Future Energy Ventures (FEV), venture capital specializzato in tecnologie energetiche digitali e a basso utilizzo di asset, focalizzato nell’accelerare la transizione energetica globale, fa sapere di avere completato il closing del fondo Future Energy Ventures Fund II con un volume di 205 milioni di euro, insieme a un fondo di capitale dedicato all’Italia di 30 milioni di euro.
Il fondo inizialmente supportato da E.ON SE e dal Fondo Europeo per gli Investimenti (EIF) come investitori principali, ora include anche ulteriori investitori strategici e istituzionali come KFW Capital, ABN Amro, CLP, BGK, ISA Energia, Borusan, Zorlu Holding, Telos Impact, Kelag, MTR e Sabanci Climate Ventures. Il fondo italiano è interamente finanziato da CDP e investe insieme al fondo principale.
Con questo traguardo, FEV si posiziona come il principale consulente europeo per gli investimenti in venture capital focalizzati sulle tecnologie energetiche. Il suo obiettivo è supportare aziende che stanno trasformando il panorama energetico attraverso soluzioni digitali, rafforzando l’indipendenza energetica nazionale e creando nuove opportunità economiche.
L’annuncio arriva in un momento in cui la transizione verso sistemi energetici più puliti si accelera in molti mercati, mentre i governi di tutto il mondo danno sempre maggiore priorità alla sicurezza energetica, alla stabilità economica e alla competitività tecnologica.
In un periodo in cui le politiche ambientali sono messe in discussione e le tensioni geopolitiche sottolineano l’importanza della sovranità energetica, questa chiusura promuove un cambiamento fondamentale verso la sicurezza energetica, la prosperità economica e la sostenibilità. La transizione dalla dipendenza dai combustibili fossili volatili a sistemi rinnovabili controllati localmente è oggi sia una necessità economica sia un imperativo strategico.
La visione sostenuta da FEV va ben oltre l’elettricità più pulita. Essa immagina un’economia globale trasformata, dove l’accesso universale all’energia rinnovabile generata localmente elimina la dipendenza dalle importazioni energetiche volatili e conferisce alle nazioni vera sovranità sul proprio futuro economico.
“La chiusura di questo fondo dimostra che la tecnologia energetica è sempre più riconosciuta come un mercato significativo – afferma in una nota Jan Lozek, CEO di Future Energy Ventures – Per i fondatori, questo significa che soluzioni innovative nello stoccaggio, nell’ottimizzazione delle reti e nelle energie rinnovabili hanno accesso a capitali seri. Per gli investitori, mostra che i ritorni finanziari e la rilevanza globale sono compatibili. Per il mercato nel suo insieme, sottolinea che la transizione energetica è inevitabile e economicamente rilevante.”
Marjut Falkstedt, CEO dell’EIF, commenta: “Gestire meglio le nostre esigenze energetiche è una delle sfide più importanti del nostro tempo. Per questo siamo entusiasti della nostra partecipazione nel fondo appena istituito. Questo investimento si allinea perfettamente agli obiettivi strategici dell’EIF e al nostro impegno a guidare la transizione energetica e a sostenere gli sforzi di decarbonizzazione in tutta Europa.”
L’energia è emersa come il settore di investimento più interessante della nostra generazione: requisiti di sicurezza, crescita economica, impatto sull’occupazione e energia rinnovabile conveniente convergono in un’area in cui la tecnologia energetica pulita è sia indispensabile per la stabilità sia un’opportunità di investimento eccezionale.
Questo slancio crea condizioni ideali per innovazioni energetiche rivoluzionarie che completeranno la transizione verso un mondo di energia rinnovabile. FEV è quindi ben posizionata per identificare e scalare le tecnologie che definiranno i sistemi energetici del futuro.
“L’Europa ha il potere di innovazione, il talento e la capacità industriale per assumere un ruolo di leadership nella transizione energetica globale – afferma Veronique Hördemann, managing partner e CFO di Future Energy Ventures – La chiave ora è che i quadri politici facilitino gli investimenti e la scalabilità, affinché l’Europa possa realizzare appieno il suo potenziale nelle tecnologie energetiche. La transizione energetica offre l’opportunità di stimolare la crescita economica, rafforzare la sovranità energetica, garantire posti di lavoro e aumentare la competitività.”
Dal 2016, FEV guida la rivoluzione delle energie rinnovabili sotto la leadership di Jan Lozek, Veronique Hördemann, Ohad Mamann, Patrick Elftmann, Moritz Jungmann e Jan Palasinski (nella foto con il team). I fondi investono in startup energetiche series A e B con soluzioni basate su software e guidate da IA, che ottimizzano l’efficienza delle reti, permettono flessibilità della domanda e integrano tecnologie all’avanguardia nei sistemi energetici.
Il portafoglio include aziende come Chloris, Enspired, Feld Energy, Jua, Piclo, Reev e Station A, che promuovono cambiamenti nella gestione della flessibilità, nella mobilità elettrica, nell’elettrificazione di edifici e industria e nelle applicazioni di IA.
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