e-QBO di T°RED, creatività, architettura, energia

Pubblicato il 24 Lug 2014

Qualche giorno fa abbiamo festeggiato il primo anno della nostra società, T°RED. In realtà, come spesso succede, la nostra storia comincia prima dello scorso luglio e forse fatichiamo anche a trovare il vero punto d’inizio.

Sicuramente, quando iniziammo a ragionare a un “oggetto che potesse rappresentare la città di oggi”, a fine 2011, non pensavamo che saremmo arrivati ad avere una nostra società, ricca di spunti, idee e progetti concreti.

T°RED nasce dalla voglia di fare e di mettersi in gioco di cinque persone animate da un po’ di follia, o meglio di quattro folli e un visionario che i quattro hanno voluto mettere alla presidenza della società, affidandogli il compito di continuare a lavorare come ha sempre fatto a cavallo tra design, tecnologia e ricerca, mettendo la sua creatività e il suo modo di operare all’interno di una struttura operativa pronta a muoversi intorno a una serie di progetti belli e affascinanti.

In primis il progetto e-QBO, il sine qua non che ha fatto dei cinque folli una società e di molti sogni una realtà tangibile al servizio di molti.

Di cosa sto parlando? Di una piccola architettura, di un grande arredo urbano. Di un oggetto fuori scala che, nato come manifesto di un preciso modo di lavorare e del dialogo tra progettazione e ricerca, è diventato un prodotto concreto che da più di due anni fa parlare di se, delle possibilità che offre, di come si possono trasformare le città.

e-QBO, progettato da Romolo Stanco (il visionario), è un’architettura modulare temporanea e contemporanea in grado di produrre, accumulare e restituire energia, rendendosi così autonoma e indipendente rispetto alla rete elettrica: si può portare ovunque, si monta facilmente, si smonta velocemente e può diventare qualsiasi cosa. Uno spazio fisico e protetto che fornisce energia per gli usi più diversi.

È stato “dimostrazione di smart city” a Milano, durante la prima installazione in piazza San Fedele, e poi lounge area per RSE (sin dall’inizio supervisore scientifico del progetto) e GSE a Innovation Cloud e Made Expo, è stato museo temporaneo e simbolo dell’”architettura che verrà” durante “Architects meet in Selinunte”, il festival organizzato dal critico Luigi Prestinenza Puglisi all’interno di uno dei parchi archeologici meglio conservati, dove si è confrontato con i templi della Magna Grecia. È stato chiamato dal ministero per lo Sviluppo economico a rappresentare l’Italia durante il World Future Energy Summit ad Abu Dhabi, un “Padiglione Italia” davvero speciale, che ha fatto di energia e creatività il suo biglietto da visita internazionale e memorabile.

Da più di un mese si trova nel cuore di Piacenza, in piazza Cavalli, dove è diventato luogo di incontro e aggregazione, di scambio e di confronto. Un nuovo “cuore pulsante” per la città.

In tutto questo, stiamo gestendo diverse richieste di noleggio o di acquisto di quello che è percepito come un prodotto architettonico camaleontico, in grado di adattarsi alle esigenze delle città con una veste contemporanea. Un oggetto del presente che ricorda l’astronave di Space Odissey e le linee di energia di Tron, ed è al tempo stesso “oggetto amico” che cattura l’attenzione e invita a interagire, un “oggetto del futuro” reso funzionante oggi.

Come è successo tutto questo? Perché proponiamo un modo nuovo di vedere e fare le cose. Perché facciamo squadra. Prima di tutto fra noi. Cinque folli che si intendono e si completano nella gestione della società e delle attività da portare avanti.

Una squadra che guarda anche all’esterno e include spesso partner e fornitori, realtà indispensabili per poter realizzare i progetti. Che si tratti di aziende, di istituzioni o di istituti di ricerca, si lavora sempre sperimentando, proponendo qualcosa di nuovo, di speciale, integrando competenze e conoscenze in un unicum che in poco tempo passa dallo stato di idea a quello di prototipo e prodotto commercializzabile. Prodotto concreto e tangibile, che si può usare e sperimentare in prima persona.

e-QBO, in breve tempo, è diventato simbolo del nostro modo di vedere le cose, della nostra voglia di cambiare e della forza che abbiamo quando decidiamo che, stanchi di come vanno le cose, ci mettiamo in campo per primi. Almeno per migliorarle. E troviamo sempre compagni di viaggio disposti a scommettere con noi nell’avventura. Ci siete anche voi, come usereste e-QBO?

Erica Marson è tra i cinque fondatori di T°RED e responsabile management, communication e international relationship


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