Pioneers: un festival, non una conferenza!
E' questo il motto del Pioneers Festival, l'evento che si è svolto a Vienna il 30 e 31 ottobre e che ha coinvolto più di 3000 persone tra startuppers, investitori e, più in generale, innovatori. Tra questi c'ero pure io, grazie a Startupbusiness che mi ha invitato a partecipare.
Un festival a tutti gli effetti, a partire dalla sua super location, il palazzo imperiale di Hofburg, che contrastava un po' col palco in pieno stile concerto hip hop supportato da musiche e effetti luce molto coinvolgenti, per finire con la parte più importante: le persone che lo hanno popolato.
Nelle 3 sale del festival si sono infatti alternati, in un programma molto serrato, speaker davvero interessanti come Dave McClure di 500startups, Charles Adler di Kickstarter, Phil Libin di Evernote e tanti tanti altri. Questi, ben intervallati da startups prevalentemente europee, che si sfidavano a colpi di turbo-pitch da 90 secondi l'uno. Devo ammettere che un po' ho rosicato vivendo questo spettacolo da spettatore, mi sarebbe piaciuto molto mettermi in gioco e raccontare a tutti di 20lines (prendendomi anche tutte le critiche del caso visto che i giudici delle startup erano severissimi), ma ci saranno altre occasioni.
Nel frattempo ne ho approfittato, tra una birra e l'altra, per prendere contatti interessanti come quello di Tal Morgenstern, partner di Sequoia Capital o Micheal Seibel, fondatore di Socialcam e Ambassador di Y Combinator. Perchè proprio questo è lo spirito del Pioneers: entrare in contatto in maniera informale con persone che possono ispirarti con la loro storia, che sanno bene di quello di cui stanno parlando e sono felici di condividerlo.
Infine, sono stato contento di vedere anche un po' di Italia tra le startup che hanno preso parte all'evento, come SpazioDati, che per poco non è andata in finale nella competizione principale… con la speranza che l'anno prossimo possa esserci uno di noi ad ispirare il pubblico del Pioneers con la propria storia di successo!
