Lionhealth, startup e società benefit che sviluppa alimenti innovativi per fini medici speciali per pazienti con malnutrizione collegata a patologie severe come malattie infiammatorie croniche intestinali-MICI, malattie rare, oncologia e Alzheimer, fa sapere di avere chiuso un round di finanziamento da tre milioni di euro.
Il round, guidato da Vikivi, holding della fondatrice di Lionhealth, attiva nella gestione patrimoniale e negli investimenti in startup, vede la partecipazione di Doorway che ha investito oltre 600 mila euro, dell’investitore americano Lenny Delligatti e di Emilbanca. Hanno partecipato al round anche imprenditori del settore, e manager di grandi aziende, prevalentemente del settore lifescience, come Riccardo Ballerini, Claudia Benelli, Cristian D’Ippolito, Barbara Marini, Giovanni Pedranzini, Linda Vancini e investitori seriali come Dario Calogero, Veronica Mariani, Renate König, Luca Fachini e Massimo Chistolini.
L’operazione è stata strutturata attraverso il SAFE (simple agreement for future equity), strumento finanziario che risponde alle esigenze di finanziamento delle startup in fase iniziale permettendo agli investitori di partecipare al capitale futuro dell’azienda senza determinare immediatamente una valutazione specifica.
Le somme raccolte da Lionhealth con questo round verranno utilizzate per sostenere la crescita del team, per supportare il lancio del primo prodotto in Italia e lo sviluppo del secondo prodotto da lanciare nel primo trimestre 2026. Prima di questo round Lionhealth aveva raccolto oltre 1,2 milioni di euro, con investimenti riconducibili per il 90% alla fondatrice, e per il resto a soci, mentre è stato deliberato il piano di partecipazione azionaria dei dipendenti ESOP (employee stock ownership plan) per il 5%.
Lionhealth nasce con l’acquisizione nel 2022 dello spin off del Policlinico Gemelli di Roma “Gemelli health System” su iniziativa di Paola Lanati, imprenditrice, business angel e vice presidente di Italian Angels for Biotech (IAB), con l’obiettivo di combattere la malnutrizione associata a patologie gravi, con prodotti protetti da brevetto, dedicati ai bisogni dei singoli pazienti, combinando le migliori evidenze scientifiche con estratti naturali, per generare miscele di ingredienti ad attività antiossidante, capaci di rispondere alle esigenze nutrizionali e dietetiche di pazienti affetti da malattie rare, patologie oncologiche e Alzheimer, il cui fabbisogno nutrizionale non può essere soddisfatto dai normali alimenti, integrando i trattamenti medici. il business model è legato al mercato rimborsato guidato dalla prescrizione dei medici esperti in materia. Nel 2023 ha destinato il 36% degli investimenti all’attività di ricerca e sviluppo, percentuale salita al 40% nel 2024.
Il comitato scientifico di Lionhealth è composto da professionisti come Alessandro Armuzzi (Humanitas Research Hospital), Riccardo Caccialanza (Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo), Antonio Gasbarrini (professore ordinario di Medicina interna, IRCCS Policlinico Gemelli Roma), Salvo Leone (direttore generale Associazione AMICI Italia), Maurizio Muscaritoli (Policlinico Umberto I, Roma e presidente SINUC) e Carmine Pinto (Comprehensive Cancer Centre, AUSL-IRCCS di Reggio Emilia).
“Sono felice che questa raccolta, fatta in soli tre mesi, sia stata supportata principalmente da imprenditori del settore o investitori che riconoscono il potenziale di questo mercato e il track record della fondatrice – dice in una nota Paola Lanati, fondatrice di Lionhealth (nella foto insieme al team) – Il nostro obiettivo è costruire un’azienda leader di mercato a livello europeo nel settore della nutrizione medica, concentrandoci sul segmento degli alimenti a fini medici speciali per combattere la malnutrizione di pazienti affetti da patologie croniche, con un portfolio di prodotti specializzati sulle esigenze specifiche delle singole patologie, e basate su miscele di ingredienti ad azione antiossidante, dotate di brevetto. Il mercato regolamentato, guidato dalla prescrizione del medico, e la cronicità della malattia, rendono il potenziale di crescita molto interessante se si pensa che partiamo da un bisogno primario di salute, molto forte ma la cui sensibilità oggi è ancora scarsa. I primi numeri ci dicono che abbiamo sviluppato il miglior prodotto sul mercato, nel trattamento della malnutrizione dei pazienti affetti da malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI), con un modello di ricerca e sviluppo che vede il forte coinvolgimento delle principali Università, centri di ricerca ed esperti italiani”.
“Siamo molto felici dell’esito della campagna di raccolta per Lionhealth, che ha visto l’adesione di oltre 50 investitori della nostra community per un totale superiore a 600 mila euro e il 30% degli investitori Doorway che hanno partecipato al round di Lionhealth è composto da donne. Il successo dell’operazione conferma l’interesse verso soluzioni ad alto impatto e ribadisce la qualità del nostro processo di selezione. Siamo particolarmente orgogliosi di supportare una fondatrice come Elena Paola Lanati, il cui percorso imprenditoriale riflette i valori in cui Doorway crede: innovazione, sostenibilità ed empowerment femminile”, aggiunge Antonella Grassigli, CEO e co-fondatrice di Doorway.
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