Agrifood, un orto as a service con YouFarmer, che raccoglie un seed round

La startup agrifood YouFarmer raccoglie un investimento seed per promuovere la sua iniziativa di cofarming, il nuovo partner è Neorurale

Pubblicato il 29 Giu 2018

“L’importante crescita dell’attenzione da parte del mercato verso una sana alimentazione e la ricerca di prodotti di alta qualità e di sicura provenienza sta creando un forte bisogno ed una domanda di mercato concreta. Youfarmer vuole contribuire a rendere più accessibile questo mercato che, parallelamente a un boom incredibile, sta osservando anche diversi casi di speculazione. Sono sempre più i consumatori che cercano cibo sano e di qualità, lontano dalle logiche della GDO che tiene poco conto delle produzioni locali e stagionali. Ora grazie alla nostra piattaforma potranno ottenerli anche a prezzi equi, beneficiando degli effetti di una filiera più corta.” Così Valerio Carconi, cofounder di Youfarmer, presenta l’iniziativa imprenditoriale di questa startup brianzola che ha appena ottenuto  un seed round di oltre 300mila euro, siglando un accordo di Partnership con il Gruppo Neorurale, che da diversi anni si occupa di promuovere l’utilizzo sostenibile del territorio rurale in Europa, con un modello innovativo.

Youfarmer è una piattaforma di CoFarming in cui aziende agricole biologiche e biodinamiche d’eccellenza e certificate mettono a disposizione terreni e competenze per la creazione e la coltivazione di orti personalizzati. Fondata nel gennaio del 2018 da Lorenzo Cilli e Valerio Carconi, giovani imprenditori under 30 con già alle spalle alcuni anni di esperienza in aziende multinazionali, Youfarmer permette a tutti di avere un proprio orto bio che, per sopperire alle mancanze di tempo, spazio e competenze sarà coltivato e gestito direttamente dalle aziende agricole coinvolte nel progetto sui propri terreni, garantendo così una produzione bilanciata e secondo stagionalità ed un continuo controllo sui terreni e le tecniche di coltivazione adottate.

I clienti potranno scegliere la dimensione dell’orto a seconda delle proprie esigenze di consumo settimanali e se prevedere un “pick up” presso le aziende stesse e punti di prelievo oppure usufruire di una spedizione a domicilio.

In sostanza, anche questa è una forma di quella ‘servitizzazione’ che troviamo ormai in tutte le industrie e qui applicata al mondo agricolo: per mangiare i ‘buoni frutti del proprio orto’ non è più necessario avere in proprietà un terreno, è sufficiente averne il possesso temporeaneo con servizio di coltivazione annesso, per il periodo dell’abbonamento. Un orto ‘as a service’, perchè no.

“Tornare all’orto è un’opportunità per tutti, per la Natura che attraverso la produzione di più varietà aumenta la biodiversità delle varie zone coltivate, per le aziende agricole che a stretto contatto con le famiglie possono programmare il proprio lavoro e garantirsi un equo riconoscimento, per le famiglie che hanno la possibilità di vivere un’esperienza a contatto con la Natura, ma con il livello di servizio che oggi possiamo garantire, ottenendo con il minimo sforzo il massimo risultato in termini di prodotto e di salute.” Dice Lorenzo Cilli uno dei due fondatori di Youfarmer.

La partnership tra Youfarmer e Neorurale, operazione di open innovation,  concentrerà gli sforzi sullo sviluppo tecnologico della piattaforma, sulla user experience e la promozione del servizio,  a partire dalle aree di Milano, Pavia, Pescara, Reggio Emilia e Roma. Parallelamente al canale B2C, il progetto sta già sviluppando un’offerta destinata a ristoranti (filiera più corta e prodotti più freschi) e alle aziende (benefit per dipendenti).

Il piano è di arrivare nel giro di 3 anni ad affiliare aziende agricole in tutte le province italiane, servendo 50.000 famiglie, che rappresentano ad oggi solo lo 0,5% dei consumatori bio quotidiani. 

Il modello di Youfarmer scardina il classico modello della filiera dell’ortofrutta che vede troppi passaggi tra agricoltore e consumatore a discapito sia dell’agricoltore, che spesso riceve solo 1/10 di ciò che il cliente paga, ed il cliente stesso che riceve la merce diversi giorni dopo che è stata raccolta, a scapito delle caratteristiche organolettiche e nutrizionali.

Il mercato del Bio in Italia è in grande ascesa e vale attualmente oltre 4,5 Mld di euro: oggi i prodotti Bio entrano nella casa di 8 Italiani su 10 e per metà di questi ciò avviene quotidianamente. 

Luca Pilenga, Ceo di Neorurale SpA, ha così commentato: «La partnership con Youfarmer rappresenta una nuova fase per Neorurale che da sempre sviluppa innovazione verso la sostenibilità e l’efficienza nell’uso delle risorse naturali. Attraverso Youfarmer intendiamo sostenere un nuovo modello che permetta alle famiglie italiane di avere un contatto diretto con le migliori aziende agricole del proprio territorio, portando così prodotti bio d’eccellenza sulle tavole d’Italia e gli italiani a riscoprire il mondo rurale che circonda le città. E’ con grande soddisfazione poi che questa collaborazione nasce all’interno dell’Innovation Center Giulio Natta a Giussago (PV), centro di ricerca e sviluppo per start-up innovative nel campo agri-food tech e del risparmio di risorse naturali».

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