UK trampolino delle startup libanesi

Pubblicato il 05 Mag 2015

Si chiama Uk Lebanon Tech Hub ed è l’iniziativa che il Governo britannico, tramite la sua Ambasciata a Beirut e l’Agenzia Uk Trade and Investment, ha lanciato per sostenere lo sviluppo di imprese innovative in Libano.

Il progetto è stato presentato lo scorso 30 aprile dall’ambasciatore britannico in Libano Tom Fletcher e dai rappresentanti dei partner che sono il Beirut Digital District che fa capo a Berytech, il parco scientifico e tecnologico della città e Banque Du Liban, la banca centrale libanese che già in passato aveva mostrato la sua intenzione di sostenere lo sviluppo della nuova generazione di imprese con l’iniziativa BDL Accelerate tenutasi lo scorso novembre durante la quale il governatore Riad Salameh preannunciò sia la nascita della collaborazione con il governo britannico sia la realizzazione di un fondo per le startup noto con il nome di ‘Circular 331’ dal documento che lo ha definito e dotato di una capacità di investimento in equity pari a 400 milioni di dollari.

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Partecipanti all’evento di apertura di UK Lebanon Tech Hub

Uk Lebanon Tech Hub è un programma di accelerazione internazionale che selezionerà 45 startup libanesi e ne porterà 15 a completare il loro processo di startup a Londra al fine di poter accedere più facilmente a risorse e opportunità internazionali.

L’avvio di questo nuovo progetto porta ulteriore linfa alla scena delle startup di Beirut e di tutto il Libano, scena che negli anni recenti è cresciuta e sta crescendo rapidamente anche grazie alla presenza di una popolazione giovane con desiderio di fare impresa che ha le giuste competenze e una visione internazionale decisamente spiccata, l’inglese è ormai la lingua più diffusa tra i giovani libanesi e il ruolo della diaspora è fortissimo perché capace di portare talenti, risorse, contatti, competenze verso il Libano e sostenere chi è in Libano e vuole sviluppare imprese con ambizione globale. Così come sono numerose le organizzazioni che nel Paese dei Cedri concorrono all’ecosistema come per esempio Endeavor, Mowgli, Speed Lebanon, Bader, Kafalat, Middle East Venture Partners (Mevp) e AltCity.

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Alcuni partecipanti all’evento di lancio di Uk Lebanon Tech Hub

A conferma di questa tendenza e del ruolo internazionale che l’ecosistema delle startup libanese, benché di piccole dimensioni (perché di piccole dimensioni è il Paese), c’è un altro importante appuntamento in programma il giorno 21 maggio a New York City, Start Up Lebanon organizzato dalla American Lebanese Chamber of Commerce e da Startup Megaphone.

L’iniziativa del governo britannico enfatizza come nei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, in alcuni più che in altri al momento, sia in atto un convinto processo di sviluppo dell’innovazione e della nuova generazione di imprese e come questo stia avvenendo grazie alle risorse dei territori che le economie europee possono, e devono, sostenere in modo attivo sia perché in tal modo si da supporto concreto alle economie locali, sia perché l’area è ricca di opportunità anche per le economie del Vecchio Continente ed è porta per l’intero mondo arabo. Portare competenze, investimenti, risorse in queste aree sotto forma di iniziative come è Uk Lebanon Tech Hub è senza dubbio la strada maestra per creare maggiore coesione e per fare in modo che lo sviluppo economico e sociale acceleri e si sviluppi in modo efficace. Una delle condizioni che le startup che partecipano al programma è infatti quella di creare posti di lavoro in Libano anche nel caso si sviluppino internazionalmente.

(ha collaborato all’articolo Maria Matloub da Beirut)

(immagine di copertina: Free fall,  Beirut – Stephan Rebernik)

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