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D-Orbit si aggiudica progetti spacetech finanziati dal PNRR per totali 60 milioni di euro

IRIDE, In-Orbit servicing, In-Orbit Space Lab sono i progetti e gli ambiti in cui la scaleup spacetech collabora con startup, aziende, agenzie spaziali

Pubblicato il 23 Giu 2023

La scaleup spacetech specializzata in logistica spaziale D-Orbit annuncia di essersi aggiudicata quattro contratti multimilionari, per una cifra complessiva di circa 60 milioni di euro, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) italiano. Questi contratti rappresentano una grande opportunità per partecipare a progetti nazionali che segneranno tappe storiche del settore spaziale e per collaborare con alcune delle più rinomate e innovative aziende italiane del settore.

IRIDE

IRIDE, di cui avevamo anticipato, è uno dei principali programmi spaziali europei per l’osservazione della Terra avviato dal governo italiano che farà leva su competenze e responsabilità nazionali con il supporto dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), che gestirà il progetto, e dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Secondo il contratto, del valore di 26 milioni di euro, D-Orbit fornirà un satellite SAR (radar ad apertura sintetica) e ne gestirà il segmento operativo di volo per conto dell’utente finale; l’accordo include anche un’opzione per un ulteriore satellite SAR del valore di 24 milioni di euro. Il sensore SAR sarà realizzato da MetaSensing, un’azienda italiana specializzata in tecnologie radar avanzate.

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D-Orbit è anche prime contractor per la sezione “Optical Inter Satellite Link In Orbit Verification” del programma IRIDE. Per questo contratto, del valore di 6 milioni di euro, D-Orbit metterà a disposizione il suo veicolo di trasferimento orbitale, ION Satellite Carrier, per testare il collegamento ottico intersatellitare (OISL), una tecnologia di comunicazione laser a bassa potenza e alte prestazioni applicabile a campi come l’osservazione della Terra, le previsioni meteorologiche, le telecomunicazioni globali e i servizi Internet. L’OISL sarà realizzato dalla startup italiana di tecnologia spaziale Stellar Project.

In-Orbit servicing

Inoltre, D-Orbit fa parte del consorzio di aziende guidato da Thales Alenia Space che ha firmato un contratto da 235 milioni di euro con l’ASI per la prima missione dimostrativa nazionale di in-orbit servicing dell’Agenzia. Il contratto è stato assegnato a una joint venture temporanea di aziende italiane; oltre a Thales Alenia Space (joint venture 67% Thales, 33% Leonardo), prime contractor, le altre aziende coinvolte nel progetto sono Avio, Leonardo e Telespazio (joint venture 67% Leonardo, 33% Thales).

“Siamo molto orgogliosi di lavorare al fianco di aziende di questo calibro – commenta in una nota Renato Panesi, co-fondatore e chief commercial officer di D-Orbit -, e non vediamo l’ora di contribuire a questa tappa storica per l’industria spaziale nazionale”.

La missione comprenderà due satelliti e i relativi segmenti operativi a terra e si comporrà di diverse dimostrazioni in orbita che vanno dall’ispezione ravvicinata, al riposizionamento, al rifornimento e al decommissionamento dei veicoli spaziali, fino all’assemblaggio di infrastrutture e satelliti in orbita. D-Orbit gestirà tutte le attività relative alla piattaforma del satellite bersaglio, che si basa sulla piattaforma proprietaria ION, e al sistema di rifornimento, con il trasferimento di un fluido dal satellite principale al satellite bersaglio.

In-Orbit Space Lab

Infine, D-Orbit ha vinto un contratto del valore di circa 4,8 milioni di euro con l’ASI per l’In-Orbit Space Lab, un laboratorio con un segmento spaziale in orbita bassa (LEO) con molteplici asset e applicazioni distribuite tra diverse payload/tecnologie e/o piattaforme orbitanti, e un segmento terrestre situato nel Matera Space Centre.

Il progetto sarà finanziato dal Fondo Complementare (investimento nazionale) al PNRR per un ammontare di circa 7 milioni di euro e vedrà il coinvolgimento della compagine industriale composta da Planetek Italia, D-Orbit, e AIKO.

Il prime contractor è Planetek Italia, un’azienda italiana specializzata in geo-informatica, soluzioni spaziali e osservazione della Terra, che gestirà l’integrazione dell’intero sistema e dell’ambiente software, incluso un innovativo Space App Store; AIKO, una società deep-tech focalizzata nello sviluppo di software di Intelligenza Artificiale per aumentare il livello di autonomia delle missioni spaziali, si occuperà dell’automazione della missione attraverso il suo software di bordo per l’elaborazione dei dati e fornirà i suoi prodotti all’avanguardia per l’elaborazione dei dati dei payload a bordo. D-Orbit sarà responsabile della produzione e del lancio di un ION Satellite Carrier che fornirà l’infrastruttura orbitale necessaria per raccogliere ed elaborare i dati in orbita.

“Questo è un passo fondamentale nella costruzione di una piattaforma di edge computing in orbita – dice Stefano Antonetti, VP business development and institutional sales di D-Orbit – . Il nostro ION Satellite Carrier è stato progettato per essere un elemento chiave di tale infrastruttura e siamo orgogliosi di lavorare al fianco dei nostri partner e dell’Agenzia Spaziale Italiana, la cui visione audace sta permettendo a questo progetto di diventare realtà”.

L’implementazione di questi progetti si inserisce perfettamente nel percorso di crescita commerciale dell’azienda, offrendo l’opportunità di testare le soluzioni esistenti in nuovi ambienti e di accelerare lo sviluppo di nuove tecnologie. (Foto di Vincentiu Solomon su Unsplash )

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