Codemotion raccoglie 6 milioni di euro e si adatta all’emergenza Covid-19

La scaleup fondata da Chiara Russo e Mara Marzocchi chiude un deal da 6 milioni di euro e lancia attività online per fare fronte all’emergenza Covid-19.

Pubblicato il 07 Apr 2020

“Siamo felicissime di aver chiuso questo round con investitori così di primo piano, in un momento tanto complesso. Da un lato, la cifra servirà a puntare allo sviluppo dei servizi online sulla piattaforma di Codemotion, così come a fornire sempre maggiori strumenti di formazione e networking a 360 gradi per gli sviluppatori. Dall’altro, garantiamo sempre più servizi per il supporto digitale alle aziende, per l’ingaggio dei developer a fini di recruiting, marketing, open innovation e digital transformation.  L’altro aspetto importante a cui dedicheremo i fondi di questo investimento è l’internazionalizzazione. L’Italia è il Paese in cui siamo nati e ha il peso maggiore, a seguire e in ordine vengono Spagna, Olanda e Germania. L’obiettivo è di raggiungere una leadership europea nei prossimi tre anni”, dice a Startupbusiness Chiara Russo CEO e co-fondatrice di Codemotion commentando l’annuncio del round di investimento annunciato oggi che vede la società avere raccolto 6 milioni di euro da P101 e con la partecipazione di Primomiglio e CDP Venture Capital SGR (in precedenza Invitalia Ventures), già precedenti investitori.

Chiara Russo, co-fondatrice e CEO di Codemotion

“L’aver dovuto spostare alla fine del 2020 o al 2021, quando non cancellare, gli eventi fisici a causa dell’attuale emergenza, ci ha messo di fronte a una sfida importante. Fortunatamente, il fatto che avessimo già avviato la parte online ci ha sicuramente facilitato in questo momento molto difficile nel quale, come tante altre aziende, in questo ultimo mese siamo state messe di fronte a una crisi inedita e difficile – aggiunge Chiara Russo – Abbiamo cercato di reagire il più rapidamente possibile e di fatto abbiamo lavorato giorno e notte per potenziare i servizi online in modo da continuare a poter offrire gli stessi servizi sia ai developer sia alle aziende. Sul lato organizzativo, abbiamo creato un team apposito, impegnato in incontri giornalieri e a una riorganizzazione degli eventi fisici”.

Così la società fondata nel 2013 da Chiara Russo insieme a Mara Marzocchi e che si propone come multichannel platform che mette in contatto professionisti IT, sviluppatori ed aziende sta reagendo alla situazione contingente.

“Ci siamo quindi focalizzate sul lancio di nuovi prodotti online che andassero a sostituire, almeno in parte, il vuoto lasciato dalle nostre attività fisiche. Abbiamo lanciato la nostra prima conferenza online che sarà il 27 maggio, dedicata al Deep Learning: rappresenta la prima di una serie di conferenze così strutturate, sempre in digitale. Abbiamo quindi proposto un Developers Launchbox, contenuti gratuiti quotidianamente nuovi e aggiornati, live, per la nostra community di sviluppatori, all’ora di pranzo (da qui, il nome). Abbiamo portato i meet up delle tech community, che noi sosteniamo. Nella mancanza della possibilità di incontri fisici, sulla nostra piattaforma ospitiamo i loro meet up e i loro contenuti. Lato aziende: abbiamo portato online tutti i percorsi di formazione e i progetti di open innovation portando online gli hackaton offline.  Abbiamo anche lanciato vari webinar formativi a livello aziendale, b2b, per gli insegnanti oltre che alcuni education per i bambini, per renderli piccoli protagonisti della trasformazione digitale, occupando anche quel tempo che a volte impedisce ai genitori di vivere lo smart working in modo veramente smart con i figli a casa”, dice la CEO che aggiunge: “nonostante questo, sappiamo che quest’anno avremo un calo del fatturato previsto e quindi abbiamo reagito tempestivamente con un piano di contenimento dei costi in cui abbiamo utilizzato gli strumenti messi a disposizione dal governo per fronteggiare la crisi”.

Il deal annunciato oggi rappresenta il secondo round di investimento per la scaleup che aveva in precedenza raccolto un round seed da 2,5 milioni di euro – di cui scrivemmo qui – da parte di Primomiglio (per conto di Barcamper Ventures), CDP Venture Capital SGR (in precedenza Invitalia Ventures), e LVenture Group, che ha supportato la startup fin dalla sua costituzione con un pre-seed iniziale.

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