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Cosmic Wander, ecco la dodicesima missione di D-Orbit

La spacetech italiana ha lanciato la sia dodicesima missione dalla base spaziale californiana di Wandenberg utilizzando il suo veicolo di trasporto orbitale denominato ION

Pubblicato il 16 Nov 2023

Il logo della missione Cosmic Wander di D-Orbit

D-Orbit, la spacetech che innova la logistica spaziale e il trasporto orbitale, e che recentemente ha annunciato di avere avviato un round per raccogliere 100 milioni di euro, ha lanciato la sua dodicesima missione commerciale, denominata Cosmic Wander, utilizzando il suo innovativo veicolo di trasporto orbitale (Orbital Transfer Vehicle, OTV) ION Satellite Carrier (ION).

Cosmic Wander è decollata alle 10:49 AM (PT) (6:49 PM UTC) dallo Space Launch Complex 4 (SLC-4) della base spaziale di Vandenberg, in California. ION Satellite Carrier è stato poi rilasciato in un’orbita eliosincrona, a un’altitudine di 525 km.

Progettato per rivoluzionare il rilascio e il dispiegamento di satelliti in orbita, ION Satellite Carrier è in grado di posizionare i satelliti individualmente in slot orbitali specifici. Inoltre, ION può ospitare svariati payload di terze parti, con tecnologie innovative sviluppate da startup, esperimenti di istituti o enti di ricerca, e strumenti da testare in orbita di aziende affermate.

Dalla sua prima missione commerciale nel settembre 2020, D-Orbit ha completato con successo 11 missioni.

“Continuando a ottimizzare i nostri processi di preparazione al lancio ed integrazione, stiamo definendo un nuovo standard di efficienza ed affidabilità nell’industria spaziale – afferma in una nota Renato Panesi, PhD, cofondatore e direttore commerciale di D-Orbit – Il nostro obiettivo è rendere lo spazio più accessibile e versatile per tutti, dalle startup alle imprese spaziali consolidate, ed il successo di questo nuovo lancio è una testimonianza di quella visione”.

Il team di controllo di missione di D-Orbit sta ora conducendo le operazioni relative alla fase di lancio e prima messa in orbita (Launch and Early Orbit Phase, LEOP), in preparazione della successiva fare operativa.

Collaborazione con clienti nuovi e non

Durante la missione, ION ospiterà a bordo diversi satelliti, payload, e deployer di satelliti di terze parti:

  • LEMUR 2 NANAZ, un satellite 3U di SPIRE: progettato per eccellere nella raccolta di dati da fonti sia terrestri che celesti, LEMUR 2 NANAZ fa parte delle costellazioni di satelliti di nuova generazione in orbita non-geostazionaria (Non-Geostationary Satellite Orbit, NGSO) per internet a banda larga. Il suo scopo è raccogliere dati per analisi approfondite sull’uso di specifiche bande dello spettro radio (Ku e Ka) in un ventaglio di applicazioni, regioni, e mercati, in modo da identificare attività e schemi di comportamento degni di nota.
  • Intuition-1, un satellite di osservazione della Terra 6U EPIC VIEW di AAC Clyde Space: dotato di un avanzato strumento iperspettrale di KP Labs, Intuition-1 è destinato a fornire dati iperspettrali multibanda ad alta risoluzione, superando di gran lunga le capacità di rilevamento dei colori dell’occhio umano. Al suo interno c’è Leopard, una nuova unità di elaborazione dati progettata per utilizzare reti neurali per l’elaborazione dati direttamente in orbita. Questo esperimento segna un avanzamento significativo nelle applicazioni dell’intelligenza artificiale nel settore spazio. KP Labs prevede che la tecnologia a bordo di Intuition-1 svolgerà un ruolo fondamentale in svariati settori, tra cui l’agricoltura, la silvicoltura, l’industria mineraria, la protezione ambientale e la difesa. Destinati principalmente al settore agricolo, I dati iperspettrali raccolti costituiranno un potente strumento per ottimizzare la resa delle colture e per il rilevamento precoce di specie invasive, parassiti e cambiamenti sottili nella composizione del suolo.
  • Ymir-1, un satellite di comunicazione EPIC LINK di AAC Clyde Space: progettato e costruito da AAC Clyde Space, Ymir-1 trasporta un innovativo payload VDES (Sistema di Scambio Dati VHF) di Saab, che consente comunicazioni bidirezionali tra il satellite e la Terra. Questo satellite, costruito in Svezia, è frutto di un’iniziativa pionieristica nell’ambito del progetto AOS, uno sforzo di collaborazione volto a sviluppare la prossima generazione di tecnologia VDES nello spazio. Questa partnership, che include AAC Clyde Space, ORBCOMM, e Saab, rappresenta un progresso significativo nelle comunicazioni marittime. L’utilizzo del VDES di Ymir-1 promette di migliorare notevolmente gli attuali servizi di controllo del traffico navale (Vessel Traffic Services, VTS) basati sui Sistemi di Identificazione Automatica (AIS), offrendo una larghezza di banda fino a 32 volte superiore e consentendo una più ampia gamma di applicazioni marittime. Tra queste, sorveglianza avanzata, comunicazioni criptate, gestione delle strutture ittiche, logistica, operazioni di ricerca e salvataggio e operazioni marine integrate. L’estensione satellitare del VDES trasforma il sistema, ampliandone la portata da una copertura delle sole coste ad una copertura oceanica completa.
  • EPICHyper-3, un satellite EPIC VIEW di AAC Clyde Space: EPICHyper-3, il terzo componente della serie EPICHyper, è un satellite di AAC Clyde Space progettato per catturare immagini iperspettrali della superficie terrestre con l’avanzata tecnologia di imaging di bordo. Questo satellite è destinato a rendere possibili progressi significativi in un ampio spettro di settori e di applicazioni, tra cui la ricerca sui cambiamenti climatici, la silvicoltura, l’industria mineraria e i settori dell’energia e della difesa. I dati iperspettrali sono fondamentali per comprendere la composizione geochimica del suolo terrestre, fornendo le informazioni critiche necessarie per affrontare le sfide e le opportunità globali. Nell’ambito dell’accordo Space Data as a Service (SDaaS), AAC Clyde Space mantiene la proprietà e la gestione operative dei satelliti della serie EPICHyper, mentre Wyvern acquisisce i diritti sui dati iperspettrali raccolti dai satelliti. Insieme, EPICHyper-1, EPICHyper-2, e ora EPICHyper-3, lanciati nel 2023, formano una robusta costellazione che offre dettagli senza precedenti della superfice del pianeta. • PiCo-IoT, un satellite 0.3U di Apogeo Space: destinato ad essere una pietra miliare della costellazione di circa 100 picosatelliti prevista da Apogeo Space, PiCo-IoT incarna un approccio lungimirante al dispiegamento dei satelliti. Ogni picosatellite di questa costellazione è costruito su una piattaforma proprietaria di 10x10x3 cm, conforme allo standard CubeSat 0.3U. Ogni lancio dispiegherà un gruppo di nove picosatelliti di questo genere, equivalenti nel complesso ad un CubeSat 3U.
  • Crypto3, un CubeSat 3U di Cryptosat: Crypto3 supporta una moltitudine di applicazioni blockchain, tra cui MPC (Multi-party computation), gestione delle chiavi e sicurezza dei dati, nonché una piattaforma prototipo per l’edge computing nello spazio. Dotato di caratteristiche come un’elevata larghezza di banda, la capacità di effettuare comunicazioni fra satelliti, e un’unità di elaborazione crittografica avanzata, questo CubeSat 3U mira a fornire un livello di sicurezza sulle applicazioni blockchain senza precedenti.
  • OSW Cazorla, un satellite 3U di Odyssey SpaceWorks: dotato di sensori di immagine sia interni che esterni, OSW Cazorla ha un duplice scopo scientifico. Il sensore interno registrerà e monitorerà gli esperimenti all’interno di moduli di laboratorio chiusi, mentre il sensore esterno garantirà l’orientamento e la sicurezza della missione. Il satellite trasporterà due moduli di laboratorio distinti, ognuno dei quali ospiterà un diverso esperimento in orbita terrestre bassa (Low-Earth Orbit, LEO). Il primo, in collaborazione con la Tufts University, ha l’obiettivo di studiare la crescita e l’efficacia delle cellule proteiche di insetto in microgravità, che potrebbero servire da esempio dimostrativo per ambiti come la ricerca e sviluppo farmaceutico in orbita terrestre e la sua commercializzazione. Il secondo modulo di laboratorio, in collaborazione con Physical Synthesis, ospiterà un sintetizzatore digitale progettato per convertire le condizioni fisiche dell’orbita terrestre bassa in suoni prodotti digitalmente, che il satellite trasmetterà poi a terra, fornendo una miscela unica di scienza e arte nella ricerca orbitale.
  • Radiosat&Beamasat, un hosted payload 3U di PICOSATS: incentrato sulla validazione in orbita di tecnologie di telecomunicazione avanzate, PICOSATS testerà RADIOSAT, un transponder in banda Ka, e BEAMSAT, un’antenna a tromba in banda Ka, progettate specificatamente per piccoli satelliti. Con un peso di appena 1.7 kg e un ingombro inferiore a 3U, queste tecnologie promettono comunicazioni ad alta velocità e la capacità di trasferire volumi significativi di dati in tempi brevi.
  • Antelope, un computer di bordo (onboard computer, OBC) con una unità di elaborazione dati (data processing unit, DPU) di KP Labs: progettato per gestire e monitorare tutte le componenti di bordo del satellite, Antelope garantisce prestazioni ottimali e la funzionalità complessiva del satellite. La DPU dell’unità può essere potenziata, utilizzando algoritmi basati sull’intelligenza artificiale, per compiti quali il rilevamento di anomalie e l’elaborazione di dati di immagini provenienti da sensori esterni. Durante la dimostrazione in orbita, l’attenzione principale sarà rivolta all’utilizzo di tecniche di intelligenza artificiale e machine learning per l’analisi continua dei dati telemetrici al fine di rilevare le irregolarità del sistema, comprese quelle indotte da fattori quali le radiazioni.
  • Gen-03, un sistema di propulsione nello spazio di Genergo: questo payload innovativo introduce un tipo di propulsione nello spazio completamente inedito, con l’obiettivo di ampliare le possibilità dei viaggi nello spazio. Durante questa missione, Gen-03 sarà utilizzato per testare nuove configurazioni e specifiche tecniche, facendo progredire ulteriormente il campo dei sistemi di propulsione nello spazio.
  • AlbaPod 6P, due deployer di satelliti PocketQube 6P di Alba Orbital Ltd: AlbaPod 6P è un deployer per satelliti PocketQube 6P. I PocketQube hanno una forma tipicamente cubica con lato di 5 cm e una massa massima di 250 grammi, e sfruttano componenti elettronici standard. AlbaPod 6P mira a fornire una piattaforma affidabile per il dispiegamento di questi piccoli satelliti, ampliando le possibilità di ciò che può essere realizzato con risorse spaziali di piccola scala. Ciascun deployer ospiterà una varietà di PocketQube, ognuno con i propri obiettivi di ricerca.
  • • Infine, questa missione includerà anche un payload commemorativo di StardustMe che consiste in una serie di capsule lavorate in alluminio, ciascuna contenente un grammo di ceneri umane provenienti da cremazione. Le capsule sono a loro volta contenute in una struttura e un involucro ottenuto da manifattura additiva, e fissato permanentemente al nucleo principale di ION. Il payload rientrerà nell’atmosfera con il veicolo ospite durante la fase di decommissioning , fornendo una forma conclusiva di sepoltura spaziale. (foto: D-Orbit)
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