.

Forte di questo, Enry’s Island vede un 2021 pieno di opportunità e intende consolidare ulteriormente la sua posizione, tramite investimenti in startup in ambito IoT, Health e made In Italy. Oggi, Enry’s Island investe in programmi di incubazione e accelerazione con chip tra 100mila e 150mila euro per target company, a fronte di un minority shareholding con valutazioni pre-money di circa un milione di euro.

(Photo by Marek Okon on Unsplash )

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