Nuovo round di finanziamento da 13,2 milioni di euro per Genenta

Pubblicato il 10 Set 2019

Genenta Science, azienda biotecnologica pioniera nello sviluppo di terapie con cellule staminali ematopoietiche per il cancro (Temferon™), ha annunciato oggi la chiusura del suo terzo round, che ha aggiunto 13,2 milioni di euro su un totale di 30,2 milioni di euro dalla sua costituzione.

Attualmente sono in corso due studi clinici di Fase I/II in due diverse indicazioni, il mieloma multiplo recidiva precoce – un disturbo ematologico, e il glioblastoma multiforme di nuova diagnosi – un tumore solido.

“Il biotech italiano lo riassumo così: – dice Pierluigi Paracchi, CEO, presidente e co-fondatore della società a Startupbusiness commentando l’annuncio del nuovo round di investimenti – non c’è ancora un fondo di VC specializzato nel biotech nonostante la qualità della nostra scienza. I soldi di ITAtech (CDP +FEI) per il Biotech sono andati in gestione ad un fondo francese; Genenta invece porta in Italia capitali cinesi. Una bella differenza. La ricerca scientifica italiana ha dignità di avere uno o più fondi dedicati al biotech. Vedremo se con FNI (Fondo nazionale innovazione, ndr) sarà la volta buona”. “Per l’EU e per l’Italia si apre un’opportunità straordinaria. I grandi fondi e i grandi investitori cinesi stanno spostando il loro focus da US a EU. Ciò è conseguenza della trade war tra le due potenze. E quando questi fondi arrivano in EU, e in Italia, scoprono grande ricerca a valutazioni assai inferiori rispetto a US e inoltre non trovano grande concorrenza di altri VCs, in Italia addirittura non trovano praticamente nessuno, almeno nel nostro settore”.

Il team di Genenta, da sinistra: Stefania Mazzoleni, Phd Project Manager, Bernhard Gentner, MD co-founder, scientist e ematologo, Pierluigi Paracchi co-founder, Chairman & CEO, Prof. Luigi Naldini co-founder e scienziato, Carlo Russo, MD Chief Medical Officer.

Il nuovo round è stato guidato da Qianzhan Investment Management (QZ) e Fidim. QZ è una società cinese di investimenti privati con sede a Shanghai che opera nel trading a termine, nel trading azionario e negli investimenti di private equity. Attualmente, QZ ha stanziato 720 milioni di dollari in private equity e capitale di rischio nel settore delle scienze della vita e della tecnologia, investendo in Cina, Stati Uniti ed Europa. QZ è stato uno dei primi e attualmente investe in Tencent Music. QZ è anche un investitore in Wuhan Hiteck, Capella Therapeutics (San Diego, CA), Denovo Biopharma (San Diego, CA), tra gli altri.

Fidim è la holding della famiglia Rovati, già proprietaria di Rottapharm, società farmaceutica. la cui attività commerciale è stata acquisita da Meda per azioni e un valore del patrimonio netto di €2,2 miliardi. Fidim ha mantenuto la Attività di ricerca e sviluppo come Rottapharm Biotech. Nel 2016, Meda è stata acquisita da Mylan.

Sia QZ sia Fidim saranno osservatori nel consiglio di amministrazione di Genenta. QZ sarà rappresentata da Jing “Akira” Liu, MD, responsabile degli investimenti in venture capital biotech di QZ, e Fidim sarà rappresentata da Lucio Rovati, MD, Amministratore Delegato e CSO di Rottapharm Biotech.

Bormioli e le famiglie Fumagalli, e parte degli Investitori dei due precedenti round (tra cui i business angel del Club degli Investitori) sono stati tra gli altri investitori dell’attuale round.

Bormioli è stato uno dei primi investitori in Advanced Accelerator Applications, una società biotecnologica quotata al NASDAQ. e poi acquisita da Novartis per 3,9 miliardi di dollari.

Fumagalli è l’ex proprietario di Candy, una società acquisita per 547 milioni di dollari dal gigante cinese dell’elettronica Haier Group.

“Genenta sta sviluppando una piattaforma altamente innovativa, la prima del suo genere, che prevede la fornitura mirata di sistemi di attivazione immunitaria. interferone al microambiente tumorale da parte di cellule ematopoietiche geneticamente modificate. Dal suo lancio, Genenta è stata in grado di affrontare efficacemente le sfide poste da questo nuovo approccio e di raggiungere rapidamente la fase di sviluppo. dei primi test clinici, facendo leva anche sull’esperienza di successo dell’Istituto San Raffaele Telethon. per la Terapia Genica (SR-TIGET), che è stata pioniera di diverse nuove terapie geniche per malattie rare e che ha trattato oltre 100 pazienti nell’ultimo decennio”, ha detto in una nota Luigi Naldini, direttore di SR-TIGET e co-fondatore di Genenta.

“Genenta ha due bersagli tumorali iniziali, uno solido e uno ematopoietico: Glioblastoma Multiforme e Mieloma multiplo – ha aggiunto Carlo Russo, Chief Medical Officer di Genenta – “I risultati dell’analisi preclinica hanno dimostrato che l’attività del farmaco in questi tumori potrebbe avere il miglior indice terapeutico e il miglior rapporto rischio-beneficio per First in Human testing. L’obiettivo principale iniziale è quello di dimostrare la sicurezza del nostro terapeutico una volta dispiegata in clinica, seguendo la risposta di sicurezza ed efficacia all’aumento della dose. Misurazioni di efficacia includerà marcatori biologici, la prova di attivazione immunitaria indotta all’interno dell’ospedale microambiente tumorale e, infine, nella progressione della malattia”.

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