intervista

BlackSheep, nasce il fondo che investe in startup MadTech

BlackSheep è il fondo di diritto italiano che opera a livello europeo e investe in startup che innovano il marketing e l’advertising con le tecnologie digitali. Ci racconta di più sul fondo uno dei fondatori, Giovanni Strocchi

Pubblicato il 29 Giu 2021

BlackSheep Ventures è il primo fondo verticale europeo focalizzato sulle startup madetch, sigla che indica tutto ciò che fa riferimento a innovazione e tecnologie di marketing e advertising, per supportare lo scaleup di aziende italiane ed europee che operano in questo settore.

Nasce dalla visione di un tema di fondatori e manager esperti del settore di una finestra di opportunità unica di sviluppo in Europa per nuove aziende. Più specificamente BlackSheep investe in aziende tecnologiche attive nei campi dell’intelligenza artificiale, dei big data, dell’automation e delle relative applicazioni B2B SaaS per l’industria del marketing.

I fondatori di BlackSheep sono manager esperti del settore madtech con molte exit e successi imprenditoriali al loro attivo: Marco Caradonna, Sandro Moretti, Umberto Bottesini (ex fondatori di Simple Agency e manager investitori nel marketing digitale), Giovanni Strocchi (ex Ceo di ADmantx – che ha fatto la exit nel 2020 come abbiamo scritto qui ), business angel e manager tech expert), Antonio Achille (senior partner di Mckinsey) , in grado di identificare, e sostenere le migliori aziende già esistenti sul mercato, ad alto potenziale, metterle in condizione di crescere, offrendo la loro esperienza e competenza oltre a un significativo investimento economico.

BlackSheep è un fondo atipico nel panorama dei fondi di venture capital perché: è esclusivamente verticale con una chiara idea della evoluzione del settore; è gestito da manager del settore che sono quindi in grado di portare non solo supporto finanziario ma anche competenze; si basa su un importante commitment imprenditoriale, gli stessi fondatori investono nel fondo 5 milioni di euro, vale a dire circa il 10% del totale del fondo al momento della partenza dello stesso ponendo enfasi che il vero valore saranno le exit e non la gestione del fondo;  investe fondamentalmente in scaleup cioè in aziende che hanno superato la fase iniziale di startup e necessitano dei capitali per lo sviluppo successivo su scala europea e internazionale.

L’obbiettivo di raccolta finale di BlackSheep è compreso tra i 70 e i 100 milioni di euro con il primo closing e la partenza del fondo già a luglio 2021 con una raccolta di oltre 35milioni di euro che è già stata superata. I limited partner sono per il primo closing al 25% aziende corporate, al  25% investitori privati, al 10% il team dei fondatori e per il 40% un anchor investor istituzionale Italiano. Si tratta di un fondo chiuso europeo Euveca per permettere raccolta in Italia e in Europa e operativamente sarà il secondo fondo di Eureka Venture Sgr (di cui abbiamo scritto qui fin dal momento del suo debutto )

Il fondo si pone l’obiettivo di coprire un vuoto attuale di disponibilità di fondi rilevanti e competenza per lo scaleup di aziende europee nello strategico settore del marketing digitale europeo nel momento attuale della rivoluzione del settore del madtech per la identità digital, si pensi al Gdpr e alla scomparsa dei cookie, e l’utilizzo da parte dei brand dei propri dati per la personalizzazione della comunicazione ai clienti.

Investiremo in 15 -20 startup a regime e pensiamo di completare velocemente nei primi tre/quattro anni gli investimenti – spiega a Startupbusiness Giovanni Strocchi – . Il fondo è focalizzato su round A e B per lo scaleup delle aziende supportate, investimento tipico da 2/4 milioni di euro, con solo qualche investimento in seed. Operiamo a livello europeo con una quota preponderante di investimenti per lo sviluppo di società italiane. Data l’esperienza nel settore del team molte delle possibili aziende di interesse sono già da noi conosciute direttamente. Abbiamo un’inziale lista di 26 aziende che vorremmo valutare di supportare e abbiamo già alcune lettere di Intenti firmate per la seconda metà dell’anno, relazioni nazionali e internazionali con incubatori e fondi seed e player del settore completano il nostro sourcing”.

Quello del marketing e della comunicazione con 1.300 miliardi di valore generato nel 2020 e in crescita di oltre il 13% nei prossimi tre anni, è uno dei settori più ricchi e meno automatizzati al mondo. In particolare il segmento dei servizi di marketing e comunicazione, ancora largamente affidato al lavoro umano, nei prossimi 10 anni sarà completamente rivoluzionato dall’automazione resa possibile da un uso intensivo dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie di big data, e dal progressivo adeguamento a livello globale delle leggi sulla privacy sulla scorta del modello europeo del Gdpr (fonte Gartner)

L’adozione di tecnologie di nuova generazione, distribuite con modelli definiti nella letteratura contemporanea come SaaS No-Code, ossia software facilmente accessibili da un qualsiasi device connesso, privi di legacy e liberi da costi di system integration da parte dei fruitori finali, sarà in grado non solo di automatizzare processi oggi manuali, lenti e ad alto margine di errore, ma di prendere decisioni autonome basate sui dati, generando maggiore efficacia ed efficienza nel rapporto tra marca e consumatore. Tutti gli Osservatori concordano nel prevedere un aumento della domanda di questa categoria di tecnologie da parte dei marketer superiore al 190% nei prossimi tre anni, a detrimento del segmento composto dai player dei servizi di marketing e comunicazione mentre continuerà la crescita della parte media digitali anche con la introduzione del nuovo canale delle connected Tv. Unitamente a una crescente richiesta di digitalizzazione sospinta dalla crisi pandemica, sarà Il vantaggio normativo in materia di protezione dei dati personali a creare un contesto particolarmente favorevole per l’Europa, che diverrà piattaforma naturale di un cambiamento del settore (fonte: elaborazione BlackSheep da dati Garner, Statisa, eMarketer e altri).

“Investiremo in soluzioni SaaS che coprano tre macro aree principali – aggiunge Strocchi – : attivazione dati delle aziende con la fondamentale Identity resolution dei diversi contatti digitali dei clienti con la marca; automazione delle possibili azioni di marketing ed engagement del cliente per successive azioni di comunicazione e contatto; ottimizzazione e orchestrazione della comunicazione sui diversi canali digitali per la migliore personalizzazione del contatto. Siamo già in selezione finale dei primi nostri investimenti per dopo l’estate e non vediamo l’ora di lavorare con i migliori imprenditori del settore del madtech per facilitare la crescita delle loro venture”.

Maggiori informazioni sul sito ufficiale di Blacksheep Ventures.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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