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Coverflex compra EatsReady

La società portoghese che recentemente ha avviato le operazioni in Italia acquisisce la startup dei buoni pasto digitali nata nel 2017

Pubblicato il 07 Mar 2023

I co-fondatori e le co-fondatrici di Coverflex e di EatsReady

Coverflex la startup che poco più di un mese fa ha annunciato un consistente round di investimento e l’avvio delle operazioni in Italia, annuncia di avere completato l’operazione di acquisizione di EatsReady, la soluzione di buoni pasto completamente digitali in Italia. EatsReady è stata fondata nel 2017 dalle imprenditrici under 30 Olivia Burgio e Micaela Illy e nel tempo finanziata da Gellify, Copernion e Timelock Ventures. Nel 2022 EatsReady ha generato un fatturato di pareggio di 1,8 milioni di euro anche grazie al supporto del CEO Nicola Faedi e di tutto il team, che viene ora integrato nelle operazioni di Coverflex. EatsReady ha all’attivo più di 50 aziende clienti, tra queste Treatwell, Klarna e Telepass, che hanno accesso a una rete esercenti e partner composta da oltre duemila ristoranti, catene del settore food, supermercati e servizi di delivery, come Esselunga, Poke House e Deliveroo. Il trasferimento della licenza di emissione di buoni pasto di EatsReady ha permesso a Coverflex di entrare a far parte dell’esclusivo gruppo di sole 10 aziende in Italia che possono operare in questo mercato. Nel corso del 2023, Coverflex migrerà tutti i clienti di EatsReady sulla propria piattaforma integrata di welfare.

“Questa acquisizione rappresenta un traguardo per il team e un punto di svolta importante nel nostro percorso – afferma in una nota Olivia Burgio, co-fondatrice di EatsReady e ora head of M&A & integrations di Coverflex – . Negli ultimi anni abbiamo costruito una solida piattaforma che costituisce oggi un punto di ingresso strategico per lo sviluppo di Coverflex nel mercato italiano. Come imprenditrice, riconosco il potenziale di collaborare con un team internazionale e in rapida crescita, combinando i punti di forza, le competenze e la conoscenza del mercato. Siamo entusiasti di questa opportunità reciproca e stiamo già lavorando per sfruttare le sinergie ed esplorare nuovi percorsi di crescita. Questa operazione è la prova che l’ecosistema italiano delle startup può attrarre l’interesse di attori internazionali per dare vita a nuove opportunità di mercato. Sono orgogliosa dei risultati raggiunti dal team di EatsReady e non vedo l’ora di condividere le iniziative future all’interno di Coverflex”.

Michele Giordani, chief of strategy, clients e ecosystems di Gellify, che a seguito di questa operazione diventa azionista di Coverflex, insieme a Copernion e Timelock Ventures, afferma: “Si tratta di un progetto che si trova a un giro di boa: il rapporto con le aziende sarà determinante per portare valore a tutti gli attori dell’ecosistema fino al cliente finale, a dimostrazione del fatto che le relazioni B2B nascondono un grande potenziale di innovazione ancora inespresso”.

Dopo aver raccolto 15 milioni di euro nell’ambito di un round di Serie A il mese scorso, Coverflex sta portando avanti il suo impegno verso l’espansione internazionale. Dal suo lancio nel 2021, questa è la quarta acquisizione firmata Coverflex e la prima in Italia. Chiara Bassi, alla guida di Coverflex in Italia, dice: “La conoscenza del settore, le solide relazioni commerciali e istituzionali create negli anni e la credibilità del brand EatsReady sono state fondamentali per un radicamento ‘gentile’ ma efficace di Coverflex nel mercato italiano”.

Il valore dell’operazione che ha portato Coverflex ad acquisire il 100% di EatsReady non è stato reso noto ma si tratta di un all-equity deal quindi gli azionisti dell’azienda acquisita hanno ricevuto quote di quella acquirente.

Il welfare aziendale in Italia è una opportunità 

La decisione di partire dall’Italia come primo passo nel percorso di internazionalizzazione di Coverflex è stata dettata dalle potenzialità del Paese stesso di essere un mercato fertile, che attualmente manca di flessibilità e digitalizzazione nella gestione del welfare aziendale. Molte aziende devono infatti rivolgersi a diversi intermediari per offrire benefit ai loro dipendenti, con conseguenti ostacoli e lunghi tempi di implementazione. Coverflex intende colmare questa lacuna e posizionarsi come soluzione self-service, innovativa e 100% digitale per la gestione di benefit, sconti e buoni pasto.

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Coverflex ha già stabilito una forte presenza in Portogallo, servendo oltre 70mila dipendenti di più di 3.600 aziende. Il portafoglio clienti dell’azienda comprende marchi rinomati come Revolut, Santander, La Redoute, Metyis, PwC, Unbabel ed Emma – The Sleep Company. Ora punta a espandere la propria presenza sul mercato italiano, dove l’esperienza del pacchetto retributivo risulta essere non ottimale a causa della mancanza di flessibilità e di un approccio orientato all’azienda più che al dipendente.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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