Founders Forum, perché è l’evento dell’anno per l’Italia

E’ stato un evento di grande spessore il Founders Forum di Roma. Che stabilisce un nuovo punto di riferimento, come spiega Luigi Capello di LVenture

Pubblicato il 18 Set 2017

Siamo alla fine di una settimana molto impegnativa che ha visto Roma on the rocks, bella e scintillante come non mai.

Abbiamo cominciato la settimana con il TechTour evento molto interessante per poi proseguire con il Founders Forum, con l’inaugurazione della villa #6 di Pi Campus, con le selezioni del prossimo batch di Startupbootcamp Rome e infine con l’Hackathon di FS organizzato da Codemotion presso i nostri spazi di LUISS ENLABS.

Tutti eventi di altissimo profilo e ben organizzati tra cui però il Founders Forum  è stato il vero clou. Come dice il sito è il Founders Forum è “a private network of the world’s leading digital and technology entrepreneurs”, insomma, l’equivalente della conferenza di Davos per i tech entrepreneur. Perché a Roma? Per merito di due imprenditori quali Riccardo Zacconi e Luca Ascani, romani emigrati a Londra, ex studenti LUISS che hanno fatto fortuna nel mondo e hanno voluto  dare proprio questo imprinting all’evento. E’ stato un evento al top a livello internazionale e fatto a Roma in modo impeccabile.

Secondo alcuni è stato l’evento numero uno in Italia. Considerazione che mi trova perfettamente d’accordo. Perché? Di seguito ne illustro in breve le motivazioni:

1) Il numero dei partecipanti. E’ stato un evento con circa 300 persone tutte super qualificate e differenziate nelle attività senza una predominanza dei local italiani. Un mix giusto di imprenditori, venture capital, startuppari, rappresentanti delle istituzioni sia nazionali che internazionali;

2) gli speaker. Veramente eccezionali. Sentire parlare Xavier Nail sulla Scuola 42 mi ha veramente colpito, senza parlare poi dell’incontro con Evan Spiegel, il fondatore di Snapchat (27 anni, il più giovane miliardario nella classifica di Forbes) che ha raccontato con estrema semplicità la sua impresa. Interessante anche il racconto di Riccardo Zacconi, la cui avventura sarebbe stata diversa se non avesse ricevuto il famoso fax alla vigilia di Natale. Insomma, tutti personaggi molto alla mano con storie pazzesche;

3) le location. Incredibili, pazzesche, sono parole che non descrivono adeguatamente la bellezza di quelle location. Nella serata di mercoledì è stato organizzato un cocktail a Villa Albani, la villa dei Principi Torlonia non aperta al pubblico su via Salaria al centro di Roma. L’evento, invece, si è svolto a Villa Blanc della LUISS su Via Nomentana, una villa recentemente ristrutturata di eccezionale bellezza e la sera la cena si è svolta a Villa Aurelia di proprietà dell’American Accademy con una vista eccezionale su tutta Roma. Insomma, una tripletta senza uguali al mondo;

4) organizzazione. Discreta, impeccabile, senza sbavature, al livello degli eventi top di stampo internazionale.

Luigi Capello, fondatore e Ceo di LVenture Group

Quello che mi resta di questo evento è una serie di incontri con persone eccezionali con le quali potrò fare business perché ci siamo visti al FF ovvero abbiamo il bollino del trust. Come non mai la fiducia e il rispetto nel mondo degli affari è un atout che si può avere partecipando anche al FF. Altra cosa che mi sono portato a casa è il fatto di come si organizza un evento “al top” e posso assicurare che, cari amici, mi vedrete molto meno in giro per eventi poiché dopo il FF si rischia di non presenziare più. Un plauso particolare va agli organizzatori, Riccardo e Luca, che hanno lavorato per otto mesi e hanno portato a Roma una serie di personaggi ai quali abbiamo mostrato che anche in Italia esiste una community tech di valore e che “si può fare”.

Grazie Riccardo, Grazie Luca.

Luigi Capello, Ceo LVenture Group

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