Startup e big company: come e perchè essere amici, spiegato da Federico Francini di Fujitsu

Pubblicato il 15 Mag 2013

Lo scorso aprile la startup italiana S5 Tech e Fujitsu Technology Solutions hanno siglato una partnership che comprende un accordo di distribuzione, per tutto il territorio italiano, della soluzione sviluppata da S5 Tech per il mercato retail, grande distribuzione organizzata e punti vendita di diverse dimensioni. La soluzione tecnologica consente di trasformare la comune etichetta elettronica che siamo oramai abituati a vedere negli scaffali di tanti supermercati, in interfacce di comunicazione istantanea tra azienda e consumatore finale. Una tecnologia innovativa, sulla quale sono già stati investiti circa 5 milioni di euro da parte di business angel soci IAG, del fondo Zernicke Meta Ventures e Revolution Spa. E nella quale crede anche il colosso mondiale dell'Ict Fujitsu, in Europa leader nella distribuzione di prodotti retail. S5 Tech e Fujitsu collaboreranno anche allo studio e allo sviluppo di nuovi prodotti che andranno nel tempo ad arricchire e a sfruttare appieno il potenziale della soluzione di S5 Tech.

L'accordo è un esempio concreto di come sia importante per un'azienda startup sviluppare relazioni con partner industriali e commerciali, che spesso possono determinare la riuscita nello scopo finale dell'azienda che, diciamolo forte e chiaro, non è beccare l'investitore (certo importante) ma entrare e stare nel mercato, vendere, fatturare, generare ricavi e posti di lavoro. La startup deve imparare a gestire molto presto i rapporti con le big company, che oltre a quanto sviluppato internamente in R&D, hanno sempre e comunque il radar in funzione per quanto emerge anche dall'esterno.

Prendendo spunto dall'accordo tra S5 Tech e Fujitsu Technology Solution, Startupbusiness ha rivolto alcune domande a Federico Francini, Presidente e Ad di Fujitsu Technology Solution Italia, per capire meglio come una multinazionale vede i rapporti con le startup.

Ciò che emerge è che la startup e la grande azienda possono rappresentare una per l'altra una preziosa risorsa e che innovazione vera e determinazione sono gli il valore principale di una startup.

Ecco come Federico Francini ha risposto alle nostre domande.

Un'azienda come Fujitsu quanto guarda al mondo delle startup e cosa cerca? Siete aperti a partnership commerciali o anche a investimenti e acquisizioni?
Pilastri chiave della strategia di Fujitsu sono da sempre innovazione ed eccellenza finalizzata a massimizzare il valore aggiunto offerto al cliente. Guardiamo al mondo delle start-up in questo senso e cerchiamo sempre di creare sinergie che possano permetterci di ampliare la nostra offerta sia in termini di innovazione, sia in termini di qualità. Si può trattare sia di partnership commerciali, come quella con S5Tech verticale sul mercato retail, ma anche di vere e proprie acquisizioni, come quella avvenuta di recente, in cui Fujitsu ha annunciato il completamento dell'acquisizione dell'intero capitale azionario del cloud service provider francese RunMyProcess.

Perché, invece, una startup dovrebbe guardare a voi? Cosa potete offrire alla startup?
Perché poter collaborare con una multinazionale come Fujitsu, che ha portato negli anni

innovazione tecnologica in ogni angolo del mondo, non è solo strategico da un punto di vista commerciale, ma è anche un attestato di riconoscimento della validità del lavoro svolto. Una certificazione importante che arriva da un’azienda con una visione globale del mondo ICT e dei mercati internazionali. Nel caso di S5Tech, credo che l’elemento più importante sia l’opportunità di poter crescere e sviluppare nuovi servizi, poiché Fujitsu è un vero e proprio “leader di pensiero” per quanto riguarda la tecnologia nel mercato retail. Ma i benefici sono bilaterali, ovviamente. Grazie a questa partnership, permetteremo ai nostri clienti Retailer di introdurre nuovi modelli di business, aumentare efficienza operativa, ridurre il time to market e abilitare nuove esperienza digitali all’interno del punto vendita.

Le startup hanno spesso problemi di autorevolezza nel proporsi al mercato e a eventuali partner industriali e commerciali, in che maniera secondo lei devono proporsi a un potenziale partner importante come voi?

Quando un’idea è innovativa, non ci sono problemi di autorevolezza e i grandi player come Fujitsu sono i primi a capirlo e a tenerne conto. Quindi consiglio alle start-up, in possesso di idee vincenti, di proporsi in maniera convinta, mostrando entusiasmo per il proprio progetto.

Di S5Tech, cosa vi ha colpito e convinto?
Credo che S5 Tech abbia progettato una soluzione davvero innovativa per le comunicazioni wireless all’interno dei punti vendita, in grado di consentire una flusso di comunicazione istantaneo tra decine di migliaia di dispositivi a basso consumo energetico, come le etichette elettroniche. Questo sistema di trasmissione, credo sia in grado di aprire nuovi orizzonti e prospettive in un settore, come quello retail, che vede sempre più la necessità di competere attraverso una maggiore reattività alle informazioni e di poter comunicare al meglio con i consumatori finali, sempre più informati e digitalizzati grazie ai dispositivi mobili.

Avete notato un'evoluzione, una crescita, nel panorama delle aziende e startup tech italiane?
Avvertiamo sensazioni positive in Italia e sicuramente notiamo un fenomeno in forte crescita, grazie al precedente Governo Monti. Credo sia la strada giusta, perché il mondo delle startup si alimenta di quelle che sono le caratteristiche peculiari dei giovani di questo Paese: creatività, immaginazione, passione e tenacia.

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