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Blockchain per proteggere beni archeologici, il progetto di Aerariumchain

Grazie all’unione di blockchain, 3D e AI, è possibile proteggere e valorizzare beni archeologici e culturali, rendendoli maggiormente fruibili

Pubblicato il 08 Apr 2019

Blockchain e cultura, un binomio che si va sviluppando in diversi modi. Aerariumchain, per esempio,  una delle 5 startup  selezionate da Idee Vincenti,  il contest ideato e promosso da Lottomatica per sostenere l’imprenditoria innovativa nel settore culturale, ha pensato a un’applicazione per proteggere e valorizzare i beni archeologici, trasformandoli in token nella catena dei blocchi.

Giorgio Rea, archeologo e CEO di Aerariumchain, racconta in questo video il progetto, nato dopo otto anni di ricerca, come il team sia arrivato a sviluppare un sistema che unisce la blockchain con tecnologie 3D e intelligenza artificiale per proteggere i beni archeologici (ma può essere esteso in altri ambiti). Grazie all’unione delle tre tecnologie, è possibile creare un’immagine virtuale di un bene artistico e costituire una documentazione integrata nel tempo dei diversi passaggi.

La startup sta seguendo un percorso di accelerazione al Polihub di Milano.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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