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Nomesia entra nel gruppo Tinexta

E’ stata uno dei primi investimenti dei soci Italian Angels for Growth. La exit è stata gestita proprio dal champion dell’investimento IAG Marco Achilli, che ricorda con affetto il fondatore Filippo Margary, morto prematuramente lo scorso anno. E sottolinea l’importanza di un team coeso anche nelle situazioni più tragiche

Pubblicato il 29 Mag 2022

Nomesia, l’agenzia di web performance marketing nata a Milano nel 2008 e nel tempo ha ricevuto supporto e investimenti da parte di Italian Angels for Growth, annuncia di essere stata acquisita da Co.Mark SpA, Tinexta SpA, tramite la controllata Queryo Advance Srl.

Marco Achilli, champion IAG in questo investimento, ha traghettato la società all’exit quando Filippo Margary che fu uno dei fondatori di Nomesia è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari lo scorso anno: “Filippo era una persona dalle grandi doti umane e ha costruito nel tempo una famiglia lavorativa molto coesa e unita. Sono stati 18 mesi molto intensi nei quali tutto il team ha lavorato all’unisono. Insieme abbiamo costruito i presupposti per rendere possibile una exit che in primo luogo potesse fornire maggiori opportunità per il team e garantire un tesoretto per Carolina e Andrea, i figli minorenni di Filippo. Gli obiettivi di Nomesia per il futuro sono ora molto interessanti e sfidanti, perché inserita nel nuovo contesto del gruppo Tinexta, dove potrà scalare ad altri livelli e mettere a terra tutto il potenziale digitale che possiede in ambito B2B così come avrebbe voluto Filippo. Come uomo e business angel sono molto fiero”.

La storia dice che l’azienda era nata nel 2006 con altro nome e poi con l’ingresso di Filippo Margary divenne Nomesia nel 2008. Marco Bicocchi Pichi,  co-champion insieme ad Achilli nei primi due anni di investimento, era stato il responsabile di Filippo in una sua precedente esperienza come consulente e da qui era nato il contatto. “Nomesia inizialmente era una delle startup del gruppo Kerios e quindi Filippo era uno degli interlocutori che incontrammo per valutarne il business plan e le prospettive di crescita. – racconta Achilli – All’epoca l’azienda era mono-servizio, faceva solo lead generation 100% a successo B2B con la piattaforma ContactBox e già fatturava 450mila euro acquistando il traffico da Google con un modello di business che ci sembrò innovativo”.

“Sono certo che non sarei riuscito a traghettare con successo la società nel periodo della malattia di Filippo se il gruppo di donne e uomini di Nomesia non fosse stato coltivato così bene, perché anche io metto sempre le persone al centro, come faceva Filippo. Così siamo riusciti a tornare a una buona profittabilità dopo un difficile 2020 e a centrare l’obiettivo di vendere al meglio a Queryo. Sono stati 18 mesi molto intensi nei quali tutto il team ha lavorato all’unisono, senza risparmiarsi e accettando anche alcuni cambiamenti nei processi”.

Gli obiettivi di Nomesia per il futuro sono ora molto interessanti e sfidanti, perché inserita nel nuovo contesto del gruppo Tinexta, dove potrà crescere ulteriormente. “Abbiamo raggiunto l’obiettivo di creare posti di lavoro e professionalità di alto livello per tanti anni e nonostante l’azienda non abbia scalato come avremmo desiderato, siamo stati in grado di trovare una soluzione che garantisse queste professionalità anche dopo un tragico evento”.

Il valore dell’operazione non è stato reso noto.

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