Podcast, la startup Vois punta sui contenuti per le aziende

Pubblicato il 15 Mag 2020

“Quando racconti una storia, crei una connessione profonda con il tuo ascoltatore, evochi situazioni che fanno parte anche della sua vita e questo innesca un meccanismo emotivo che avvicina molto il brand al suo pubblico. L’audio é inoltre un media di sottrazione: a differenza dei video, che lasciano poco spazio all’immaginazione, l’ascolto di un podcast stimola il processo creativo, rende parte attiva il fruitore della storia, creando con lui un legame molto più forte.” Così Francesco Tassi, fondatore e Ceo di Vois, startup che si occupa di branded podcast, spiega perché questa forma di comunicazione ha un grande potenziale. E un grande futuro, considerato che il mercato degli audio è in crescita.

Secondo Ipsos un italiano su 4 ha ascoltato podcast nell’ultimo mese, e ciò nonostante il minor tempo trascorso sui mezzi abbia condotto in generale a un calo nel ‘consumo’ di contenuti audio. Il podcast è un fenomeno in ascesa in questi ultimi anni e infatti anche i dati dati raccolti da Nielsen nel 2019 sottolineano come il segmento podcast abbia registrato una crescita importante, con 1,8 milioni di ascoltatori in più rispetto all’anno precedente. Una crescita legata anche alla diffusione degli smart speaker, che hanno definitivamente accelerato la fruizione dei podcast in ambiente domestico (oltre il 60% di possessori di smart speaker ascolta podcast).

E’ comprensibile che in questo nuovo canale di comunicazione con i consumatori sia arrivato ‘il brand’, non solo con le tradizionali pubblicità, ma con nuovi formati di storytelling, il vocal storytelling.

Proprio con l’obiettivo di raccontare storie che veicolano valori e mission di un’impresa e costruire un rapporto intimo e di fiducia con i propri utenti, la startup ForTune, startup nata nel 2017 dall’intuizione di Francesco Tassi, è diventata Vois. Francesco, giovane ingegnere industriale, expat negli States, proprio in America, dove i podcast sono molto più diffusi, ne comprende le potenzialità come strumento narrativo e di veicolazione di nuove forme di contenuti, si rinnova e puntando l’attenzione sui branded podcast, nell’ottica di sviluppare contenuti audio per i brand a supporto sia delle loro attività di marketing che per finalità formative.

A gennaio 2020 ha ricevuto un nuovo round di finanziamento, raggiungendo investimenti per un totale di 230 mila euro e introducendo nella compagine sociale figure di riferimento nel settore dei media, ha costruito un network di 80 autori e divulgatori esperti su tematiche verticali, come ad esempio farmaceutica, food, tecnologia, scienze ecc. I prodotti realizzati vengono poi pubblicati sulle diverse piattaforme di ascolto, da Spotify, Apple Podcast, Google Podcast ecc.

Attualmente ha 7 milioni di ascoltatori di podcast mensili.

Molti i progetti in corso, soprattutto con multinazionali o realtà che hanno deciso di utilizzare lo strumento del podcast dopo averne osservato il successo oltre confine. Tra questi “Quella Svolta Che”, seconda stagione della fortunata serie sviluppata con il noto brand automobilistico MINI, scelto da Apple come uno dei migliori podcast 2019.

Un team in crescita e nuovi progetti con importanti multinazionali: il 2020 per la startup è un anno di importanti traguardi

I branded podcast hanno aperto nuove prospettive di sviluppo per la startup, che, per affrontare la fase di crescita, ha anche in programma di ampliare il team con risorse che vanno dall’ area creativa alla produzione.

“Il podcast è una delle grosse opportunità che ha oggi un brand e, in questi ultimi due mesi in cui siamo stati nel pieno dell’emergenza Coronavirus, molti hanno iniziato ad accorgersi delle sue enormi potenzialità. – conclude Tassi – Spotify ha rilevato una crescita notevole del podcast come strumento di comunicazione, utilizzato soprattutto da aziende che attraverso la voce e il racconto di storie, hanno comunicato la loro vicinanza alle persone. La comunicazione è cambiata, le persone hanno la necessità di conoscere i valori del brand attraverso messaggi che abbiano uno stile più narrativo e meno orientato alla vendita diretta. Siamo solo agli inizi di questa nuova era, ma gli sviluppi sono molto promettenti”.

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