Non solo scaleup, Tech Silu ora porta in Cina i VC italiani

Pubblicato il 25 Feb 2019

Dopo avere lavorato per portare in Cina le scaleup italiane, come abbiamo ampiamente raccontato con questa serie di articoli  ora Tech Silu, organizzazione specializzata nel favorire la relazione tra Italia e Cina per chi si occupa di innovazione, compie un passo avanti portando a Pechino i venture capital italiani.

Saranno in fatti cinque i fondi italiani che si recheranno nella capitale cinese per una serie di incontri programmati tra il 28 febbraio e il primo marzo con una decina di fondi di investimento cinesi specializzati in startup.

“Il 2018 è stato l’anno in cui in Cina è nato un unicorno ogni 3,8 giorni; sono aumentati del 125% (YoY) investimenti USD sul NewTech cinese nonostante il ‘grande inverno’ paralizzante per i VC locali; il venture financing nel taglio early stage ha superato in un paio di quarti quello della Silicon Valley – dice a Startupbusiness Francesco Lorenzini di Tech Silu -. Insomma, l’ecosistema tech cinese ha sempre più una valenza su scala globale, sia nell’attrarre capitali di rischio sia nello sviluppo di nuove tecnologie. I venture capitalist italiani che hanno accolto il nostro invito ne sono al corrente: del resto i deal più interessanti sono quelli in grado di espandersi e attrarre attori internazionali. Col peso specifico raggiunto in questi anni dalla Cina, è strategico e funzionale iniziare ad avvicinarsi. In particolare modo, facendolo in maniera sistemica per adattarsi alla scala cinese e costruendo sui bisogni di entrambe le parti la fiducia alla base per creare opportunità mutuali. Con l’esercizio del primo marzo getteremo quindi il primo seme per lo sviluppo di un sistema integrato/schema collaborativo tra tech investors sino-italiani in linea con la visione di Tech Silu, che da sempre, vede nelle relazioni sino-europee sull’asse della nuova impresa un volano per tutti e due gli ecosistemi.”

Indaco Venture Partners, Invitalia Ventures, P101, United Ventures, 360 Capital Partners sono i cinque fondi VC protagonisti del tavolo di lavoro a porte chiuse che punta a creare un fronte unito nel panorama venture capital italiano in stretta collaborazione con quello Cinese, fornendo una risposta e un’opportunità concreta alla situazione macroeconomica della Cina attuale – riferisce una nota diffusa da Tech Silu che aggiunge – Dall’altra parte rimane evidente come la crescita e l’espansione delle tech company nostrane debbano avere necessariamente caratteristiche globali. In questo quadro la Cina e il Sud Europa, rappresentano un binomio particolarmente adatto per sviluppare ed elevare insieme gli standard di una global innovation economy.

Oltre ai fondi VC privati, la presenza di Invitalia Ventures testimonia la crescente attenzione del settore Pubblico allo stimolo del capitale privato nell’ecosistema italiano delle aziende che fanno innovazione.

Tra i fondi cinesi, presenzieranno China Renaissance Group (presente su Cina e USA, 4,1 miliardi dollari Usa di valore complessivo del fondo), CAS Venture Capital (principale ramo VC dell’Accademia della Scienza, 1,3 miliardi dollari Usa), Gobi Partners (attivo dal 2002, tra i principali fondi di investimento in IT dell’area Cina-ASEAN con 1,1 miliardi di dollari Usa) e diversi altri come Jing Dong e Innoway rispettivamente la seconda più grande piattaforma di e-commerce in Cina e il centro d’innovazione del governo di Pechino. In totale rappresentano un capitale gestito superiore a 10 miliardi di dollari.

Nei piano di Tech Silu – prosegue la nota – l’appuntamento si ripeterà annualmente ma la collaborazione tra i VC coinvolti sarà continuativa e strutturata sui deal-flow ed esigenze delle rispettive istituzioni.

Tra gli obiettivi della missione vi sono: comprendere quanto l’importanza di una presenza diretta e fissa in Cina è importante per operare sul mercato con efficienza e risultati concreti. Comprendere l’importanza del “fare sistema” per adattarsi alle dimensioni e alle sfide/opportunità del mercato Cinese. Analizzare e definire insieme alle controparti cinesi gli standard strategici e operativi di un framework cooperativo tra VC italiani e cinesi e definire momenti di confronto volti a creare quello che in Cina viene definita 关系 ( guanxi ) o fiducia tra i partecipanti.

Nel corso della missione Tech Silu annuncerà la nascita di una Joint Venture con il fondo di investimento Cinese Bokan Technology per lo sviluppo finanziario delle tech company presenti all’interno del programma ChinaLab che supporta le scaleup europee che desiderano espandersi in Cina.

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