Ogyre, la piattaforma globale di fishing for litter che si propone lo scopo di ripulire gli oceani dalla plastica, chiude un aumento di capitale da 3,8 milioni di euro per espandere la propria missione globale contro l’inquinamento da rifiuti marini. Fondata nel 2021, la società ha chiuso il 2024 a break-even con un fatturato di oltre due milioni di euro e si prepara, grazie al round guidato da Vertis, ad affrontare la fase di scaleup, con la partecipazione di Crédit Agricole Italia e Open Venture nel ruolo di co-investitori.
Ogyre lavora a stretto contatto con pescatori e comunità locali, al centro del proprio modello rigenerativo e, grazie alle proprie flotte operative in Italia, Indonesia, Brasile e Senegal, contribuisce a ripulire l’oceano e le coste, salvaguardando gli ecosistemi marini.
Grazie alla piattaforma che traccia tramite tecnologia blockchain le attività di pesca dei rifiuti, Ogyre permette alle aziende che vogliono condurre campagne a sostegno degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG), di finanziare la raccolta di rifiuti e partecipare alla missione di liberare l’oceano dalla plastica. Da Luna Rossa a Panerai, da Feltrinelli a AS Roma e molti altri, sono oltre 200 i brand che hanno scelto di abbracciare il progetto.
L’aumento di capitale sarà destinato ad ampliare a livello globale la missione di Ogyre in nuovi Paesi, con un focus particolare sulle aree più colpite dall’inquinamento marino, in linea con l’approccio impact first dell’azienda. L’obiettivo per il 2026 è raggiungere un target di raccolta annuo di due milioni di chilogrammi di rifiuti, con una media di cinque tonnellate rimosse al giorno, pari a un volume cinque volte superiore rispetto al 2025, puntando a un traguardo complessivo di 20 milioni di chilogrammi raccolti entro il 2030. Il team, che oggi conta 25 persone in Italia, grazie a questo aumento di capitale si rafforzerà con l’obiettivo di espandere la propria presenza in Europa e attrarre nuovi partner internazionali, accelerando così la capacità di scalare l’impatto.
Oltre all’incremento delle operazioni di raccolta, l’investimento continuerà a puntare sull’impatto sociale del progetto. L’azienda, infatti, promuove lo sviluppo sostenibile delle comunità costiere, impiegando sulle proprie imbarcazioni oltre 130 pescatori con retribuzioni fino a tre volte superiori al salario minimo locale giornaliero. Al fine di valorizzare i rifiuti e inserirli in un ciclo virtuoso di recupero, collabora con cooperative sul territorio per inviare i materiali raccolti a riciclo o a uno smaltimento responsabile.
Una parte dei fondi sarà infine destinata all’evoluzione continua della propria tecnologia, per consolidare il ruolo di Ogyre nella comunità scientifica della blue economy, tra le principali fonti di dati tracciati e trasparenti sullo stato dell’inquinamento da rifiuti marini e smaltimento della plastica dai bacini idrici del Pianeta.
“L’Oceano è una risorsa vitale per il nostro futuro: dalla biodiversità marina e costiera dipende la sussistenza di tre miliardi di persone. Grazie ai nuovi capitali potremo accelerare in modo significativo il raggiungimento dei nostri obiettivi di raccolta, con un approccio scientifico basato sul tracciamento sistematico del ciclo di vita dei rifiuti”, commenta in una nota Antonio Augeri, co-fondatore e CEO di Ogyre (nella foto).
“Grazie a questo aumento di capitale sarà possibile scalare il modello Ogyre in Paesi esteri e attrarre nuovi partner internazionali, permettendoci di conseguenza di avere un impatto sempre maggiore. L’ampliamento delle nostre operazioni su nuovi porti offrirà a molte aziende l’opportunità di esercitare un impatto reale ancora più forte su ambiente, comunità locali e condivisione di conoscenza sullo stato di salute dei mari, in linea con gli SDG dell’Agenda 2030”, dice Andrea Faldella, co-fondatore e CEO di Ogyre.
“Nei prossimi cinque anni l’economia dell’Oceano avrà un ruolo decisivo nella corsa agli SDG ed esistono ancora poche realtà innovative in grado di rispondere a queste sfide, creando le basi per andare oltre in una prospettiva di lungo periodo. L’attenzione delle aziende rispetto a questi temi è sempre più forte e la domanda di soluzioni ai problemi di sostenibilità ambientale e sociale non farà altro che crescere”, afferma Alessandro Pontari, partner del fondo Vertis Venture 5 Scaleup gestito da Vertis.
“Abbiamo deciso di partecipare a questo aumento di capitale perché il progetto riflette la nostra attenzione per le iniziative che generano valore per l’ambiente e la comunità. Ogyre ha caratteristiche uniche e fa parte del network de Le Village by CA Parma, l’ecosistema dell’innovazione targato Crédit Agricole in cui vengono accelerate startup e idee innovative che proprio come questa hanno qualità per distinguersi a livello nazionale e internazionale”, aggiunge Andrea Riva, responsabile open innovation di Crédit Agricole Italia.
“Abbiamo scelto Ogyre per la sua missione ambientale e sociale e siamo felici di accompagnarli nella fase di scale-up del progetto”, dichiara Virginia Filippi, presidente di Open Venture.
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