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Hackathon, la sfida delle 24 ore che piace alle startup

Una challenge innovativa tra esperti e “non addetti ai lavori” per sviluppare la soluzione ottimale nel più breve tempo possibile

Pubblicato il 23 Mar 2023

Cos’è un hackathon

L’hackathon è un evento in cui le persone si riuniscono per risolvere un problema ti tipo tecnico, educativo, sociale, artistico, innovativo o informatico. È uno strumento di crowdsourcing per fare open innovation o outsourcing. Nacquero nel 1999 quando una squadra di sviluppatori della OpenBSD si riunì per trovare nuove soluzioni così da ottenere un sistema operativo più sicuro e da integrare con sistemi di crittografia. Nello stesso anno alla conferenza annuale JavaOne, John Gage lanciò la sfida per la creazione di un programma dedicato al Palm V per permettere al nuovo palmare di comunicare con altri device dello stesso tipo attraverso gli infrarossi e utilizzando internet. L’evento fu così battezzato “L’hackathon”. Il termine infatti deriva dalla crasi di due lemmi: hack (in informatica “violare”, “attaccare”) e marathon (“maratona”).

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Come funziona un hackathon

I partecipanti si riuniscono in squadre dove i membri hanno competenze diverse per cercare di trovare una soluzione a un problema. Alla fine dell’hackathon l’organizzatore valuta la soluzione migliore e la squadra che l’ha sviluppata vince un premio. A questo punto viene spesso avviato un processo di incubazione tra la squadra vincente e l’organizzatore per trasformare il concept in un minimum viable product (MVP, “prodotto minimo attuabile”).

Generalmente gli hackathon possono durare dalle 24 alle 72 ore e raccogliere un numero di partecipazioni di circa 50-100 persone. Non ci sono regole fisse: un hackathon potrebbe durare anche settimane. Dipende dal tipo di lavoro richiesto, dalla difficoltà di realizzazione e dal tempo necessario per svolgerlo.

Come partecipare a un hackathon

Ogni hackathon è diverso per l’obiettivo finale. Per questo per ognuno possono essere richieste competenze differenti. Solitamente viene sponsorizzato tramite i partner dell’organizzatore, email o campagne marketing. Nel sito dell’evento sarà presente una sezione per iscriversi o candidarsi. In fase di iscrizione verrà generato un questionario o survey da compilare utile a verificare i requisiti minimi per partecipare.

Come si organizza un hackathon

Per organizzare un hackathon per prima cosa si devono scegliere i giudici, il target di partecipanti e in alcuni casi gli sponsor. Poi bisognerà scegliere il luogo più adatto dotato delle apparecchiature e strumenti più idonei.  Una volta scelta la data, si dovrà creare una strategia di comunicazione, magari partendo dall’utilizzo dei propri canali social e web per diffondere la notizia e specificare le esigenze che si stanno cercando. Pochi giorni prima dell’hackathon invece potrebbero essere fornite sezioni di formazione per i partecipanti: più informazioni possiedono e migliori saranno i risultati che svilupperanno. Il team invece potrebbe essere creato prima del giorno di go live, basandosi proprio sui dati raccolti dai partecipanti tramite la compilazione della survey o questionario in fase di iscrizione. In alternativa il team può essere creato anche lo stesso giorno. In alcuni casi e a seconda della tipologia dell’evento il merchandising e gadgeting potrebbe essere una leva in più per aumentare sia la domanda delle iscrizioni sia la creatività e coesione dei team durante l’evento.

Come prepararsi per partecipare a un hackathon

Prima di tutto bisogna scegliere la categoria di hackathon più pertinente sia in merito alla propria preparazione sia per la tipologia che per la finalità dello stesso evento: premio in denaro, percorso di incubazione o networking. Poi, anche se non si può conoscere in anticipo quali persone si incontreranno, è pur vero che i partner, i giudici e le imprese organizzatrici vengono accuratamente selezionati in anticipo tramite la sponsorizzazione dell’evento stesso. Dunque è bene studiare ed entrare in contatto con gli organizzatori e analizzare tutte le informazione che vengono pubblicate sull’evento.

Hackathon per far incontrare startup e talenti

Nell’ecosistema startup gli hackathon sono ormai gettonati. Sono una delle strategie e opportunità per far incontrare talenti, startup, creare nuovi business model e farsi conoscere. A oggi ci sono hackathon utili alla popolazione interna di un’azienda come momento di formazione, creatività ed engagement. Ci sono poi quelli organizzati per i candidati, come momento di incontro, ingaggio e valutazione fuori dagli schemi dell’azienda. Infine ci sono quelli destinati ai clienti, per favorire l’ideazione di progetti innovativi.

I vantaggi di partecipare a un hackathon per le startup

Gli hackathon permettono di sperimentare il microcosmo dell’imprenditoria digitale. I vantaggi sono sia per i partecipanti che per gli organizzatori: per i primi perché sono un’occasione per farsi conoscere e per avviare una collaborazione professionale. Per i secondi, perché possono entrare in contatto con talenti in grado di proporre soluzioni alternative e perfette per quello che gli organizzatori stanno cercando. Da non dimenticare poi che un hackathon dà visibilità sia all’organizzatore (azienda/ente promotore), sia a coloro che aderiscono all’iniziativa.

Negli hackathon si possono quindi incontrare persone con interessi comuni ma background diversi in termini di formazione, cultura e competenze. E dall’incontro di stili di apprendimento e know-how differenti possono nascere soluzioni fuori dagli schemi.

Hackathon: feedback immediato alle startup

Alle volte gli hackathon possono essere indetti per creare startup ottimizzando i tempi. Infatti l’hackathon permette in un unico evento, non solo di creare il team, ma anche di progettare una idea innovativa e funzionale con il fine di essere incubata tramite l’organizzatore dell’hackathon e che, spesso in questi casi, può trattarsi di un acceleratore, incubatore o azienda corporate intenta a crearla. In altri casi gli hackathon sono importanti strumenti di open innovation anche per le startup già avviate, perché permettono di fare innovazione mantenendo la propria competitività e massimizzando i processi di problem solving nel trovare rapidamente idee e soluzioni alternative a complicate sfide aziendali.

Hackathon vs pitch: quale scegliere

La scelta dipende da quello che si sta cercando e come lo si vuole cercare. Un hackathon per la sua organizzazione avrà sicuramente un costo maggiore rispetto ad un pitching di startup che può anch’esso svolgersi virtualmente ma con un’idea già pronta e impacchettata, mentre invece l’hackathon serve proprio per far nascere l’idea, la soluzione durante l’evento stesso, coinvolgendo figure diverse in grado di contaminarsi a vicenda. Inoltre il timing fissato dall’hackathon permette di accrescere ancora di più la competizione, sprigionando la possibilità di produrre l’idea più creativa, innovativa e convincente. Insomma, una pitching session o pitch competition può offrire nell’immediato la soluzione a ciò che l’investitore o l’azienda sta cercando, mentre l’hackathon può generare una innovazione ulteriore o un approccio diverso a quel problema di partenza. (Foto di Alex Kotliarskyi su Unsplash )

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