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Takeoff, ecco le dieci startup del primo batch

Il programma di accelerazione dedicato alle startup dell’aerospazio gestito da Plug and Play a Torino presenta le startup e apre il secondo batch che scade il 16 gennaio 2023

Pubblicato il 28 Nov 2022

Le startup dell'acceleratore Takeoff

Takeoff è pienamente decollato con successo, la prima missione dell’acceleratore dedicato alle startup dell’aerospazio ha portato allo stadio operativo le prime dieci startup selezionate per il primo batch. Il programma di accelerazione sta infatti attualmente accelerando le sue prime startup all’interno delle OGR di Torino.

Il progetto ha preso il via ad aprile 2022 cn il supporto di CDP Venture Capital, tramite il Fondo Acceleratori, Fondazione CRT, tramite il braccio operativo Sviluppo e Crescita e UniCredit in quanto promotori e co-investitori, coinvolge Plug and Play Tech Center, in qualità di co-investitore e gestore operativo del programma di accelerazione, e OGR Torino, nel ruolo di innovation & networking partner.

Con una dotazione di 21 milioni di euro da investire, Takeoff si pone l’obiettivo di far crescere le aziende del territorio, nate in Italia, o all’estero ma con una sede italiana, specializzate appunto nei settori aerospaziale, aeronautico e affini.

Takeoff accelera e investe circa 120mila euro in 8-10 startup l’anno, fornendo per cinque mesi servizi di formazione, mentorship e supporto nella creazione di proof of concept e progetti pilota con i partner del programma: Leonardo, Avio e Unione Industriali di Torino. Alla fine del percorso, le migliori startup potranno accedere a un secondo investimento fino a 500mila euro per scalare il loro business.

I progetti riguardano lo sviluppo tecnologico di satelliti e relative applicazioni software, lanciatori spaziali, soluzioni per la mobilità aerea avanzata, velivoli autonomi, oltre a sensori, batterie, semiconduttori, computing technology, robotica e data center.

Le dieci startup

Rientrano nel settore aeronautico la startup Sortie Cargo di Istanbul il cui team è composto da Umit Yelken, Karem Ozcan e Emre Taskin, che produce veicoli aeronautici autonomi o nel settore della  logistica per il trasporto di merci a medio raggio e per soluzioni di e fornitura medica in condizioni di emergenza e X-Ender fondata da Alfredo Mensi, che costruisce droni pesanti e ha studiato un sistema di controllo e decentralizzazione dei droni basato su blockchain per creare dei processi decisionali autonomi in caso di incendi e nel settore dell’agricoltura.

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L’area della space economy conta invece REA, startup nata per volontà di Flavio Gentile, Ilario Lagravinese, Roberto Guastamacchia e Tiberio Potenza, si occupa della progettazione e dello sviluppo di abbigliamento e equipaggiamento atti a migliorare la vita dell’uomo nello spazio; Arca Dynamics, società fondata da Daniele Luchena, Dario Spiller, Marco Moriani, fornisce servizi di gestione del traffico spaziale utilizzando una costellazione di nanosatelliti; Stratobotic co-fondata da Victor Miherea e Grabriele Sartor, la quale realizza una piattaforma stratosferica per offrire servizi di osservazione della terra e telecomunicazioni complementari alle altre tecnologie satellitari esistenti, e infine Revolv Space di Marco Sala e Filippo Oggionni, è madre del dispositivo plug and play che serve a ridurre al minimo i tempi di inattività delle operazioni sulle costellazioni di satelliti.

La startup Xylene di Chistopher Edwards e Giuseppe Benenati si colloca all’interno del segmento dowstream utilizzando i dati satellitari per visualizzare l’intera catena del valore consentendo la tracciabilità dei prodotti nella supply chain. Mentre nel contesto advanced hardware, si collocano PERS nata da un’idea di Antonio Cantiani, Michelangelo Nigro e Vito Guglielmi, che ha trovato il modo di prelevare l’energia potenziale emanata dal movimento dei muletti e la trasforma in energia riutilizzabile; SphereCube che ha nel suo team Alessio Vita, Eleonora Santecchia e Valerio Di Pompeo, e realizza un sistema di stampa 3D di materiali compositi ad alte prestazioni; e poi ancora Vitruvian VR, i cui founder Michele Ghedina, Giovanni Modena, Niccolò Galiazzo e Adriano del Moro, hanno ideato un simulatore VR per combattere il cosiddetto fenomeno della motion sickness che prende ispirazione dall’uomo vitruviano.

Eugenia Forte, program manager del programma Takeoff per conto di Plug and Play dice a Startupbusiness: “Abbiamo aperto e lanciato nel momento giusto perché il settore aerospazio sta crescendo in mod esponenziale in Italia, ci sono i fondi di investimento dedicati, un numero crescente di startup che propongono innovazione nel settore, serve investire in queste startup e farle scalare, l’Italia è un Paese dove aerospazio è forte e noi con questo programma stiamo contribuendo in modo sostanziale a fare crescere il settore e ci stiamo anche divertendo tantissimo, abbiamo le startup in presenza in Ogr a Torino e il 16 dicembre faremo l’expo con tutte loro”.

Forte già guarda anche al nuovo batch la cui call si chiuderà il 16 gennaio 2023 :”Abbiamo buone aspettative per il nuovo batch in termini di diversità di soluzioni, idee nuove, tanta voglia di fare innovazione, siamo molto curiosi ed emozionati, nel primo batch abbiamo selezionato 10 startup e anche per il secondo ne selezioneremo tra 8 e 10 e come per il primo batch guardiamo sia a startup italiane sia internazionali che aprono una sede in Italia, nel primo batch abbiamo una startup turca e due che sono metà italiane e metà internazionali, in particolare olandese e tedesca”.

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