Reportage da LeWeb London 2012 (prima parte)

Pubblicato il 01 Lug 2012

Dall'inviato di Startupbusiness Carlo De Micheli

Se pensate che LeWeb sia un evento come tutti gli altri vi sbagliate. Alcuni di voi avranno presenziato a LeWeb di Parigi e conosceranno il livello degli speaker e dei partecipanti. Per la prima volta nel 2012 LeWeb ha conosciuto Londra, inserendosi direttamente in uno dei più bei contesti che questa città può offrire: Westminster. La conferenza, divisa su due palchi, uno principale e uno dedicato alla startup competition, ha avuto luogo in un ex luogo sacro, ora dedicato agli eventi; una location decisamente scenografica. Sul palco al primo piano hanno parlato alcuni volti noti del web moderno, da Kevin Systrom di Instagram a Kevin Rose di Google Ventures fino ad arrivare a piccoli e giovani startupper dell’età di appena sedici anni. Tutti hanno saputo comunque tenere testa alle domande degli intervistatori.

Ad aprire la conferenza, come di consueto, ci ha pensato l’organizzatore Loic Le Meur, seguito subito a ruota dal discorso di un consigliere del primo ministro britannico.

Oltre a distinguersi per le qualità degli speaker, LeWeb è anche fonte di ispirazione per molti imprenditori. Organizzando sul palco principale dei faccia a faccia fra aziende concorrenti, oltre a tentare di metter in difficoltà le varie parti, i partecipanti hanno potuto analizzare le diverse strategie affrontate dai Ceo per portare al successo le proprie compagnie.

Un esempio del primo giorno è stato il confronto fra due esponenti di Uber e due di Hailo, entrambe aziende emergenti nel panorama globale dei taxi e autisti privati, ma su questo torneremo in modo più approfondito in un articolo seguente.

Durante le pause ci siamo avventurati alla ricerca di alcuni speaker per chieder loro cosa suggeriscono e cosa cercano nei giovani imprenditori d’oggi. Oltre alle risposte scontate: ‘determinazione’, ‘passione’, ecc una delle caratteristiche più ricercate è l’avere un buon team che sia in grado di portare a termine i progetti in modo autonomo. Per usare una metafora calcistica, serve una squadra al completo, dal portiere agli attaccanti, se manca anche un solo elemento non si può giocare. Tradotti in termini tecnologici, developer sia mobile sia web, designer e persone addette al marketing sono tutte essenziali nelle startup moderne. Molti di voi si staranno chiedendo come hanno fatto dei ragazzi relativamente giovani ad avere così tanto successo. Noi lo abbiamo chiesto a diversi ragazzi che hanno fatto nascere delle loro aziende e hanno trovato abbondanti finanziamenti. Uno di questi, il Ceo di CryptoBox, una applicazione per criptare i propri dati nei servizi di cloud storage, ci ha confessato che sarebbe meglio far sì che siano i finanziatori a chiamare le startup invece che il contrario. Ovviamente questo funziona solo per persone che hanno idee geniali o rivoluzionarie oppure facilmente monetizzabili. Tornando appunto sul discorso di cosa cercano gli investitori, la monetizzabilità è uno dei primi fattori da tenere in considerazione.

qui seconda parte

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