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To Be raccoglie 900mila euro per il LiFi

La tecnologia che consente di trasmettere informazioni tramite la luce sviluppata dalla startup trova l’interesse di investitori e chiude la campagna di crowdfunding

Pubblicato il 29 Gen 2024

Francesco Paolo Russo, fondatore & CEO di To Be

To Be, azienda specializzata nello sviluppo di soluzioni LiFi, la trasmissione di dati e informazioni tramite la luce led , supera in meno di venti giorni l’obiettivo massimo stabilito di 900 mila euro per la campagna di crowdfunding su Mamacrowd.

A credere nella portata innovativa di questa tecnologia capace di trasmettere i dati attraverso la luce led, anche investitori istituzionali tra cui Azimut Eltif – Venture Capital ALIcrowd III e Magic Spectrum, acceleratore dedicato alla connettività della Rete Nazionale di Acceleratori di CDP VC, Digital Magics e Fondazione Compagnia San Paolo.

I fondi raccolti verranno investiti principalmente in azioni volte all’acquisizione di nuovo capitale umano con il principale obiettivo di rafforzare la struttura aziendale in diverse aree. To Be è alla ricerca di talenti da inserire nel team con un background internazionale, possibilmente con esperienza in termini di scale up nel settore ICT. Nell’area tecnica gli obiettivi saranno quelli di accelerare gli sviluppi della piattaforma LiFi Zone, migliorando i servizi già presenti e che generano ricavi e sviluppando nuove funzionalità per ampliare l’offerta di servizi erogati dalla piattaforma, con una forte attenzione alle persone con disabilità. Nell’area marketing l’obiettivo è di scalare commercialmente la soluzione sui mercati target diversificando l’offerta sui vari canali di vendita, diretta ed indiretta. Diverse risorse verranno, infatti, investite nella creazione di partnernariati strategici e commerciali con player del settore TLC, system integrator nonché grandi studi di progettazione. Inoltre, l’azienda destinerà una parte delle risorse a disposizione per cominciare ad affacciarsi sui mercati internazionali a partire da alcuni Paesi europei in cui sono stati già avviate attività. Tuttavia, la vera internazionalizzazione dell’azienda e relativo scaleup commerciale sarà oggetto di un futuro round, entro i prossimi 24 mesi.

“Siamo entusiasti di aver superato in sole tre settimane dal lancio della campagna su Mamacrowd l’obiettivo massimo di 900 mila euro. Questo dimostra il grande interesse verso la nostra tecnologia e la volontà da parte degli investitori di diventare protagonisti della LiFi Revolution sostenendo il piano di crescita e sviluppo che darà maggior struttura all’azienda, consoliderà la nostra posizione di leadership sul mercato italiano e ci consentirà di cominciare a guardare all’estero con coraggio ed ambizione – dichiara in una nota Francesco Paolo Russo, fondatore & CEO di To Be – . LiFi Zone è solo il primo tassello di un piano più ampio che aprirà le porte di una nuova era in cui la luce diventa fonte di dati e informazioni. Offriamo una soluzione sostenibile e socialmente utile in diversi settori, sia nel mondo pubblico sia in quello aziendale.”

To Be, nata nel 2016 dalla visione di Francesco Paolo Russo e dalla ventennale esperienza nel settore illuminotecnico e domotico di Raniero Pani, vanta partnership e collaborazioni strategiche e commerciali con aziende del settore come Signify (ex Philips Lighting), multinazionali nel settore TLC e system integrator, oltre ad aver ottenuto un round pre-seed di 75 mila euro da Magic Spectrum, acceleratore dedicato alla connettività della Rete Nazionale di Acceleratori di CDP VC, gestito da Digital Magics. To Be ha anche ottenuto finanziamenti pubblici a fondo perduto per circa 266 mila euro, infatti, i progetti di sviluppo e le soluzioni LiFi di To Be, rispondono pienamente ai principali trend tecnologici e di finanziamento europeo e del PNRR che abbracciano missioni di transizione ecologica, digitale e delle infrastrutture di rete.

Dove LiFi già funziona

Con i suoi oltre 200 punti LiFi attivi tra musei, ospedali, scuole e uffici, To Be ha sviluppato l’implementazione delle LiFi Zone a Pompei trasformandolo così nel primo sito archeologico dotato di tecnologia LiFi, e anche nell’Asl Napoli 2 Nord, con i primi ospedali LiFi in Italia ed Europa, o l’Istituto Comprensivo Rosetta Rossi di Roma, prima scuola LiFi in Italia.

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LiFi Zone è basata su un’infrastruttura cloud capace di scalare rapidamente. Consente di accedere da remoto in qualunque momento per gestire e monitorare tutte le funzionalità associate ai punti luce LiFi nei diversi siti di interesse. L’architettura della soluzione prevede un componente software, ovvero una app, integrabile anche in soluzioni di terze parti, sviluppata appositamente per abilitare i device alla ricezione del segnale e l’installazione di una componente hardware, ossia corpi illuminanti led dotati di un particolare modulatore LiFi grazie al quale la stessa luce che illumina un ambiente veicola le informazioni direttamente sullo smartphone delle persone. Questa tecnologia, proprio per le sue caratteristiche innovative di trasmissione dati, trova applicazione negli ambienti più disparati: musei, parchi archeologici, scuole, ospedali, retail , uffici, luoghi sensibili alle onde radio e dal punto di vista della cybersecurity. Può funzionare, nelle sue varie declinazioni, tanto come un sistema di navigazione indoor in cui l’utente, muovendosi all’interno di un ambiente, riceve informazioni puntuali e riesce a essere guidato lungo un percorso, quanto come un sistema di connettività wireless come se fosse un wifi ma via luce.

LiFi Zone, a differenza dei tradizionali tool di navigazione che si basano su Bluetooth o GPS che hanno margini di errore nell’ordine dei metri, può sbagliare al massimo di qualche centimetro. Questa caratteristica ha un grande impatto sociale, infatti, per l’indoor navigation, oltre ad abilitare differenti tipi di contenuti mediali, grazie alla elevata precisione di geolocalizzazione e attraverso input di tipo audio e video in relazione al target di utente, può aiutare le persone con disabilità nella fruizione di percorsi sicuri negli ambienti.

Inoltre, i sistemi di LiFi, richiedendo la sostituzione delle vecchie lampade con nuovi led di ultima generazione, permettono un maggiore efficientamento energetico e una riduzione, soprattutto negli ambienti indoor, dell’inquinamento elettromagnetico da radiofrequenze.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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