Proxima Fusion estende il round Serie A a 200 milioni di euro

Proxima Fusion, la scaleup europea a più rapida crescita nel settore della fusione, rende noto di avere esteso il suo ultimo round di finanziamento Series A annunciato lo scorso giugno. L’operazione, oltre ad aggiungere valore in termini di raccolta, ha anche valenza in termini di sistema Europa con nuovi fondi provenienti da CDP Venture Capital, dal fondo del Consiglio Europeo per l’Innovazione (EICF) e dal fondo Brevan Howard Macro Venture, parte di uno dei principali gestori patrimoniali macro globali.

L’estensione da 15 milioni di euro del round Series A porta la raccolta totale a 200 milioni di euro e rafforza la posizione di Proxima come pioniere europeo nel campo della fusione, sostenendo la convinzione degli investitori che l’Europa debba costruire una propria azienda sovrana nel settore della fusione.

CDP Venture Capital ha investito sia attraverso il proprio fondo Large Ventures sia attraverso il comparto Energy Tech del fondo Corporate Partners I,  un veicolo di investimento dedicato al supporto di startup e scaleup innovative che sviluppano tecnologie per la transizione energetica, tra cui mobilità sostenibile, smart grid, stoccaggio ed energie rinnovabili. L’ingresso di CDP Venture Capital nel capitale di Proxima Fusion riflette la crescente attenzione anche dell’Italia verso l’energia da fusione come una tecnologia strategica per l’indipendenza energetica e per la leadership industriale europea. 

Con l’investimento dell’EICF si aggiunge un altro fondo pubblico europeo a sostegno di Proxima, che segue i precedenti investimenti del DeepTech & Climate Fonds (DTCF) e dell’High–Tech Gründerfonds (HTGF), entrambi sostenuti dal Ministero tedesco dell’Economia e dell’Energia, così come quello di Bayern Kapital, controllato da LfA Förderbank Bayern, e della no profit Max Planck Foundation, che sostiene la ricerca esclusivamente attraverso gli istituti della Max Planck Society. Il nuovo investimento dell’EICF segue una precedente sovvenzione in favore di Proxima pari a 2,5 milioni di euro.

La presenza di tanti soggetti di sistema di diversi Paesi rappresenta un significativo passo avanti nell’unire le principali economie europee nel sostegno della missione di Proxima.

“CDP Venture Capital crede fermamente che l’ecosistema deeptech europeo abbia un ruolo chiave da svolgere nello sviluppo delle soluzioni energetiche del futuro – affermato in una nota Alessandro Scortecci, chief investment officer – investimenti diretti presso CDP Venture Capital – La fusione può contribuire all’indipendenza tecnologica, sostenere la competitività industriale e accelerare la crescita economica a zero emissioni. Siamo fiduciosi che Proxima manterrà le promesse e trasformerà il panorama energetico globale”. 

“Proxima sta mettendo insieme partner pubblici e privati, sviluppandosi a tutti gli effetti come un’azienda europea, unendo competenze, talenti e capitali provenienti da tutto il continente – dice Francesco Sciortino, cofondatore e CEO di Proxima (nella foto insieme agli altri fondatori) – Sebbene le nostre radici siano in Germania, sulla base dell’esperimento record Wendelstein 7-X stellarator condotto presso l’Istituto Max Planck per la fisica del plasma, stiamo creando un team e una base di investitori paneuropei. Questa ambizione collaborativa, unita all’incredibile eredità dell’Istituto Max Planck, ci sta fornendo una solida base europea per guidare la corsa globale alla fusione e, chiaramente, non posso che essere estremamente felice di veder entrare nel nostro capitale anche un soggetto di sistema italiano come CDP”.

A soli tre mesi dall’annuncio del più grande round di investimenti privati sulla fusione mai realizzato prima in Europa, Proxima è già cresciuta di un ulteriore 20% raggiungendo i 100 dipendenti e sta rapidamente convertendo il nuovo capitale in azioni industriali per consolidare la sua roadmap a lungo termine. Con il nuovo capitale a disposizione, Proxima ha effettuato ordini di acquisto su larga scala per realizzare: nastro superconduttore ad alta temperatura (HTS) per garantire la fornitura a lungo termine del programma di magneti HTS, elementi chiave per il progetto; la produzione di piastre di supporto strutturale per il suo primo magnete HTS non planare, lo Stellarator Model Coil (SMC); una propria linea interna di produzione di cavi per accelerare le capacità di ricerca e sviluppo e produrre i suoi primi cavi SMC a lunga distanza; bobine artificiali a grandezza naturale e peso reale e sezioni prototipo di camere a vuoto per dimostrare la progettazione hardware, la capacità di produzione e lo sviluppo dei processi di assemblaggio per gli stellarator.

Questo ultimo finanziamento accelererà i progressi ingegneristici dell’azienda verso lo SMC, che ridurrà i rischi legati ai magneti HTS, elementi chiave della tecnologia per gli stellarator. L’ambizioso obiettivo di Proxima: realizzare lo Stellarator Model Coil (SMC) nel 2027. Inoltre, il team sta contemporaneamente finalizzando la progettazione di Alpha, il suo stellarator dimostrativo a guadagno netto di energia, e valutando al contempo potenziali siti di costruzione in tutta Europa.

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