Interviste

UniCredit Start Lab: innovazione e sostenibilità motori di una trasformazione inarrestabile

In occasione del primo ESG TECH DAY del 2024, innovazione, economia circolare e tematiche sociali hanno riunito gli attori dell’ecosistema che supportano la trasformazione. Francesca Perrone: ‘Il 2024 sarà il big bang della sostenibilità’.

Pubblicato il 26 Feb 2024

Diventare sostenibili sarà la grande sfida per le imprese nei prossimi anni e l’innovazione la sua soluzione. Dal primo ESG Tech Day del 2024 emerge chiaramente come i tempi siano oramai maturi per passare a una nuova fase, meno teorica e più concreta, di implementazione delle strategie ESG nella gestione di impresa. Lanciati a Torino a fine 2023 da UniCredit Start Lab con l’idea di presentare startup con soluzioni innovative in tutte e tre le dimensioni ESG a imprese che cercano stimoli per nuovi progetti sulla sostenibilità, questi eventi esplicitano bene il legame che il gruppo finanziario vede tra innovazione e sostenibilità.

Ne abbiamo parlato, proprio a margine dell’ESG Tech Day svoltosi lo scorso 21 febbraio, con Francesca Perrone, Head of ESG & Start Lab Italy, UniCredit. “La sostenibilità è oramai un faro per le imprese e parte della coscienza collettiva, oggi c’è maggiore consapevolezza. Per UniCredit, sostenibilità e innovazione sono i motori della modernità, facce della stessa medaglia, perché le aziende per maturare e sopravvivere nello scenario globale devono essere innovative, ma l’innovazione non può più prescindere dalla sostenibilità”.

“Su questi temi vogliamo essere protagonisti e accompagnare le imprese che sviluppano progetti ambiziosi verso le diverse transizioni della sostenibilità, che possono avere tratti più ambientali o più sociali, i fattori ESG vanno considerati tutti. Riteniamo molto importante dare attenzione alla componente sociale: più le aziende puntano verso la sostenibilità, più alcuni settori e modelli di business saranno profondamente trasformati o rischieranno di avere difficoltà a rimanere sul mercato. Quindi, bisogna avere cura e visione riguardo le persone e i lavoratori che dovranno ripensare le proprie competenze per lavorare nell’economia circolare, o in quei settori più green e sostenibili. Vogliamo aumentare la consapevolezza anche di questo tipo di trasformazione, e ci sono startup con soluzioni che aiutano in questa direzione. Il tema sociale è fondamentale quando tutti (regolatori, investitori, consumatori) spingono per un cambio di paradigma, bisogna stare attenti a non lasciare indietro nessuno e fare in modo che tutti possano partecipare alla transizione, persone e aziende”.

L’ESG Tech Day è stato un’immersione a 360 gradi su tutti i temi di sostenibilità e dell’innovazione, ospitando interventi di partner di UniCredit e di startup e scaleup del circuito.

Develhope e Lifeed hanno illustrato le loro soluzioni che aiutano le aziende in ambito Sociale; Sfridoo e Krill Design hanno presentato i servizi per la circular economy; Termo ha parlato delle sfide sull’efficienza energetica, lo studio legale Legance di come affrontare il tema della Governace sostenibile.

“Sappiamo che per accelerare i processi di sostenibilità servono le startup innovative, d’altro canto, conosciamo bene le esigenze di sostenibilità delle imprese: vogliamo che questi due mondi si parlino sempre di più, che le startup velocizzino la dimensione di sostenibilità delle imprese e di tutti gli individui, della società,” continua Francesca Perrone. “Sul fronte dell’innovazione noi facciamo molto leva su Start Lab, che da oltre dieci anni ci permette di individuare e supportare le migliori startup italiane. Start Lab è una piattaforma di business, facciamo in modo che le startup lavorino con le nostre imprese, con i nostri investitori e anche con il nostro supporto finanziario.

Francesca perrone, Head of ESG & Start Lab Italy, UniCredit

Nei 10 anni di attività di Start Lab abbiamo visto fiorire l’ecosistema dell’innovazione. Tecnologie e team solidi li abbiamo sempre incontrati, e abbiamo sempre notato che le startup davvero innovative hanno un orecchio assoluto per ascoltare il mercato. Oggi si concentrano in modo naturale su soluzioni che favoriscono la sostenibilità. Sono imprese nativamente ricettive, lavoriamo con loro affinché abbiano tutte le caratteristiche per essere considerate imprese moderne e attrarre anche gli investitori a impatto, che a livello europeo crescono sempre di più. Sono inoltre delle organizzazioni estremamente creative e pertanto ottimi partner per Start Lab perché con la loro agilità ci aiutano a dare gli spunti giusti alle imprese che vogliono fare sostenibilità”.

In ambito ‘Open Innovation’, un fattore critico è stato sempre il dialogo tra startup e grande impresa, realtà organizzative che per loro natura e maturità parlano linguaggi differenti. La sostenibilità è, secondo la Perrone, un terreno che aiuta a superare il gap.

“Storicamente, le startup italiane hanno imparato prima a parlare all’investitore e in un secondo momento hanno imparato il linguaggio della grande impresa, ma il lavoro non è finito. Il terreno della sostenibilità è quello giusto per parlarsi, perché oggi l’impresa è un interlocutore che vuole effettivamente sperimentare e può farlo con i progetti concreti, visionari, di sperimentazione delle startup”.

L’esperienza di UniCredit Start Lab con le startup vanta numeri da record nel contesto italiano: quasi 8mila candidature in dieci anni e 560 le realtà selezionate ed entrate nella piattaforma di business, 75 le iniziative di open innovation e i momenti di match making realizzati in questi anni coinvolgendo oltre 1100 aziende leader e 950 investitori.

Per la nuova edizione, ricordiamo che la call sarà aperta fino al 17 aprile .

“Cerchiamo idee innovative un po’ su tutte le tre dimensioni ESG, abbiamo sempre avuto il verticale Clean Tech dedicato alle soluzioni ambientali, ma da tre anni abbiamo aggiunto il verticale Impact Innovation, che vuole catturare quelle realtà che propongono soluzioni per le strategie per il sociale. Ne abbiamo già viste di belle: dalle piattaforme che mappano le competenze dei migranti per trovare lavoro a quelle per la formazione che puntano su aree dell’Italia dove è alta la disoccupazione o per la financial education delle donne. Le imprese per implementare le loro strategie per il sociale hanno bisogno di nuove idee”.

Il 2024 sarà il big bang della sostenibilità – continua la Perrone – ci saranno tante novità introdotte dai regolatori, alle banche viene richiesto di inserire nelle valutazioni creditizie anche fattori di rischio nuovi, legati alla sostenibilità. Questo è un cambiamento radicale e le imprese saranno chiamate a dare più evidenza di quanto fanno in ambito sostenibilità, a misurare meglio quello che fanno per costruire credibilità intorno ai loro progetti di sostenibilità. Negli ultimi anni si è cercato di aumentare il livello di consapevolezza, ma il 2024 sarà l’anno della svolta in cui tante richieste regolamentari, ma anche del mercato, dei consumatori, degli investitori, di noi banche come finanziatori, prenderanno forma e le imprese avranno bisogno di trovare delle soluzioni e quindi noi anche con le startup innovative dobbiamo essere presenti al momento giusto”.

All’ESG Tech Day, UniCredit ha raccontato dell’innovativo servizio di profilazione ESG, nato dalla collaborazione tra UniCredit, Open-es e Cerved Rating Agency che permetterà alle imprese, rispondendo a un questionario, di ottenere il proprio posizionamento di sostenibilità (in base alla metodologia di Cerved Rating Agency). “Le imprese devono cominciare a conoscersi in modo più approfondito, con una metodologia alla base, lo possono fare con questi ‘punteggi’ che le aiutano a identificare le aree in cui sono più deboli. Lo score diventa fondamentale per la banca o per l’investitore per capire se quella impresa ha le caratteristiche giuste per aver accesso a incentivi e finanziamenti”.

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