CercaOfficina attira investitori esteri, raccoglie 1 milione €

Pubblicato il 21 Dic 2016

CercaOfficina.it, startup attiva nel mondo delle riparazioni delle auto che fa ottenere preventivi personalizzati sulla riparazione/manutenzione del proprio veicolo da officine e carrozzerie della zona, supportata dall’incubatore milanese SpeedMiUp ha ricevuto un investimento da 1 milione di euro, al quale hanno partecipato sette investitori privati, in maggioranza esteri.  L’obiettivo dell’operazione è consolidare la presenza di Cercaofficina.it a livello nazionale. Prima di questo deal, l’azienda creata da Marco Brusamolino, Luca Maccarini e Romano Perticone, aveva chiuso altri due round, per un totale di 500mila euro.

Inoltre la startup, che ha visto la luce nel 2013, ha ricevuto anche diversi riconoscimenti a livello nazionale: ha conquistato un posto tra i vincitori del primo bando SpeedMiUp (Università Bocconi, Camera di Commercio di Milano, Comune di Milano), è risultata vincitrice al primo posto al Premio “Ambrogio Lorenzetti”, come miglior modello operativo di governance nella categoria “startup”,ed è stata selezionata tra le startup per Aruba Cloud Startup.

“In questi primi tre anni di attività abbiamo lavorato con un obiettivo molto preciso: cercare di innovare e migliorare il mondo delle riparazioni delle auto, rendendolo maggiormente trasparente, per creare le basi affinché si costruisca un solido rapporto di fiducia tra automobilisti e officine – spiegano i fondatori – Proprio per questo cerchiamo di collaborare con officine e carrozzerie di qualità, distribuite su tutto il territorio italiano. Questo round di investimento ci darà la possibilità di affermare e rafforzare ancora di più la nostra presenza in Italia, che fino a oggi ci ha visto coinvolgere officine in tutta Italia. Si tratta di un risultato ottenuto grazie al lavoro del nostro team e al contributo fondamentale fornito dall’incubatore SpeedMiUp e da Simon Ardiss, investitore e consigliere di CercaOfficina.it, che per primi hanno creduto nel progetto e lo hanno sostenuto”.

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