Come funziona Capitol 1, ce lo spiega il Presidente Roberto Guida

Nasce come costola di Marzotto Ventures, si definisce un venture accelerator: il fondo Capitol 1 mira a partire con 50Mln € e a trasformare startup in scaleup

Pubblicato il 26 Nov 2017

“Il modello di business di Capitol 1spiega a Startupbusiness Roberto Guida, presidente del nuovo fondo di venture capital – consentirà di realizzare deal secondo il paradigma dell’Open Innovation e, grazie alla presenza di partnership con imprese leader di mercato, assicura la presenza di significative opportunità di exit già in fase di investimento”.

Capitol 1 è il nuovo fondo di venture capital che punta a raccogliere 50 milioni di euro da investire nei prossimi cinque anni in scaleup e Pmi ad alto contenuto innovativo, caratterizzate da un modello di business scalabile in mercati ad elevato potenziale e da un vantaggio competitivo distintivo e difendibile.

La società di investimento è la prima certificata europea con sede a Roma a essere autorizzata da Banca d’Italia e in una nota spiega che ha scelto di stabilire il suo quartier generale nella capitale con l’obiettivo di intercettare le potenziali iniziative in un territorio che rappresenta la terza regione italiana per numero di startup e che inoltre vanta la più alta concentrazione in Italia di Università, centri di ricerca, e, quindi, competenze di alto livello e dal grande potenziale industriale.

“Nel team di Capitol 1 – aggiunge Guida – saranno presenti manager con competenze ingegneristiche nelle tecnologie emergenti, che svolgeranno una funzione sia di validazione in fase di selezione, sia di ingegneria di offerta a supporto dello sviluppo commerciale delle scaleup in portfolio”.

Capitol 1 è stata costituita a ottobre e ha appena avviato la fase di raccolta. Sono stati inoltre avviati di recente i contatti con i primi potenziali investitori istituzionali. Non si pone vincoli in termini di area geografica delle aziende target di investimento: “anzi, le aziende internazionali o business potenzialmente estendibili a livello internazionale, rappresentano per noi requisiti preferenziali – aggiunge il presidente – E’ previsto comunque che le società in cui investiamo possano sfruttare i servizi di supporto allo sviluppo del business delle scaleup in portafoglio direttamente forniti da Capitol 1 e le altre facility che mettiamo a disposizione (anche indirettamente attraverso i partner del nostro network) nell’ambito del territorio del Lazio; pertanto, verranno privilegiate le iniziative internazionali o provenienti da altre regioni italiane per le quali possano essere sfruttate le sinergie derivanti dalla localizzazione nel Lazio di alcune fasi del processo produttivo”.

Sono previsti co-investimenti sia con grandi aziende, nell’ambito di programmi di open innovation che facilitino anche il processo di way-out, sia con altri venture capital: “Tra i nostri target vi sono anche quelle aziende con un business già internazionale o potenzialmente internazionalizzabile, per le quali possiamo individuare eventuali co-investitori esteri interessati a coprire i fabbisogni in equity finalizzati a supportare l’espansione delle società nelle rispettive aree geografiche che presidiano”. I settori principali sui quali si concentrerà il nuovo fondo sono Industrial IoT & Smart Manufacturing, Energy & Cleantech, Biotech & Agritech, Mobility & Logistics: “in generale preferiamo le scaleup ‘non pure digital’ e abbiamo già una pipeline proveniente dai promotori (in continua evoluzione), che ha permesso di individuare alcune scaleup con le quali il processo di due-diligence è in corso, oltre alle due iniziative premiate con il nostro premio speciale nell’ambito del Premio Marzotto (Glass to Power che ha ideato un innovativo sistema di vetrate intelligenti basate su nano-cristalli in grado di trasformare la luce solare in energia elettrica, con cui sarà possibile coniugare la realizzazione di edifici senza compromessi estetici e architettonici con la produzione di energia a impatto vicino allo zero e X-Rays Free Mammogram che ha messo a punto un sistema di diagnosi precoce del tumore al seno innovativo nella tecnologia utilizzata basata su microonde, innocuo, non invasivo e a costi contenuti, che consentirà uno screening di massa più frequente e allargato a fasce di età oggi escluse, ndr)”.

Tra i promotori e primi investitori di Capitol 1 c’è anche Nicolò Marzotto, la cui storica famiglia di imprenditori ha una forte tradizione innovatrice: “Da anni – dichiara l’imprenditore in una nota – promuoviamo, anche attraverso il Premio Marzotto, la crescita di idee innovative in tutto il territorio italiano. Ma riteniamo che i grant non bastino, per far crescere l’ecosistema occorre supportare le migliori startup italiane in un percorso di crescita e internazionalizzazione, che le faccia diventare rapidamente scaleup. Così possiamo fare la differenza e colmare il gap di crescita rispetto agli altri paesi, creando disruptive innovation in Italia”. La stretta relazione di Capitol 1 con il Premio Marzotto (e con Marzotto Venture, che è tra i soci promotori del nuovo fondo), rappresenta un canale di deal flow privilegiato: infatti il fondo riserverà particolare attenzione per le iniziative che supereranno il processo selettivo del Premio.

Il taglio medio delle operazioni di investimento di Capitol 1 sarà di 2,5 milioni di euro (dal milione a un massimo di 5 milioni), estendibile con eventuali co-investimenti mirati e elemento distintivo importante rispetto agli altri venture è che Capitol 1 si definisce un venture accelerator e, quindi, intende valorizzare i propri investimenti attraverso un articolato processo di affiancamento manageriale/commerciale/tecnologico finalizzato a sviluppare rapidamente il business delle scaleup in portafoglio. Lo fa offrendo alle imprese investite strategie e affiancamento industriale per: sviluppo e prototipazione tecnologica, marketing e sviluppo commerciale (con riduzione del time-to-market), diversificazione di mercato e di prodotto e internazionalizzazione.

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