1000 Italy, app e ambassador per fare turismo

Pubblicato il 07 Lug 2014

1000 Italy fa parte di quella nuova ondata di startup italiane che scommettono in un settore “classico” per l’economia italiana, il turismo. Un'industria che vale oltre il 10% del Pil, un settore dove i soldi girano e che offre tantissimo spazio all’innovazione digitale perchè è molto dinamico e mai saturo di soluzioni, perchè oggi il viaggio comincia online e continua su mobile. Lo sanno certamente bene le OTA (Online Travel Agency, colossi tipo Expedia) che per il momento fanno i grossi margini del turismo online. Ma c'è ancora molto spazio per chi ha idee nuove e capacità di realizzarle.

Le nuove imprese innovative digitali italiane che si vanno affacciando nel mercato turistico sono diverse, ognuna cerca il proprio oceano blu, per citarne alcune pensiamo a Musement che si propone come hub di proposte, contenuti, ticketing per il turismo culturale, i musei, le mostre, gli eventi; pensiamo a Guide Me Right che offre una piattaforma che permette a chiunque di diventare una guida turistica ed essere remunerato per questo, pensiamo a Wanderio che si propone come tool per pianificare il proprio viaggio dalla porta di casa a quella di destinazione. (per una panoramica consultare il sito di Associazione Startup Turismo che promuove la digitalizzazione e la conseguente creazione di nuove imprese e posti di lavoro nel settore).

Pensiamo anche a 1000 Italy: un’applicazione mobile per cellulari iPhone e Android, di forte impatto visivo e facile uso, già disponibile in 3 lingue (italiano, inglese, russo), che mostra contenuti georeferenziati e suddivisi per 4 categorie bussola (Vivere, Mangiare, Visitare, Comprare) attraverso i quali l’utente viene accompagnato alla scoperta di mete alternative (le mille Italie) del nostro Paese.

1000 Italy ha un focus preciso, promuovere l’Italia all’estero, su mercati ben individuati (quello russo ad esempio), in un’ottica di sostenibilità e facendo leva su elementi quali la forza attrattiva dei contenuti crowdsourced e la forza di accordi commerciali strategici volti a intercettare il turista prima possibile per accompagnarlo poi lungo tutto il viaggio. In un primo test sul mercato russo, per esempio, ha puntato sulla promozione presso le agenzie che rilasciano i visti turisti.

Startupbusiness ha incontrato in occasione dell'Expo delle Startup, la fondatrice e Ceo di 1000 Italy Karin Venneri, 29 anni, calabrese, laureata in ingegneria gestionale a Roma “la Sapienza”, ha lavorato presso diverse società di consulenza strategica in Italia e all’estero.

Accanita viaggiatrice, attaccatissima alla sua terra e all’Italia in generale.
Forse per questo motivo le si è accesa una lampadina.

“Guidata da un “sentiment” su come siamo bravi a “non fare turismo”, ho iniziato a vedere i numeri di mercato che ruotavano intorno al business ed eccomi qui – racconta Karin – ho scelto di lasciare il mio lavoro indeterminato per dedicarmi full time al progetto 1000 Italy, perché credo fortemente che il turismo in Italia sia un campo non ancora sfruttato adeguatamente, con ampi margini di sviluppo e innovazione”.

Esattamente 1000 Italy cosa si propone di fare?

1000 Italy ha le carte in regola per diventare la piattaforma integrata di gestione del turismo incoming in Italia. La missione di 1000 Italy è creare ecosistema tra i diversi operatori turistici italiani superando il campanilismo regionale, per raccogliere i flussi turistici e redistribuirli sul territorio in maniera diffusa a vantaggio economico per tutti. Un turismo sicuramente più sostenibile.

Qual è il suo vantaggio competitivo?
Sono 2 i vantaggi competitivi di 1000 Italy:
Primo, la proposizione commerciale. 1000 Italy investe nella promozione del prodotto “Italia” all’estero. Parlo di “prodotto” per sottolineare che il turismo, non è un’attività collaterale dell’economia italiana, che con il turismo si può guadagnare e si fa impresa. Abbiamo fatto il pilot sul mercato russo, principale mercato incoming in italia, chiudendo un’accordo di promozione esclusiva sul principale canale di gestione incoming. E’ un modello commerciale che funziona e vogliamo scalare su gli altri Paesi
Secondo, i contenuti e la community di “Italy lovers”. 1000 Italy si propone al turista come il miglior amico in Italia, offrendo “poche ma buone” informazioni su cosa fare, dove mangiare e le tipicità artigianali italiane. Queste informazioni sono segnalazioni che gli italiani stessi ci forniscono, sono i nostri ambassador che segnalano a noi e promuovono le eccellenze dei loro posti per amore per i propri luoghi, per personal branding e partecipazione ad una community unica e ovviamente accesso agli sconti ed ad i servizi premium gratuitamente.

Si fa leva sulle segnalazioni della rete ambassador, ci spieghi un pò come funziona? possiamo considerarlo la risposta a Trip Advisor?
Gli ambassador sono appunto italiani orgogliosi dei loro posti, digital, social che amano anche viaggiare, che condividono la loro passione per l’italia ed il viaggio attraverso la nostra piattaforma. Esiste una policy dell’ambassador e c’è sempre il controllo e la moderazione della redazione di 1000 Italy prima della pubblicazione dell’informazione.
Vogliamo far consigliare i luoghi da chi li vive quotidianamente, vogliamo evitare che luoghi realmente tipici, poiché gestiti dalla “signora del posto”, siano oggetto di ingiusti commenti, incapaci di rispondere e quindi sottovalutati dal visitatore. Selezioniamo noi ”italiani” il meglio per il turista-viaggiatore. La reputation dei punti di interesse è sempre sotto l’occhio attento di chi la realtà la vive, perciò la valutazione è consistente. La piattaforma social permette agli ambassador di vedere cosa fanno, per cui il controllo sulla qualità dell’informazione avviene in prima istanza dalla redazione di 1000 Italy, ed in secondo luogo da altri ambassador della zona.
In questo momento, siamo in piena campagna di recruitment, per cui è semplice diventare ambassador, l’obiettivo è certificare 1000 ambassador; engagement e qualità dell’informazione ne determineranno l’appartenenza.

Qual'è il vostro modello di business?
Noi abbiamo un modello di business fremium: si scarica l’app gratuitamente e si paga l’accesso a servizi a valore aggiunto, come la possibilità di accedere a sconti dedicati, scarica offline le informazioni senza l’utilizzo del roaming, ed altri che stiamo costituendo. L’aspetto “ divertente” della piattaforma mobile è l’interoperabilità, la flessibilità e l’opportunità di integrarci differenti servizi.

La startup ha attualmente una sede legale a Londra, una sede operativa a Roma presso Luiss Enlabs e un'altra a Milano. Ha da poco lanciato il nuovo sito e con esso il programma per il recruiting di ambassador che si chiama “Si-amo l'Italia”.

Parallelamente ha avviato il programma partner per individuare le migliori attività commerciali da mettere in rete.

La startup, che ha già avuto un investimento seed da parte di due business angel, è in chiusura di contrattazione per l'ingresso nel capitale di un nuovo socio.

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