Open innovation, così Agos insieme a Nuvolab scova progetti di AI

Agos con il supporto di Nuvolab ha individuato una serie di imprese con soluzioni basate sull’intelligenza artificiale applicata al fintech. In un’ottica di sviluppo industriale come la più concreta open innovation vuole.

Pubblicato il 29 Set 2017

Cosa succede quando il concetto di open innovation è declinato con l’obiettivo principe di creare opportunità industriali sia per chi cerca innovazioni, sia per chi le offre? Succede che si concretizzano progetti come quello voluto da Agos, (Gruppo Crédit Agricole), che con il supporto di Nuvolab ha individuato una serie di imprese con soluzioni basate sull’intelligenza artificiale applicata al fintech.

Il progetto di respiro internazionale ha lavorato su un bacino di oltre 300 fornitori tecnologici che sono stati contattati e analizzati, tra startup e aziende tecnologiche già affermate, quasi otto mesi di lavoro che hanno portato ad una short list di dieci finalisti che hanno partecipato all’evento che li ha visti presentarsi al top management di Agos che poi ha selezionato quelle che maggiormente sono risultate interessanti e con loro ha firmato un contratto per lo sviluppo di una beta version e di una final release della loro soluzione tecnologica negli ambiti oggetto dello scouting: relazione con la clientela (customer interaction) e valutazione del merito creditizio (credit scoring) . Quindi non premi o riconoscimenti ma sviluppo industriale come la più concreta open innovation vuole.

Il percorso di selezione che ha coinvolto sia startup sia fornitori software consolidati con già soluzioni operative in altre mercati geografici, si è concluso con la definizione di 10 finalisti (5 per la Customer Interaction e 5 per il credit scoring) che hanno presentato durante il DemoDay i relativi prototipi (PoC – Proof of Concept).

Il DemoDay che si è svolto lo scorso 25 settembre ha visto tra i finalisti dell’area Customer Interaction 1. Celi (https://www.celi.it/), società italiana focalizzata su tecnologie operanti sul linguaggio naturale a supporto della customer interaction; 2. Finsa (https://www.finsa.it/), realtà genovese che sviluppa soluzioni di sentiment analysis per lo sviluppo del CRM aziendale; 3. Nanorep (https://www.nanorep.com/), azienda americana che sviluppa soluzioni digitali per migliorare la customer experience; 4. Scanovate (http://www.scanovate.com/), società israeliana specializzata in tecnologia di scanning biometrico e riconoscimento visivo; 5. Userbot (https://userbot.ai/), una società inglese che ha sviluppato un chatbot adattivo per il riconoscimento delle richieste del cliente.

Sul fronte Credit Scoring, invece, 1. Ginimachine (https://ginimachine.com/), bielorussi, specializzati in intelligenza artificiale applicata ai modelli di scoring creditizio; 2. Fractal Analytics (http://www.fractalanalytics.com/), realtà indiana che offre tra gli altri servizi anche “AI as a service” per l’analisi dei dati; 3. Hutoma (https://www.hutoma.ai/), startup spagnola che offre bot ottimizzati grazie alla deep learning; 4. Instantor (https://www.instantor.com/), società svedese focalizzata su servizi di data scraping per il settore creditizio; 5. Moxoff (http://www.moxoff.com/), spin-off del politecnico di Milano che offre “matematica as a service” per qualunque settore.

Per la ricerca di tecnologie sulla Customer Interaction il vincitore finale è stato Userbot che ha proposto un chatbot a supporto del cliente in qualunque fase del processo di acquisto, oltre che per prendere un appuntamento direttamente on-line. Il chatbot è in grado di interagire con l’utente sia in linguaggio naturale sia con risposte pre-impostate, facilitando molto l’addestramento dell’intelligenza artificiale da parte degli operatori. Userbot è una startup inglese con founder italiani che nell’ultimo anno si è fatta molto notare per le sue soluzioni avanzate in materia di AI.

Per il Credit Scoring, invece, il vincitore della giornata è stato Fractal Analytics, realtà basata in India con sedi in tutto il mondo il cui team ha sviluppato tre modelli di analisi “multi-livello” che sono in grado di pulire in automatico i database, creare un benchmark, ridurre l’inferenza e ricalibrare il modello stesso grazie a un sistema di training sui dati. Questa tecnologia consentirà ad Agos di poter erogare maggiori finanziamenti in futuro riducendo il tasso di insolvenza.

“Puntiamo a un futuro dove la gente si fidi sempre più di Agos, dove l’intelligenza artificiale intervenga per interloquire, informare e guidare il nostro cliente in tutti quei processi automatizzabili dove l’ingaggio umano non è necessario per fare in modo che i dipendenti Agos possano invece concentrarsi sempre di più sul “Quality Time”, la relazione umana di prossimità, l’eccellenza del consiglio umano personalizzato”, così secondo una nota diffusa dalla società si è espresso Vincent Mouveroux, condirettore generale e direttore strategia digitale di Agos, al quale ha fatto eco il ceo di Nuvolab Francesco Inguscio ponendo enfasi sul fatto che questo lavoro di affiancamento di Agos ha permesso alla sua organizzazione di avere un punto di osservazione privilegiato sul ruolo che un venture accelerator e advisor per l’innovazione come noi può avere per supportare l’individuazione, valutazione e avvicinamento di startup ad alto potenziale e grandi corporation. “Aziende come Agos sono un acceleratore naturale nello sviluppo di aziende tecnologiche in ambiti come il fintech e il fatto di essersi dotata da subito di un Innovation Lab dedicato a supportare sistematicamente l’adozione di tecnologie innovative, ne fa un esempio da seguire a livello nazionale”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

LinkedIn

Twitter

Whatsapp

Facebook

Link