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Bolt, Qonto e GoStudent chiudono round da centinaia di milioni di euro

Le tre scaleup europee hanno annunciato nel giro di pochi giorni nuovi round di investimento che le portano ad avere valutazioni tra i tre e i 7,4 miliardi di euro

Pubblicato il 12 Gen 2022

Tre grandi round di investimento per tre unicorni europei. I primi giorni dell’anno hanno visto chiudersi tre importanti round per altrettante tre scaleup europee con valutazioni abbondantemente superiori al miliardo di euro.

Si tratta della estone Bolt che ha raccolto 628 milioni di euro in un round guidato dai VC statunitensi Sequoia Capital e Fidelity Management and Research Company LLC, con la partecipazione anche di Whale Rock, Owl Rock (divisione di Blue Owl), D1, G Squared, Tekne, Ghisallo e altri, l’operazione porta la valutazione di Bolt a quota 7,4 miliardi di euro. È stato poi il turno della fintech francese Qonto il cui round è quantificato in 486 milioni di euro a una valutazione di 4,4 miliardi di euro. I denari in questo caso li hanno messi Tiger Global, TVC, Alkeon, Eurazeo, KKR, Insight Partners, Exor Seeds, Guillaume Pousaz, Gaingles, Ashley Flucas come nuovi investitori a cui si sono aggiunti anche Valar, Alven, DST Global, Tencent che avevano già messo capitale nella fintech francese in occasione dei round precedenti. La terza operazione annunciata in questi giorni è quella dell’austriaca GoStudent che ha visto Prosus e Telekom Innovation Pool che fa capo a Deutsche Telekom, guidare il round dal valore complessivo di 300 milioni di euro a cui hanno partecipato anche investitori già presenti nella cap table della scaleup viennese: Softbank con Vision Fund 2, Tencent, Dragoneer, Left Lane Capital, Coatue. In questo caso la valutazione post investimento è salita a tre miliardi di euro.

Si tratta di tre operazioni che rappresentano un fortissimo segnale in relazione alle crescita di attenzione che investitori di tutto il mondo hanno verso le scaleup europee, è significativo come giganti dell’investimento in capitale di rischio come gli statunitensi Sequoia e Tiger, il giapponese Softbank, il sudafricano Prosus, per esempio, stiano impegnando capitali in modo sostanziale in scaleup di genesi europea che stanno dimostrando di crescere in modo significativo.

In particolare Bolt, considerata da molti la rivale di Uber, ha fatto sapere per bocca del suo Ceo Markus Villig, che i nuovi capitali entrati con il round saranno usati soprattutto per espandere l’offerta di servizi sia di trasporto sia di veicoli in sharing e anche quelli di delivery di prodotti alimentari in tutti i mercati in cui l’azienda è attiva che sono oggi 45 sia un Europa sia in Africa (e proprio sull’Africa è stata recentemente lanciata l’iniziativa Chapter54 per le scaleup europee)

Qonto, fondata cinque anni fa e operativa anche in Italia , ha come mercato di riferimento quello delle piccole e medie imprese e i lavoratori autonomi ai quali propone una serie di servizi che vanno dal classico conto corrente alla gestione della contabilità e delle fatture elettroniche.

Il co-fondatore di GoStudent Felix Ohswald che avevamo intervistato la scorsa estate insieme a Eric Demuth di Bitpanda (l’altro unicorno austriaco che recentemente ha annunciato una serie di nuove nomine portando a bordo manager che provengono da Netflix, Strava, Rocket Internet e altri), enfatizza come GoStudent ha in programma di continuare il su processo di espansione che la vede già presente in 20 Paesi sia a livello di consolidamento del mercato sia a livello di miglioramento continuo del prodotto, la piattaforma ed-tech che mette in contatto docenti e studenti. (Photo by James Lee on Unsplash )

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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