Exit startup italiane, MiSiedo va a Restopolitan, cosa cambierà

L’app per prenotare i ristoranti MiSiedo è stata acquisita da una ex startup francese in piena espansione Restopolitan, che cambierà il modello di business

Pubblicato il 18 Mag 2017

Alcuni anni fa, quando negli ambienti startup si mormorava dei concreti interessi che Tripadvisor-TheFork stava manifestando per qualche startup italiana prenota ristoranti, i nomi delle papabili erano Restopolis, poi acquisita effettivamente, e MiSiedo.

Restata a bocca asciutta nel 2015, MiSiedo fa la sua bella exit adesso, grazie all’acquisizione di una società francese, l’ex startup Restopolitan. La società è attiva nell’online restaurant booking (300mila utenti, 3500 ristoranti) e, volendo espandersi nel mercato dell’Europa meridionale,  ha intanto messo un piede ben piazzato in Italia, acquisendo le quote detenute in MiSiedo da P101, H-Farm, 2night e Kisbo. A darsi battaglia, quindi, nell’online booking dei ristoranti italiani saranno ora due società francesi: TheFork (che fa capo Tripadvisor, statunitense) e Restopolitan.

MiSiedo,  ha sviluppato una piattaforma per la prenotazione online di tavoli in ristoranti di fascia medio alta, presente a in 16 città italiane, tra cui Milano, Firenze, Roma, Venezia, Bari, Verona, Treviso, Bologna.

Restopolitan, ha quasi fallito nel 2012, ma grazie a un pivoting è poi diventata redditizia, espandendosi in Lussemburgo e Spagna, e adesso punta sull’Italia.

Secondo quanto riporta Les Echos, la fondatrice Stéphanie Pelaprat, ha dichiarato che “piuttosto che partire da zero, preferiamo entrare in un mercato estero basandoci su una società che ha già un ampio portafoglio di ristoranti convenzionati, molti utenti e team esistente immediatamente operativo “.

Lo stesso giornale riporta che MiSiedo dichiara 2.500 ristoranti convenzionati con 400.000 abbonati, tra cui 70.000 attivi sul cellulare. Nonostante una crescita del 70-80% ogni anno nel numero di utenti, la società non è mai riuscita a raggiungere l’equilibrio finanziario ed per questo che si è motivata ad essere assorbita da Restopolitan, che implementerà il suo nuovo modello di business, basato su una sorta di “carta fedeltà” che a un certo costo annuale, permette di ottenere uno sconto diretto sul conto pari a un pasto nel ristorante (tra quelli convenzionati, prenotati online o al telefono) nei quali ci si reca nel corso dell’anno. Questo è il business model che ha permesso a Respolitan di superare di rilanciarsi sul mercato ed espandersi. Il team di MiSiedo (9 persone), con sede a Venezia e Milano, dovrebbe continuare a lavorare per la società e convincere ristoranti e i propri utenti a passare dalla classico sistema di prenotazioni via app, al nuovo sistema per abbonamento. “Entro la fine dell’anno, l’obiettivo è di raggiungere 1.500 ristoranti convenzionati e il 40% degli utenti che hanno testato la carta”, spiega Stéphanie Pelaprat convinta che l’Italia sarà ricettiva quanto Francia e Spagna. “Questi tre paesi condividono la stessa cultura della gastronomia e momenti condivisi intorno ad una buona tavola”.

Simone Tomaello, fondatore di MiSiedo, rimane nella compagine societaria e Restopolitan conferma la fiducia in lui mettendolo alla guida del business nel mercato domestico italiano.

Le cifre dell’operazione non sono state rese note, purtroppo: un’occasione mancata per dare un’informazione rilevante per capire gli andamenti reali degli investimenti e delle exit in startup nel nostro ecosistema.

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