Pillar, startup fintech italiana impegnata nello sviluppo di soluzioni per digitalizzare la la gestione economico-finanziaria delle imprese edili, fa sapere di avere chiuso un round pre-seed da 3,2 milioni di euro. Il round è stato guidato da Emblem, fondo francese specializzato in investimenti pre-seed che ha investito in scaleup globali di rilievo come Lovable, la piattaforma svedese di vibe coding, lo sviluppo di software utilizzando strumenti di intelligenza artificiale. Hanno partecipato anche VC internazionali come Pareto (USA), Plug and Play (USA) e Kima Ventures (Francia) e VC italiani come B Heroes, Vento, Eden Ventures e IAG, oltre a una compagine di imprenditori di rilievo nel panorama internazionale e nazionale tech, tra cui i fondatori di Aria, Convelio, Mobile First Company, 1000farmacie, Sibill, Futura e Lexroom, e business angel come Paola Bonomo, Ignazio Rocco Da Torrepadula, Enrico Pandian e molti altri.
Pillar è l’unico software che consente alle imprese edili di sapere esattamente dove finiscono i soldi e monitorare in tempo reale ricavi, spese e margini sia aziendali sia per singolo cantiere. La piattaforma, semplice e intuitiva, sfrutta l’intelligenza artificiale per automatizzare controlli, riconciliare automaticamente i movimenti bancari e identificare anomalie prima che diventino problemi concreti.
Pillar nasce dall’esperienza di tre fondatori con un background consolidato in ambito tech e startup sia in Italia sia all’estero, con l’obiettivo di innovare un settore chiave per l’economia italiana ed europea, quello dell’edilizia, ancora caratterizzato da processi tradizionali e inefficienze operative. L’edilizia è uno dei pilastri dell’economia italiana: nel 2023 il settore ha rappresentato l’11,4% del PIL nazionale e ha contribuito da solo a circa un terzo della crescita del PIL nell’ultimo biennio (fonte: Banca d’Italia, Relazione annuale 2024). Tuttavia, l’adozione di tecnologie avanzate è ancora limitata: secondo il Censis, solo il 20 % delle imprese edili utilizza software per la gestione dei cantieri, mentre circa il 60 % non ha ancora adottato soluzioni digitali. I fondatori di Pillar, Gabriel Guinea Montalvo, Paolo Tarsia Incuria e Lorenzo Demaio (nella foto), hanno sperimentato direttamente questo divario tra la complessità della gestione economica in edilizia e il potenziale delle tecnologie fintech, decidendo di sviluppare un software su misura per le imprese di costruzione.
La piattaforma Pillar permette alle imprese edili di tenere sotto controllo, senza interventi manuali, i costi aziendali e di cantiere, con una visione sempre aggiornata della marginalità. L’elemento distintivo è la capacità di integrare dati provenienti da fonti diverse, dal cassetto fiscale ai conti correnti, e di raccogliere automaticamente anche le informazioni generate in cantiere, come DDT, ore lavorate, lavorazioni effettuate e stati di avanzamento, grazie allo sviluppo di assistenti IA su WhatsApp.
Dopo il lancio pubblico, Pillar ha già ottenuto una significativa risposta dal mercato, con più di 100 imprese clienti, oltre 350 cantieri gestiti, più di 500 lavoratori monitorati e oltre 40mila fatture processate. Il team conta a oggi oltre 15 persone. Con il capitale raccolto, la startup accelererà lo sviluppo del prodotto e la strategia di go-to-market, potenziando il team con nuove risorse per scalare con successo.
“Questo investimento, a una valutazione tra le più alte mai registrate per un pre-seed in Italia, è un segnale di fiducia importante che conferma l’attrattività e il potenziale della nostra soluzione in un mercato tradizionale e poco digitalizzato come quello dell’edilizia italiana – dice in una nota il CEO Gabriel Guinea Montalvo – La partecipazione di investitori internazionali come Emblem, che ha già dimostrato la propria capacità di scommettere su startup di successo come Lovable, sottolinea il valore della nostra visione”.
“Il settore delle costruzioni è un’industria enorme, che sta vivendo un forte recupero sul fronte della digitalizzazione, spinto dal ricambio generazionale, dalla ricerca di maggiore efficienza e dalla necessità di affrontare un contesto normativo sempre più complesso. È un ambito fertile per applicazioni mobile e soluzioni di intelligenza artificiale, ma allo stesso tempo rappresenta una sfida per i fornitori di software, perché frammentato e con esigenze di profonda comprensione degli utenti finali per costruire un go-to-market efficace. Per rispondere alla sfida di innovare questo settore, abbiamo scelto di puntare sul team di Pillar per le sue competenze e caratteristiche, simili a quelle che abbiamo visto in molti team di successo”, dichiara Guillaume Durao general partner di Emblem.
Pillar vuole affermarsi come player fintech europeo per l’edilizia, costruendo un ecosistema per la gestione finanziaria e amministrativa delle imprese di costruzione. L’azienda punta a raggiungere 2500 imprese entro il 2027 e a espandere il proprio team raggiungendo 30 membri entro il 2027.
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