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Da startup a scaleup, la strategia di Archangel AdVenture

Archangel AdVenture intende dare concretezza al concetto di investitore-cofondatore, lavorando affianco del team per risolvere le criticità della startup in fase early stage, ma preparandola alla crescita

Pubblicato il 22 Feb 2021

Abbiamo scritto in questo articolo come la strategia di investimento di Archangel AdVenture ruoti attorno al concetto di proporsi come co-fondatori delle startup nelle quali entra con aumenti di capitale. In che modo questa strategia si concretizza e soprattutto in che modo supporta la startup non solo nella sua fase di avviamento ma anche in quella di scaleup?

ciro di carluccio

Ciro Di Carluccio, co-fondatore e CEO del nuovo veicolo di investimento spiega: “il nostro obiettivo è comprendere insieme ai team di ogni startup in cui investiamo quali sono gli aspetti del modello di business, del prodotto e della tecnologia che vanno meglio definiti, lavorare in sinergia sulla strategia e sull’approccio al mercato e fare leva sulle competenze di università, acceleratori e incubatori con i quali stiamo stringendo accordi con l’obiettivo di mettere le nostre startup nelle condizioni di ottenere il migliore supporto possibile considerando le loro specifiche caratteristiche e partendo, naturalmente, dalle tecnologie  che sono il nostro focus: intelligenza artificiale e realtà virtuale e aumentata”.

Le competenze in campo

Archangel AdVenture intende dare così concretezza al concetto di investitore-cofondatore, lavorando affianco del team per risolvere le criticità: “come abbiamo scritto anche sul nostro sito, Archangel AdVenture fa leva sul know-how e sull’esperienza dei suoi fondatori con oltre 200 anni complessivi di attività in ruoli apicali in società di consulenza internazionali come Deloitte, EY, Arthur D. Little, Orrick, e in realtà industriali e finanziarie nei settori delle multiutility, infrastrutture e trasporti, finanziario e telecomunicazioni come ACEA, Sorgenia, Tirreno Power, ENAV, do Value, Graded, Amaranto, TIM, Fincantieri, Finmeccanica (ora Leonardo). Il gruppo di fondatori garantisce ad Archangel AdVenture rapporti di fiducia professionale , consolidati e di lunga data con player industriali, investitori istituzionali, istituzioni finanziarie, istituzioni accademiche ed enti governativi. Senza contare la presenza nel nostro consiglio di amministrazione del vice presidente di Confindustria nonché nostro socio Vito Grassi, un manager di grande profilo sempre sensibile sia nel suo ruolo istituzionale sia attraverso la sua azienda Graded alle opportunità che innovazione e tecnologia giocano per il successo d’impresa ”, aggiunge il CEO.

Archangel AdVenture e la crescita della startup

L’approccio del co-fondatore trova forza anche quando si tratta di costruire i round di investimento successivi all’ingresso di Archangel AdVenture: “in linea generale il nostro modello prevede la possibilità di partecipare a un numero limitato dei successivi round di finanziamento oltre a quello iniziale – illustra Daniele Scoccia, partner e Investment manager di Archangel AdVenture – naturalmente però ogni caso sarà valutato in modo specifico e non sono escluse alternative a questa regola generale, di certo c’è che il nostro network di co-fondatori e di partner contribuirà in modo concreto alla costruzione dei round successivi al nostro ingresso. In ogni caso, anche dopo che il nostro veicolo sarà uscito dalla cap table , continueremo a supportare la startup nelle fasi successive come loro mentor e riferimenti iniziali anche in assenza di un interesse finanziario”.

A giugno i primi investimenti

Archangel AdVenture, che prevede di annunciare i primi investimenti nel mese di giugno, sta già lavorando alla definizione del suo dealflow e sta già facendo investimenti allo sviluppo della piattaforma per la gestione dello stesso che è stata pensata per ottimizzare il processo e individuare con maggiore precisione le startup con le giuste caratteristiche sia in termini di tecnologia sia in termini di team in cui investire. “Questa piattaforma tecnologica – aggiunge Di Carluccio – sarà gestita da una startup che costituiremo appositamente e che avrà la possibilità di proporre tale tecnologia anche a terze parti che si dimostreranno interessate, possiamo quindi dire che questa operazione, benché di natura interamente captive, può essere considerata come il primo deal di Archangel AdVenture anche se sarà nel periodo tra qui e l’estate in cui  concluderemo e annunceremo i primi investimenti”.

Il round di follow-up, ma anche eventualmente quello iniziale, non escludono naturalmente che Archangel AdVenture possa operare in modalità di co-investimento con altri veicoli: “nei round di follow-up saremo certamente aperti a operare con altri operatori, anzi la cosa è più che auspicabile – precisa Scoccia – mentre per il round iniziale teniamo in forte considerazione la possibilità di avere co-investitori di tipo pubblico, in particolare quelli che in questi ultimi mesi stanno di mostrando di essere efficacemente attivi sul mercato a sostegno delle startup italiane”.

Archangel AdVenture e il crowdfunding

Archangel AdVenture guarda anche con interesse al crowdfunding for equity per le startup in cui investe come uno strumento importante in un momento successivo al loro consolidamento iniziale a seguito di un percorso di incubazione e accelerazione , “il ricorso a investitori non professionali è opportuno si verifichi – sottolinea Di Carluccio – considerata  la complessità della tipologia di startup in cui noi intendiamo investire, in un momento successivo a una prima ma strutturata validazione di tecnologia e  business idea. Le piattaforme di crowfunding e i loro investitori potranno così beneficiare del nostro screening preliminare elevando la qualità, rispettivamente, della loro proposizione e del loro investimento”.

Il supporto alla scaleup

Naturalmente i soci di Archangel AdVenture hanno piena consapevolezza delle sfide che le startup in cui investiranno dovranno affrontare quando arriveranno alla fase di scaleup, sfide che comprendono per esempio la necessità di trovare e assumere persone con le giuste competenze per i vari ruoli, con particolare riferimento a quelli di tipo tecnologico, la gestione della governance che si rileva quasi sempre un aspetto critico per le aziende in fase di crescita rapida così come la scalabilità della soluzione proposta, specie nel caso di modelli di business end to end che sono quelli a cui Archangel guarda con maggiore interesse. “Anche qui – dice il CEO – è la forza del nostro network e l’esperienza dei nostri soci che diventano elementi portanti della nostra strategia, nonché gli accordi che stiamo chiudendo anche con le Università, un potenziale bacino  per trovare i talenti necessari allo sviluppo delle nostre startup e offrire loro delle prospettive di lavoro interessanti”.

Photo by Sam Moqadam on Unsplash

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