Slimpay, come gestire i pagamenti digitali nell’economia dei servizi

La startup francese fintech è attiva anche in Italia dove ha diverse collaborazioni anche con grandi gruppi: offre una piattaforma per la gestione dei pagamenti digitali

Pubblicato il 20 Feb 2018

Slimpay è la startup francese fintech che ha sviluppato una piattaforma per la gestione dei pagamenti ricorrenti. “L’idea – dice a Startupbusiness Jerome Traisnel, Ceo della società – nasce per dare una risposta concreta all’esigenza di quegli utenti che sempre più spesso preferiscono comprare servizi piuttosto che possedere beni, si pensi ai servizi di sharing per la mobilità, ai contenuti in streaming”.

Slimpay è attiva anche in Italia da circa un anno e ha una persona, Sabatino Abagnale, che opera in veste di country manager. “Per noi l’Italia è una grande opportunità – prosegue il Ceo – e si innesta nel nostro programma di espansione che ci vede già attivi con una presenza diretta in Francia, Gran Bretagna, Spagna, Germania, Paesi Bassi”.

La piattaforma della startup francese fintech che è nata nel 2009 e nel 2015 ha raccolto un round di investimento da 15 milioni di euro da parte del venture capital olandese Prime Ventures, si propone quindi come uno strumento capace di rendere più facile per tutti coloro che offrono servizi basati su pagamenti ricorrenti la gestione degli stessi: “il modello di Slimpay – conferma Traisnel – è di tipo b2b2c, i nostri clienti sono i merchant e loro usano la nostra piattaforma per gestire i pagamenti, noi la offriamo sia con il nostro brand sia in modalità white label, per esempio il nostro partner Banca Sella la utilizza in questa seconda modalità e la propone ai suoi clienti merchant. I clienti ci pagano con il modello delle transaction fee, quindi solo quando gli utenti effettivamente pagano per il servizio, per gli utenti finali non vi sono costi aggiuntivi”.

Oggi il servizio è utilizzato anche da compagnie assicurative, in Italia un utente è per esempio il gruppo ITAS Assicurazioni e da utility, per esempio EDF, e altri servizi come per esempio quelli offerti dalla rete di spazi gestita da Copernico, e ha raccolto il favore di 15 milioni di persone che in Europa hanno utilizzato il servizio almeno una volta.

Slimpay ha registrato 1,5 milioni di transazioni a dicembre 2017 e ha chiuso lo scorso anno con un valore complessivo transato vicino ai due miliardi di euro e ha intenzione di continuare a sviluppare il suo business anche sulla scorta delle nuove normative europee come PSD2 che renderanno possibili nuovi modelli di offerta e apriranno ulteriormente la competizione: “oggi ci confrontiamo principalmente con le banche e con altre startup fintech – conclude il Ceo – ma siamo in rapida crescita e la nostra piattaforma ha dimostrato di essere assai efficace e di semplice utilizzo sia per i merchant che la vedono anche come strumento di marketing, sia per gli utenti che possono gestire le loro operazioni sapendo di essere sempre sereni e puntuali con i pagamenti. Inoltre vediamo possibili evoluzioni anche grazie all’internet of things che vedrà sempre più dispositivi abilitati a pagamenti automatici e non posso negare che stiamo anche, seppure in modo ancora molto preliminare, osservando le potenzialità della blockchain”.

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