Fashion tech, perché Piquadro cerca startup

Fashion tech ante litteram, Piquadro punta oggi sulla collaborazione con le startup. La sua call scade il 31-10, in premio 100mila euro e la Silicon Valley

Pubblicato il 03 Ott 2017

Se Piquadro nascesse oggi la si definirebbe una startup fashion tech e il suo fondatore Marco Palmieri sarebbe un giovane startupper 22enne, con idee chiare e determinazione che vuole rivoluzionare il mondo della pelletteria puntando su una clientela precisa e sulla personalizzazione.  In realtà tutto questo è già successo, perchè era il 1987 quando Palmieri, ingegnere, decideva di fondare una piccola azienda per produrre articoli di pelletteria per conto terzi. Una società fashion tech ante litteram, basata su una felice (lo si può dire visto il successo dell’azienda) intuizione.

Piquadro è nata sulla passione del fare, dell’intraprendere, di costruire e realizzare qualcosa per determinare il mio futuro. – dice Palmieri in questa video intervista – L’intuizione fu quella di creare un prodotto che fosse innovativo, non in merito a caratteristiche tecniche di chissà quale tipo, ma in relazione a un target specifico di cliente che non era soddisfatto di ciò che il mercato proponeva. Quel target eravamo noi: dei ragazzi che si occupavano di informatica e che già in quel periodo vivevano il lavoro in modo itinerante.”

Questo principio d’innovazione, che rappresenta mission e possiamo dire anche value proposition dell’azienda, non si è diluito nel tempo, anzi semmai incentivato, facendo convergere Piquadro verso la ricerca, il design, la tecnologia. E portandola verso la distribuzione di prodotti unici nelle loro caratteristiche, che integrano tecnologie IoT e premiati dal mercato: oggi la società (che è anche quotata alla Borsa Italiana)  fattura circa 20 milioni di euro.

Ma è necessario rimanere competitivi, così ora la società punta sulla open innovation, realizzata attraverso un programma di scouting di startup chiamata My Startup Funding Program, una call4ideas rivolta a progetti in grado di innovare nel settore della valigeria e della moda.

Marco Palmieri, fondatore e Ceo di Piquadro

“Alla base del mio pensiero innovativo c’è una domanda. Quale tecnologia, prodotto, stile di vita o concorrente metterà in crisi la mia azienda? In pratica chi o cosa mi renderà obsoleto?” dice Marco Palmieri, in questa intervista a EconomyUp – L’Italia è in posizione numero uno nel mondo del fashion, se non altro per il fatto che ancora siamo dei produttori. La percezione del cambiamento in chiave digital, per troppi è ancora legata alla realizzazione di un sito internet. Succede perché quello della moda è ancora un settore guidato prevalentemente dalla componente estetica ed emozionale. E in più portare l’innovazione digitale nei prodotti tradizionali è veramente complicato, diciamo anche poco intuito. Può capitare che il consumatore ne sappia più di chi vende, per questo vi è anche un importante tema “formativo” per poter spiegare l’innovazione a chi acquista”.

In cosa consiste My Startup Funding Program 

Il concorso punta a promuovere l’innovazione e l’intraprendenza delle migliori idee di business nell’area tecnologica applicata proprio all’industria della valigeria e del settore moda. La call mette in palio un premio da 100mila euro, insieme a un percorso di accelerazione in Silicon Valley.  Il termine di iscrizione al concorso è il 31 ottobre 2017.

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Sul sito dedicato sono indicate le modalità di partecipazione.

Al termine delle candidature saranno selezionati i cinque progetti che meglio rispondono agli obiettivi del programma e che accederanno alla fase finale. Le startup finaliste avranno poi l’opportunità, durante la giornata conclusiva dell’iniziativa, di presentare la loro idea a una giuria di esperti durante un pitch di dieci minuti. Da qui verrà fuori il vincitore che si aggiudicherà il premio finale.

“Ho sempre creduto nel potere delle idee e il progetto MyStartup Funding Program vuol essere un incoraggiamento a credere nelle sfide più difficili con l’obiettivo di stimolare l’innovazione e sviluppare le iniziative imprenditoriali meritevoli –  ha sottolineato Marco Palmieri – Il progetto è dunque non soltanto una sintesi dei valori del marchio, ma anche un modo per sostenere, con capitali e competenze, i giovani che vogliono realizzare attività imprenditoriali”.

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