Noosalab, due nuove idee all'anno con il modello Rocket Internet

Pubblicato il 27 Mar 2013

Un modello che ricorda da vicino quello di Rocket Internet con l’aggiunta dell’elemento ‘media for equity’. Si chiama Noosalab (Noosa è una nota spiaggia dell’Australia) ed è l’acceleratore d’impresa che si presenterà ufficialmente il 4 aprile ma che già opera da un paio d’anni in un loft nella zona milanese di via Savona che fra poche settimane diverrà cuore pulsante del Fuorisalone, o se preferite, della Milan Design Week.

Noosalab è nato per volontà di Raffaele Giovine, Andrea Meregalli, Luca Scali e Fulvio Zendrini ed è proprio uno di loro, Raffaele, a raccontare a Startupbusiness la strategia di Noosalab: “E’ vero che il nostro modello è simile a quello di Rocket Internet ma noi siamo, almeno al momento, ancora molto più piccoli rispetto a loro pertanto compensiamo questo deficit dimensionale con il coinvolgimento di editori e gruppi media che supportano il lancio delle nostre start-up fornendo spazi pubblicitari in cambio di equity”.

Il meccanismo funziona così: Noosalab individua un mercato potenziale analizzando anche quanto avviene negli altri Paesi, in 4, 6 settimane da corpo all’idea formando il team facendo leva soprattutto su persone già interne all’organizzazione e creando la nuova società. Al termine del periodo scatta la fase di verifica della validità del progetto che può durare fino a sei mesi. Se dopo sei mesi i numeri ci sono allora si prosegue, altrimenti no. Mediamente il capitale iniziale per ognuna delle attività che partono è compreso tra i 100 e i 200 mila euro e Noosalab detiene la quota di maggioranza delle nuove start-up: “solitamente Noosalab detiene l’80%, il 10% lo diamo al management e un altro 10% al media partner, sono percentuali che di volta in volta possono variare ma l’impostazione è questa”, dice Giovine.

Nooslab non è quindi un incubatore e nemmeno un luogo dove si allevano idee di terzi, tutto avviene internamente come in una macchina perfettamente sincronizzata: “se dopo la fase di test sul mercato le cose vanno bene – continua il fondatore – allora iniziamo a raccogliere risorse dal mercato e se serve facciamo anche ulteriori round di funding, il nostro obiettivo è lanciare due nuove idee ogni anno ed entro il 2013 aprire la filiale in Brasile”.

Oggi Noosalab ha realizzato i progetti Prezzofelice.it che è quella che al momento cresce maggiormente e punta a un fatturato di oltre 25 milioni di euro nel 2013, poi ha una quota di minoranza di Sostariffe che è l’unica che non ha fondato direttamente, e più recentemente ha lanciato MyBeautyBox Ovojo che sono entrambe ancora in fase di lancio.

Raffaele Giovine che in passato, tra il 2001 e il 2008, ha realizzato Zero9 dopo diverse esperienze sia in Italia sia all’estero, guarda con molta attenzione alle opportunità che il commercio elettronico unito al made in Italy offrono e già pensa ai nuovi progetti da lanciare potendo contare su uno staff che oggi conta, complessivamente, circa 30 persone.

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