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Fase 2, ecco Safetogether, il crowdfunding per le CovidApp italiane

Si può partecipare su Mamacrowd al crowdfunding per finaziare lo sviluppo di CovidApp italiane, utili ad affrontare con più sicurezza la fase 2, quella della ripartenza

Pubblicato il 10 Apr 2020

E’ su Mamacrowd, la principale piattaforma di equity crowdfunding italiana, una raccolta ‘donation’, ovvero una campagna in cui non si investe in cambio di quote societarie, ma come vera e propria donazione. In realtà il controvalore non manca, stiamo parlando di supportare lo sviluppo di una suite di tecnologie, una o più app, facilmente fruibili ed accessibili gratuitamente da tutta la popolazione, che avranno lo scopo di agevolare la ripresa dopo Coronavirus e tutalre la salute di tutti i cittadini.  Tra di queste anche le app per il tracciamento.

La campagna è pubblicata a questo link, puoi leggere direttamente in loco i dettagli e partecipare al progetto con la tua donazione.

Il team che si sta occupando di sviluppare queste tecnologie è composto da un gruppo di studenti ed esperti volontari, supportati da istituzioni ed aziende pro bono. Le tecnologie sulle quali si concentra l’attenzione per far fronte alla “fase due” nel suo complesso, fruendo da supporto per una serie di servizi, quali:

  1. Contact Tracing: la soluzione permette alle autorità mediche e di gestione delle emergenze di intraprendere le azioni corrette per allertare le persone che hanno avuto i contatti più stretti con un paziente risultato infetto. Il sistema non tratta informazioni personali, sfruttando esclusivamente dati anonimi scambiati attraverso la tecnologia Bluetooth.
  2. Quarantena: permetterà di monitorare lo stato di salute del paziente con dei controlli periodici e verificherà che lo stesso osservi le disposizioni richieste, attraverso verifiche telefoniche e tramite un riconoscimento biometrico eseguito localmente sullo smartphone, che non prevede la trasmissione di nessuna informazione di identificazione personale.
  3. Cordone Sanitario: la tecnologia permetterà di proteggere le persone più a rischio (es. gli anziani o immunodepressi) e con necessità maggiore di assistenza, per far sì che entrino a contatto solo con individui certificati come immuni o negativi. Gli operatori sanitari saranno gli unici a poter registrare e associare sullo smartphone un certificato digitale che attesta l’immunità, per evitare il rischio di frode.
  4. Autocertificazione Digitale: la soluzione sostituisce l’attuale documento cartaceo, da utilizzare per gli spostamenti e per inserire l’esito dei test.

In particolare, sulla soluzione di contact tracing:

– con tale tecnologia si sta partecipando anche al bando indetto dal governo italiano “FAST CALL: Telemedicina e Data Analysis”al quale hanno aderito circa 320 candidati;

– esistono già altre soluzioni di contact tracing, che presentano tutte dei limiti, mentre la soluzione italiana colma tutti i gap: utilizza il Bluetooth, non richiede l’uso del numero di telefono e traccia fino al 30% in più di dispositivi rispetto a quella di Singapore. Si tratta inoltre di una suite di tecnologie per far fronte non solo al problema del contact tracing, ma saranno integrate funzioni complementari per affrontare il tema nel suo complesso, come la gestione della quarantena e del cordone sanitario.

Vedi di più sul sito.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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