Biotech, l’italiana EryDel raccoglie 26,5mln di € da Sofinnova

Pubblicato il 30 Apr 2018

Erydel, azienda biotecnologica italiana, basata a Milano e impegnata nello sviluppo di un’innovativa  somministrazione di farmaci veicolati mediante i globuli rossi del paziente, ha ricevuto un finanziamento da 26,5 milioni di euro da Sofinnova Partners, l’attuale azionista Genextra SpA ed Innogest SGR.

I fondi saranno indirizzati all’internazionalizzazione e a completare lo studio clinico ATTEST, attualmente in Fase 3 e in corso di registrazione in Europa, Asia, Australia e Stati Uniti.

Basata a Milano, Erydel ha sviluppato un innovativo dispositivo di somministrazione di farmaci a base di globuli rossi per il trattamento delle malattie neurodegenerative rare. La tecnologia proprietaria si basa sull’incapsulamento di farmaci in globuli rossi prelevati dal sangue del paziente, che vengono poi re-iniettati nel soggetto. L’azienda è guidata da Luca Benatti, CEO e imprenditore, che in precedenza ha co-fondato Newron Pharmaceuticals (NWRN). Il prodotto leader di EryDel, EryDex, è stato designato Farmaco Orfano sia dalla FDA che dall’EMA per il trattamento dell’Atassia Telangiectasia (AT), un raro disturbo recessivo autosomico per il quale non esiste attualmente una terapia consolidata. La maggior parte dei pazienti affetti da AT muore nel secondo decennio di vita. Oltre che per l’AT, la tecnologia di EryDel è in fase di sviluppo per una vasta gamma di applicazioni aggiuntive.

“Siamo entusiasti di dare il benvenuto a Sofinnova Partners quale nostro investitore principale. La loro portata internazionale, e la riconosciuta esperienza nella creazione di leader globali, rappresentano un grande asset specie in questo momento in cui EryDel è pronta ad accelerare il suo piano di crescita” ha dichiarato Luca Benatti, CEO di EryDel.

Sofinnova Partners, che ha guidato l’investimento, è una delle principali società di venture capital europee, specializzata in Scienze della Vita. Con sede a Parigi, la società riunisce un team di professionisti provenienti da tutta Europa, Stati Uniti e Cina. Il fondo è stato nei mesi scorsi al centro dell’interesse per aver ricevuto 40 milioni da ITAtech,  la piattaforma di investimenti lanciata da Cassa Depositi e prestiti nata per sostenere il trasferimento tecnologico in Italia, fatto che aveva sollevato dubbi visto il nanismo del sistema italiano che necessita di risorse e l’esistenza in Italia di società di VC che si occupano di Life science, come Panakes e Principia.

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