Codemotion Milano 2017: coding, network e collaborazione

La kermesse di Codemotion Milano 2017 conferma di essere punto di riferimento per la tech community italiana e internazionale e di saper ispirare

Pubblicato il 17 Nov 2017

Conclusosi da poco, Codemotion si conferma come uno degli eventi più interessanti degli ultimi mesi a Milano.

Una kermesse di due giorni (10 e 11 novembre) in cui si sono riuniti all’interno dello stabile di via Bergognone 34 oltre 2300 persone, speaker di settore di stampo internazionale accompagnati da sponsor di alto livello, il tutto coordinato da una organizzazione impeccabile.

L’evento è stato caratterizzato da tre grandi anime, una composta da workshop tenuti da esperti di settore, una composta da keynote tenuti da speaker di alto profilo, e infine una di esposizione degli sponsor.

La prima anima era costituita da un insieme di workshop. All’ingresso a ogni partecipante è stata data una cartina con una mappa dei laboratori suddivisi per orario ed aula. Ogni visitatore a quel punto ha potuto decidere quale seguire tra quelli disponibili.

I workshop erano suddivisi in base alla complessità e ai requisiti necessari: dai più tecnici come “Blockchain and smart contracts, what they are and why you should really care about as a developer” in cui erano richiesti skill di programmazione a “Becoming polyglot” in cui chiunque poteva partecipare.

La seconda anima invece era costituita da un’area di esposizione. L’area è stata pensata con lo scopo di favorire l’incontro domanda/offerta tra le posizioni lavorative proposte dagli sponsor e i vari sviluppatori presenti all’evento.

In giro tra gli stand, per esempio, era possibile vedere annunci come: “We are looking for” con le posizioni ricercate e relativi skill, ma soprattutto l’indicazione della retribuzione offerta per posizione, usanza non molto presente nel nostro Paese e che qui è opportuno sottolineare come ulteriore elemento distintivo dell’evento.

Ecco per esempio Docebo, azienda italiana di successo e in rapidissima crescita, che cerca figure lavorative da inserire all’interno del proprio organico. Parlando con loro, il messaggio che arrivava era: “ragazzi fate vedere che valete e vi proponiamo un ambiente di lavoro frizzante e internazionale nel quale crescere”.

Infine la terza anima dell’evento è stata quella dei keynote motivazionali. Hanno presenziato speaker internazionali di eccezione, noti nella comunità degli sviluppatori, come per esempio: Brent Beer (Solution Engineer – GitHub), SusieWee (CTO e Presidente DevNetInnovations – Cisco), Jessica Rose di (DreamFactory).

Accanto agli speaker internazionali è intervenuto anche Salvatore Sanfilippo creatore di Redis, uno dei NoSql più usati al mondo per via delle sue caratteristiche e performance.

Redis è usato, per esempio, negli engine dei grandi colossi come Yahoo, Pinterest, Tumblr, Craigslist, Instagram, The Guardian, Snapchat e pure Youporn.

salvatore sanfilippo
Salvatore Sanfilippo

Come ha detto nel suo keynote Salvatore Sanfilippo, bisogna creare un prodotto che innanzitutto sia capace di rispondere e risolvere un problema sentito personalmente, poi successivamente renderlo pubblico. Se il progetto vale ed effettivamente risolve dei problemi sentiti da molti, allora tante persone saranno disposte ad aiutarti a far crescere il progetto. L’importante è avere una vision di insieme, fissare delle roadmap, soprattutto non perdersi nei dettagli e ascoltare la comunità.

Come ha dimostrato Salvatore Sanfilippo, anche da Campobello di Licata, piccolo paesino dell’agrigentino, si possono creare prodotti globali: l’importante è individuare un problema, capire come risolverlo e iniziare ad affrontarlo a piccoli passi usando il buon senso e stando attenti a non perdere la vision. Se a un certo punto si ha la sensazione di smarrimento e di perdita del progetto d’insieme allora la migliore mossa da fare è fermarsi un attimo e aspettare.

La chiusura della kermesse è stata fatta da Brent Beer, solution Engineer di GitHub, il suo discorso lo si può riassumere in poche parole: “se si collabora in tanti senza limiti geografici e di cultura è possibile creare progetti di notevole valore”.

Contributor: Giuseppe Ciuni

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