L'italiana Mopapp vince la Bizspark European Competition

Pubblicato il 14 Giu 2011

Mopapp startup italiana attiva nel cloud computing coglie nel segno e vince l'edizione 2011 della competizione europea di Microsoft Bizspark.
 
La nuvola del cloud computing continuerà anche a sfuggire ai tentativi di definizione dal punto di vista del business, ma tanto evanescente risulta il concetto, tanto più concrete sembrano le applicazioni per le start up. Lo ha dimostrato il Microsoft Bizspark (http://www.microsoft.com/bizspark/ ) European Summit, tenuto il 14 giugno 2011 a Bruxelles. 
 
Se avessimo messo in piedi un'infrastruttura come la nostra in modo tradizionale, sarebbe costata il doppio, senza contare i costi nascosti, come la manuntenzione”, racconta Alessandro Rizzoli di Mopapp (http://www.mopapp.com/), unica azienda italiana presente alla manifestazione. Avviata nel 2010, Mopapp sfrutta i servizi di cloud computing Azure, per offrire il monitoraggio vendite delle app per telefoni smart a 1.300 utenti, analizzando i flussi monetari e di gradimento (attraverso rating e recensioni) su 4.500 applicazioni, equivalenti a 80 milioni di download che hanno un valore in ricavi di 11 milioni di dollari. Il concetto chiave è la scalabilità, che nel cloud computing si declina in modo inverso a seconda che si parli di capacità di gestione dei dati o di costi: lavorando con la nuvola, si può aumentare esponenzialmente l'una, abbassando progressivamente gli altri.
 
Certo, rimangono i problemi di definizione, economici in senso macro e micro, legislativi, logistici del “modello” cloud. Ma guardando la realtà delle start up sembra che siano proprio a loro a poterlo costruire. Vediamone alcune:
 
Avviata un anno e mezzo fa in Russia, Actio (http://www.actio.tv/), vincitrice della competizione dal voto popolare,  ha di recente aperto una sede anche a Palo Alto. Il software di Actio sottopone i video a un processo di scan/tag automatico che indicizza gli oggetti rendendoli cliccabili a seconda delle esigenze del cliente. “Il video smette di essere una scatola chiusa e diventa aperta”, sintetizza il Ceo Alex Babin. Il sogno è rendere il video in rete qualcosa di davvero monetizzabile. Le applicazioni per ora interessano la pubblicità, ma anche il retail via internet e il cinema, con la possibilità di realizzare trailer interattivi.
Atomblock (www.atomblock.com) si occupa di intrattenimento digitale e soluzioni professionali per l'industria. La sua piattaforma sfrutta i servizi cloud per dare agli editori –clienti (Microsoft, Ea, Ubisoft, Symantec e altri) e agli shop online un controllo totale di tutte le fasi della vendita di beni o servizi. Dedicato al B2B è anche DataHug (www.datahug.com ), che usa la sua piattaforma di scambio di informazioni professionali per sapere sempre e con certezza “chi conosce chi”.
La potenza di calcolo della nuvola promette sviluppi soprattutto nella ricerca e nel campo biomedico. L'ambizione di Binary Bio (www.binarybio.com) è di portare “la capacità dei supercomputer su ogni laptop” per permettere ai ricercatori di gestire, senza imponenti centri di calcolo, l'enorme quantità di dati e variabili provenienti dagli studi di frontiera in campo biologico e molecolare. L'obiettivo è di affiancare presto agli strumenti per la ricerca pura, nuovi strumenti di analisi per l'industria farmaceutica, la finanza, le compagnie energetiche. Anche la finlandese Techila (www.techilatechnologies.com ) offre consulenze per aumentare le capacità di calcolo per la ricerca. Il risultato di maggior rilievo raggiunto finora è il contributo dato alle ricerche dell'Università di Helsinki sulle diagnosi sulle probabilità di metastasi per tumori al seno. DocCom (www.doccom.info) si propone invece come social network d'impresa che promuove un “avanzamento” nel modo in cui comunicano professionisti e organizzazioni della salute. Considerata una delle più importanti aziende tech del panorama sanitario dell'Uk ha già ricevuto un seed investiment nel 2009 per un milione di sterline e mira a diventare la più grande piattaforma multi-professionale al mondo per l'healthcare.
Poter contare su una grande potenza di calcolo a costi contenuti significa anche poter sondare i confini del gioco e del gaming. Questo fanno la belga Fishing Cactus (www.fishingcactus.com ), la svedese Fabrication Games (www.fabricationgames.com già molto nota sulle piattaforme mobili) e la danese Pixel Pandemic (www.pixelpandemic.net), col suo motore PBBG MMORPG di seconda generazione (per vederlo all'opera, qui: www.zombiepandemic.com ). “Per implementare un gioco ci mettiamo un mese invece che sei – racconta Laurent Grumiaux di Fishing Cactus – e possiamo sperimentare con più libertà il gaming come forma di training professionale, di educazione, di simulazione per scopi industriali… dal divertimento all'insegnamento”. L'azienda tedesca Numenus (www.numenus.de) è invece specializzata nel “miglioramento del software per l'immagine sintetica” e permette ai suoi clienti di “ridurre significativamente i tempi per trasformare un'immagine CAD 3D in una a due dimensioni” dalla qualità davvero sorprendente. Non mancano le applicazioni del cloud computing ai servizi di prossimità: I-Dispo (www.i-dispo.com), già parte del programma IDEES (http://www.microsoft.com/france/microsoft-en-france/default.aspx) di Microsoft, è un aggregatore-motore di ricerca orientato al business locale, Parcelgenie (www.parcelgenie.com ) ha elaborato un “Instant Gift Messaging Service” che mette in condizione gli utenti di spedire e ricevere regali in tempo pressoché istantaneo, col solo numero di telefono. E se il cadeau non è gradito? “Nessun problema, il regalo viene restituito e non si paga”, risponde il CEO John Taylor, che tuttavia precisa: “il 99,5% accetta”. Bizintelligence (www.bizintelligence.ch) offre uno strumento di marketing real time: utilizzando le telecamere presenti negli esercizi commerciali, seguendo i clienti come fonti di calore, analizza i flussi e i movimenti interni al negozio, dando consigli su come organizzare gli spazi commerciali.
Last but not least, la start up spagnola Weplay.fm (http://weplay.fm ), piattaforma al tempo stesso social e professionale, utilizza crowdfunding e crowdsourcing per dare le “dritte” alla prossima star dell'empireo pop. Il modello è KickStarter (http://www.kickstarter.com/ ), sul successo del quale qui (http://francescodamato.typepad.com/nuova-industria-musicale/2011/01/crowdfunding-in-ascesa-kickstarter.html ) si propone un'interessante infografica. Weplay.fm Sta cercando di mettere assieme un team che si occupi dell'Italia. Per informazioni: Pablo Macìas – pablo@wplay.fm, pabloyasociados@gmail.com .

“La nuvola sta arrivando, bisogna capire bene cosa vogliono i clienti”, ha detto W. Ellerston, CEO di CloudFloor Corporation, intervenuto al Bizspark. Le nuvole, impalpabili per definizione, hanno il grosso limite, o, secondo il punto di vista, offrono la grande opportunità, di poter assumere la forma desiderata da chi le guarda. Forse per cogliere davvero il “business model”, o, come chiedeva una partecipante alla conferenza quale sia “il miglior canale di distribuzione”, del Cloud Computing bisogna prima di tutto rivolgersi a chi “guarda la nuvola”. Alle persone, utenti finali o imprese che siano.

 
Da Bruxelles, Angelo di Mambro

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