intervista

Pellegrini di Klecha, Inspiring 50 è il modello che serve

La co-fondatrice dell’investment bank supporta il premio internazionale per le donne che lavorano nel tech sottolineando i benefici della gender diversity

Pubblicato il 22 Apr 2024

Fabiola Pellegrini, co-fondatrice di Klecha & Co

Fabiola Pellegrini è co-fondatrice di Klecha & Co., investment bank paneuropea indipendente specializzata nel tech. “Siamo una banca d’affari nata nel 2009 a Milano con l’obiettivo di seguire aziende ad alto potenziale di crescita, nel 2013 abbiamo aperto l’ufficio a New York, nel 2015 a Londra, nel 2019 a Parigi, lo scorso anno Madrid e ora stiamo per aprire anche una nuova sede in un altro Paese europeo”, dice a Startupbusiness Pellegrini che opera da oltre quindici anni nel mondo della finanza e della tecnologia e oltre a essere co-fondatrice di Klecha & Co. è anche membro del consiglio di amministrazione di Ansaldo Energia e siede nel board di Primo Ventures come amministratore indipendente ed è una delle più attive supporter di Inspiring Fifty.

Inspiring Fifty è il premio, fondato da Janneke Niessen che individua donne che lavorano nel mondo tech come manager, imprenditrici, ricercatrici e le premia con l’obiettivo di creare così dei role model capaci di ispirare altre donne a intraprendere la loro carriera nel mondo delle nuove tecnologie (qui tutte le info sul premio e i link per candidarsi, la scadenza è il 15 maggio 2024 ).

“Sosteniamo Inspiring 50 e lo abbiamo fatto per le tre edizioni italiane e per una internazionale, perché siamo convinti che per il settore tech sia fondamentale accelerare sul processo di gender diversity, sia come opportunità per le donne che desiderano disegnare la loro carriera in questo ambito sia per il fatto che solo attraverso una maggiore presenza anche di donne possiamo sviluppare tecnologie e prodotti tecnologici sempre migliori e inclusivi”.

I numeri

Klecha & Co. ha anche diffuso alcuni dati per sottolineare quanta strada sia ancora da percorrere: a livello globale oggi solo una startupper su 4 è donna (Statista) e l’Europa appare perfino in maggiore ritardo infatti, sebbene le donne costituiscano il 51% della popolazione europea, rappresentano solo il 14,8% degli imprenditori startupper (Istituto europeo di innovazione e tecnologia). Tale quota scende ulteriormente se si guarda all’Italia dove, nonostante le opportunità di finanziamento e gli obiettivi specifici del PNRR, le startup a prevalenza femminile sono passate dal 13,2% nel 2021 al 13,7% nel 2023 (Rome business school). Buone notizie, invece, sul fronte europeo in termini di finanziamento alle startupper: il 2023 è stato un anno record per capitali raccolti pari al 22,8% dei finanziamenti complessivi di venture capital e si stima che questa tendenza possa proseguire anche nel 2024 (Fortune). Crescono anche gli unicorni al femminile, passati in Europa dall’11,4% nel 2021 al 15% nel 2023 (Eurostat) sul totale delle scaleup che hanno raggiunto una valutazione di almeno un miliardo di euro.

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Anche la percentuale di donne attive in ambito tech a livello globale è in aumento: tra i big tech, Google segnala che l’incidenza femminile è passata dal 31% del 2018 al 34% nel 2023, Microsoft evidenzia che le donne con ruoli in ambito tech sono passate dal 21,4% nel 2019 al 26,6% nel 2023. Facebook e Apple mostrano trend simili. Guardando alle posizioni di vertice, tuttavia, solo 1 su 10 CEO tra le big tech è donna, quota stabile rispetto a tre anni fa. Nel 2023 crescono anche in Europa le donne impiegate nel settore IT, salite al 25,2% (23% nel 2019 secondo Eurostat) così come la quota di donne leader in aziende tecnologiche, che ha raggiunto il 14%, valore stabile rispetto a quello dell’anno precedente, ma in decisa crescita rispetto al 2015, quando era pari all’8% (Statista).

“Come mostrano i dati c’è ancora molto lavoro da fare – prosegue Pellegrini – ed è per questo che è per noi importantissimo sostenere iniziative come Inspiring 50 che porta sotto la luce dei riflettori donne che però hanno scelto di lavorare nel settore tech e le loro esperienze, le loro storie diventano così di ispirazione per altre donne, studentesse che proprio grazie a questi modelli possono trovare nuova energia nello sviluppare le loro carriere e portare il loro contributo in un settore che solo grazie all’inclusività di genere può crescere e avere reale impatto”.

Klecha & Co. ha fino a oggi gestito circa 100 operazioni per un valore complessivo di sette miliardi di euro lavorando in 10 Paesi diversi: “siamo certamente molto attivi in Italia ma siamo anche consapevoli che la finanza da sola non è sufficiente e quindi supportiamo le aziende con le quali lavoriamo anche a livello strategico, cosa che include anche operazioni di M&A per esempio e internazionalizzazione che è sempre più importante soprattutto all’interno del mercato europeo, gli imprenditori in Italia, Francia, Spagna e in ogni altro Paese hanno tutti le stesse esigenze, i medesimi desideri, i medesimi timori e noi li aiutiamo a compiere quei passi che servono per fare crescere le loro aziende, lo facciamo con azioni strategiche specifiche, facendo leva su esperienza e competenze”.

Le competenze sono un tema importantissimo e ciò si intreccia anche con la diversity: “In Klecha abbiamo raggiunto la parità di genere e lo abbiamo fatto senza sacrificare le competenze, anzi abbiamo nel nostro team donne che hanno solide capacità ed è per questo che Inspiring 50 è ancora più importante perché permette di dare visibilità alla capacità delle donne che diventa sì inspirazione per altre da un lato, ma anche dimostrazione del fatto che il tempo in cui le donne devono avere la possibilità di accedere a ogni opportunità è giunto e deve trovare terreno per continuare a svilupparsi e a concretizzarsi”.

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