Exit per M31, cede il 100% di Adaptica a un gruppo cinese

Adaptica diventa cinese. La società innovatrice del settore oftalmico, cresciuta con M31, è stata ceduta a un grande gruppo dell’eye care. Nuova exit per l’incubatore padovano

Pubblicato il 24 Apr 2018

Adaptica è una società nata nel 2009 che opera nel mercato delle tecnologie ottiche adattive, un mercato che dovrebbe avere un certo boom nei prossimi anni: secondo ResearchAndMarket dovrebbe registrare un CAGR del 29,09% nel periodo di previsione 2018-2023 per raggiungere una dimensione di mercato di US$1726,83 milioni entro il 2023, in aumento rispetto ai US$373,15 milioni del 2017.

La crescente domanda in diversi verticali industriali  spinge il mercato globale della tecnologia ottica adattiva. Inoltre, con l’avanzamento tecnico, vari componenti vengono prodotti ad un costo inferiore, stimolando così la domanda di prodotti che utilizzano queste nuove soluzioni.

In questo contesto è maturata l’acquisizione di Adaptica (e relativa exit di M31 che ne era il principale investitore), società che realizza dispositivi portatili per rilevare errori di rifrazione e difetti visivi e soluzioni per la loro diagnosi e correzione. Tra i suoi prodotti, il refrattometro portatile 2WIN e il forottero portatile VisionFit.

Questi dispositivi permettono esami dell’occhio rapidi, automatici ed in ogni situazione, compreso nei casi di pazienti non collaborativi. Kaleidos, l’ultima creazione di Adaptica, è uno strumento rivoluzionario che semplifica l’esame da parte del medico oculista/optometrista intrattenendo il paziente.

L’azienda ha diversi brevetti in portfolio e dedica ogni anno una quota consistente del proprio budget alla ricerca e sviluppo, quindi l’acquisizione da parte di un grande gruppo eye care cinese, non meglio precisato, dovrebbe essere foriero di crescita per Adaptica

«Siamo molto contenti che Adaptica sia stata acquisita da un gruppo leader internazionale nell’eye care e che diverrà presto oggetto di ulteriori investimenti. È il partner giusto per esprimere il potenziale di Adaptica in continuità con quanto è stato fatto ad finora», dice il presidente e fondatore di M31 Ruggero Frezza.

Nata a Padova come spin-off del laboratorio di ottica adattiva dell’Ateneo Patavino, Adaptica ha applicato tecnologie derivanti dallo spazio e dall’astronomia al settore dell’oftalmologia portando innovazioni importanti sia per la misura dei difetti rifrattivi che per la progettazione di lenti personalizzate.

Per M31, dopo quello dell’anno passato con CenterVue, si tratta di un’altra importante exit nel campo dell’oftalmologia.

«Grazie le storie di successo di Adaptica e Centervue, oggi continuiamo a ricevere nuove proposte per l’innovazione nel settore oftalmico. Attualmente, abbiamo investito in D-EYE (ndr. vincitore Premio Marzotto 2017), che sta realizzando una nuova storia di successo, applicando l’ intelligenza artificiale all’oftalmoscopia diretta basata su smartphone. D-EYE ha già vinto molti premi. Oggi siamo alla ricerca di altre nuove idee nel settore. Le sosterremo insieme ai nostri nuovi partner che hanno acquisito Adaptica e Centervue», aggiunge Frezza.

«Siamo molto contenti di aver trovato qualcuno veramente interessato ad una crescita di Adaptica – dice Gianluigi Meneghini, ex CEO di Adaptica – l’acquirente non è un’entità finanziaria, ma un grande gruppo di oftalmologia con portata internazionale».

«È un risultato eccellente! – dice Tommaso Occhipinti, fondatore e direttore delle vendite e del marketing di Adaptica – Adaptica è sulla strada diretta verso il successo internazionale. Grazie al network scientifico e di business a livello globale del nuovo proprietario ci troviamo nelle condizioni ideali per sviluppare nuove soluzioni che porteranno Adaptica a differenziarsi nel panorama delle aziende eye care internazionali».

I termini economici dell’operazione non sono stati divulgati.

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