Sei libri per il viaggio della tua startup

Pubblicato il 20 Gen 2020

Pierluigi Casolari

Fare una startup è come partire per un viaggio. Un viaggio con tante tappe e una meta finale. Occorre prepararsi dunque. Nello zaino ci dovranno essere tante cose. Un po’ di pazienza. Tanto impegno. E almeno un libro, la tua guida turistica speciale, per ogni regione che attraverserai.

Il primo libro è quello per prepararsi al viaggio. Il percorso che stai per intraprendere è lungo e tortuoso. E’ faticoso e incerto. Non sarà il tuo talento a salvarti, le skill che credi di avere maturato, l’esperienza. Ma l’impegno e l’abnegazione, il continuo mettersi in discussione. Il libro che devi portare con te è “Mindset” di Carol Dweck. “Mindset” tratta un tema fondamentale per l’imprenditore. Il successo, quello vero, è di chi si impegna, non di chi crede di avere un talento. Occorre un “mindset” dinamico per intraprendere il percorso con curiosità (meno convinzioni e più domande), pazienza (più impegno che “sapienza”) e umiltà (più validazione, meno presupposizioni).

Il secondo libro è quello che ti servirà per riconoscere e identificare il problema. Solo comprendendo il problema da cui partire potrai decidere la destinazione finale. Il “design thinking” è un’ottima metodologia per empatizzare con il tuo potenziale cliente, capire che cosa è importante per lui e ideare soluzioni. Il libro in valigia è “Change by Design” di Tim Brown, il padre ispiratore di questo approccio.

Una volta aggredito il problema, dovrai iniziare a sviluppare il prodotto. Se parti con l’approccio sbagliato
potresti impiegare mesi e mesi per arrivare a qualcosa di concreto. Gli anticorpi anti spreco li potrai
stimolare con il tuo terzo libro: “Sprint” di Jake Knapp. Sprint spiega come sviluppare e testare qualunque prodotto in cinque giorni. “Sprint” prima di essere un libro è una vera e propria metodologia sviluppata dai manager di Google.

Realizzare il primo prototipo è la prima tappa del viaggio. Ci sono molte strade da percorrere prima di
trovare la meta. E’ facile perdersi. In questo caso ti serve qualcosa di più di libro, hai bisogno di una bussola. Nella tua valigia non può non esserci “Lean Startup” di Eric Ries. La tesi di Eric Ries, padre fondatore del movimento Lean, è che creare una startup è un ciclo di ideazione-testing-apprendimento di versioni minime di prodotto che ti permettono di arrivare a una soluzione che perfettamente risponde all’esigenza che hai identificato del mercato.

Raggiunti i primi clienti, ora devi esplorare mercati più grandi, con maggiori opportunità di crescita. Non ci sono strade predefinite devi essere tu a orientarti e trovare un tuo percorso. Per raggiungere questo
obiettivo devi avere l’attitudine del growth hacker. A questo serve il quinto e fondamentale libro: “Growth Hacking Mindset” di Raffaele Gaito. Se tutto è già prenotato, non è un viaggio ma una vacanza. Il Growth Hacking serve per prenotarti volta per volta le tratte necessarie per andare avanti.

Nel tuo percorso verso la destinazione finale, avrai portato a bordo tante persone. Non ti basta essere un appassionato esploratore; devi imparare a coinvolgere e guidare i tuoi compagni di viaggio, lasciandoti qualche volta far guidare tu da loro. Dovrai essere un leader. E non ti basterà essere l’imprenditore che ha avuto l’idea. Dovrai usare l’intelligenza emotiva per aiutare gli altri ad aiutarti nel raggiungimento del tuo obiettivo. “Essere leader” di Daniel Goleman, il padre dell’intelligenza emotiva, sarà la tua guida per gestire al meglio i compagni di viaggio. La tua lettura serale per ricaricare le batterie, tue e del team.

Pierluigi Casolari, CEO YoAgents
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