Da startup a scaleup, Qurami raccoglie 590 mila euro, tra gli investitori anche Unicredit

Pubblicato il 19 Dic 2014

Qurami, la startup romana che ha sviluppato una soluzione tecnologica elimina code negli uffici, ha raccolto un nuovo investimento pari a 590 mila euro, destinati alla sua crescita internazionale.

Tra gli investitori LVenture, Italian Angels for Growth e Unicredit Start Lab, al suo primo investimento in una giovane azienda.

Qurami è una tecnologia in app che permette di eliminare le code negli uffici: amministrazioni e poste, musei, Università, ambulatori e ospedali. Semplice e gratuita per l’utente (è sufficiente scaricare l’app e utilizzarla, nelle strutture abilitate naturalmente), la tecnologia deve essere adottata e quindi pagata dagli enti e organizzazioni che intendono avvalersene per offrire un servizio maggiormente efficace. Per fare qualche esempio, attualmente a Roma è possibile usare Qurami presso diverse Università come La Sapienza, Roma Tre, LUISS e Tor Vergata (Facoltà di Economia), presso gli Uffici per l’Impiego della Provincia, le strutture dell’Ospedale Israelitico e del Policlinico Universitario Agostino Gemelli, l’Agenzia per la Mobilità e il Bioparco. A Milano il servizio è attualmente attivo presso l’ufficio AFOL della Provincia e la Camera di Commercio, a Firenze presso il Comune, a Trieste presso gli Ospedali Riuniti e il Comune, a Padova presso la segreteria studenti dell’università. A breve il servizio Qurami sarà adottato da banche e nel retail. L’app Qurami è stata scaricata oltre 150.000 volte, oltre 65.000 persone hanno invece staccato un numeretto con Qurami risparmiando tempo presso le strutture.

Il primo passo verso l’internazionalizzazione è già stato fatto con alcuni progetti pilota in UK e altri Paesi europei, che hanno ottenuto riscontri positivi spingendo i founder di Qurami a un’accelerazione dello scaleup. “Questo round d’investimento sarà principalmente devoluto all’accelerazione del processo di internazionalizzazione – dice Roberto Macina, uno dei founder e Ceo – La nostra intenzione è essere presenti entro il 2015 in almeno tre Paesi europei, uno di questi è il Regno Unito dove già abbiamo messo il piede, per gli altri due stiamo ultimando le valutazioni”.

Da startup a scaleup quindi: Qurami ha un percorso ben definito, che parte nel 2010 in uno Startup Weekend e prosegue per tappe successive attraverso partecipazioni a Smau Percorsi dell’Innovazione, (selezionata da Startupbusiness), incubazione in Luiss Enlabs, ha vinto il premio internazionale UK-Italy Springboard per l’Innovazione, è stata nominata da Techcrunch tra le 40 startup italiane più promettenti, ottenuto praticamente da subito il supporto di LVenture Group che vi ha investito prima 100 mila euro, poi altri 160 insieme a dei business angel e che anche in quest’ultimo round partecipa all’aumento di capitale.

Ma sopratutto Qurami non ha mai perso di vista il principale obiettivo di una startup: andare sul mercato. Continuando a sviluppare il prodotto certo, costruendo una strategia di crescita e di fundraising, ma anche consumando “la suola delle scarpe” per andare a trovarsi i clienti. Clienti che, per la tipologia del prodotto che Qurami offre, non sono piccole realtà. Sono grandi realtà, ossi duri, in Italia, come sappiamo, spesso super – resistenti all’innovazione: amministrazioni pubbliche, Poste, aziende sanitarie, ecc. Non è per niente facile per una startup di giovani ragazzi (età media in Qurami è di 26 anni) bussare a certe porte dicendo “ho la soluzione per farvi eliminare le code agli sportelli e migliorare il vostro servizio, è un’app”. Evidentemente sono stati convincenti, perchè il fatturato cresce e ha già superato i 300 mila euro. Il team è oggi composto da 14 persone full time.

 

“Su certi risultati bisogna lavorarci parecchio – commentano Roberto Macina e Manolo Abrignani, uno degli altri founder e Business Development Director – Per esempio questo ultimo round di investimento è stata un’operazione complessa, visti i big player coinvolti, ci abbiamo lavorato per mesi. Se possiamo lanciare un messaggio ad altri startupper, vorremmo sottolineare proprio questo: i risultati non sono eventi casuali, sono il frutto di una strategia ben costruita a tavolino, cominciando prima di tutto dallo studio dei player coinvolti. Siamo molto orgogliosi del risultato che siamo riusciti a ottenere in questo round, perchè oltre alla conferma del supporto da parte di LVenture, l’ingresso di nuovi soci come IAG, siamo riusciti a coinvolgere e far credere in noi anche un’istituzione bancaria come Unicredit, ed è la prima volta che questo importante gruppo bancario investe in equity in una startup”.

Alla soddisfazione dei founder di Qurami, si accompagna quella di Luigi Capello, founder e CEO di LVenture Group. “Il fatto che UniCredit abbia scelto Qurami come primo investimento del programma Start Lab ci riempie di soddisfazione rappresentando uno sviluppo concreto della nostra strategia di crescita nel lungo periodo. Questa partnership è infatti in grado di supportare la crescita sui mercati nazionali e internazionali delle startup in portafoglio e di incrementarne la capacità di fund-raising. Consente inoltre a LVenture Group di aumentare le capacità di co-investimento con un partner di livello internazionale”.

La possibilità di co-investimenti messa a disposizione da UniCredit Start Lab a favore delle startup selezionate, è certamente uno degli aspetti caratterizzanti e maggiormente utili per il supporto alle startup.

“Siamo orgogliosi di sostenere per la prima volta con un investimento diretto una delle startup coinvolte in UniCredit Start Lab – ha osservato Gabriele Piccini, Country Chairman Italy di UniCredit – In questa prima edizione del programma numerose startup operanti in diversi settori, dal Life Science all’ICT, dal Made in Italy al Cleantech, si sono distinte per la capacità di cogliere esigenze di mercato e tradurle in idee imprenditoriali. Noi vogliamo favorire lo sviluppo di queste realtà che fanno dell’innovazione un pilastro della propria attività e adoperarci concretamente per contribuire, anche in questo modo, alla crescita della nostra economia”.

(E’ aperta fino al 30 aprile 2015 la call for ideas per candidarsi a UniCredit Start Lab, per informazioni questo il sito ufficiale). 

Massima soddisfazione anche per i soci IAG. “Qurami è l’applicazione che si prende cura del nostro tempo, la risorsa più scarsa che oggi abbiamo “- afferma Pierluigi Pace, il socio che ha seguito l’investimento – “Il team eterogeneo, l’innovativa soluzione tecnologica e il successo che questa impresa ha già riscontrato ci hanno indotto a finanziare il suo aumento di capitale”.

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