Qualche giorno fa abbiamo festeggiato il primo anno della nostra società, T°RED. In realtà, come spesso succede, la nostra storia comincia prima dello scorso luglio e forse fatichiamo anche a trovare il vero punto d’inizio.

Sicuramente, quando iniziammo a ragionare a un “oggetto che potesse rappresentare la città di oggi”, a fine 2011, non pensavamo che saremmo arrivati ad avere una nostra società, ricca di spunti, idee e progetti concreti.
T°RED nasce dalla voglia di fare e di mettersi in gioco di cinque persone animate da un po’ di follia, o meglio di quattro folli e un visionario che i quattro hanno voluto mettere alla presidenza della società, affidandogli il compito di continuare a lavorare come ha sempre fatto a cavallo tra design, tecnologia e ricerca, mettendo la sua creatività e il suo modo di operare all’interno di una struttura operativa pronta a muoversi intorno a una serie di progetti belli e affascinanti.

Di cosa sto parlando? Di una piccola architettura, di un grande arredo urbano. Di un oggetto fuori scala che, nato come manifesto di un preciso modo di lavorare e del dialogo tra progettazione e ricerca, è diventato un prodotto concreto che da più di due anni fa parlare di se, delle possibilità che offre, di come si possono trasformare le città.
e-QBO, progettato da Romolo Stanco (il visionario), è un’architettura modulare temporanea e contemporanea in grado di produrre, accumulare e restituire energia, rendendosi così autonoma e indipendente rispetto alla rete elettrica: si può portare ovunque, si monta facilmente, si smonta velocemente e può diventare qualsiasi cosa. Uno spazio fisico e protetto che fornisce energia per gli usi più diversi.
È stato “dimostrazione di smart city” a Milano, durante la prima installazione in piazza San Fedele, e poi lounge area per RSE (sin dall’inizio supervisore scientifico del progetto) e GSE a Innovation Cloud e Made Expo, è stato museo temporaneo e simbolo dell’”architettura che verrà” durante “Architects meet in Selinunte”, il festival organizzato dal critico Luigi Prestinenza Puglisi all’interno di uno dei parchi archeologici meglio conservati, dove si è confrontato con i templi della Magna Grecia. È stato chiamato dal ministero per lo Sviluppo economico a rappresentare l’Italia durante il World Future Energy Summit ad Abu Dhabi, un “Padiglione Italia” davvero speciale, che ha fatto di energia e creatività il suo biglietto da visita internazionale e memorabile.
Da più di un mese si trova nel cuore di Piacenza, in piazza Cavalli, dove è diventato luogo di incontro e aggregazione, di scambio e di confronto. Un nuovo “cuore pulsante” per la città.

In tutto questo, stiamo gestendo diverse richieste di noleggio o di acquisto di quello che è percepito come un prodotto architettonico camaleontico, in grado di adattarsi alle esigenze delle città con una veste contemporanea. Un oggetto del presente che ricorda l’astronave di Space Odissey e le linee di energia di Tron, ed è al tempo stesso “oggetto amico” che cattura l’attenzione e invita a interagire, un “oggetto del futuro” reso funzionante oggi.
Come è successo tutto questo? Perché proponiamo un modo nuovo di vedere e fare le cose. Perché facciamo squadra. Prima di tutto fra noi. Cinque folli che si intendono e si completano nella gestione della società e delle attività da portare avanti.
Una squadra che guarda anche all’esterno e include spesso partner e fornitori, realtà indispensabili per poter realizzare i progetti. Che si tratti di aziende, di istituzioni o di istituti di ricerca, si lavora sempre sperimentando, proponendo qualcosa di nuovo, di speciale, integrando competenze e conoscenze in un unicum che in poco tempo passa dallo stato di idea a quello di prototipo e prodotto commercializzabile. Prodotto concreto e tangibile, che si può usare e sperimentare in prima persona.
e-QBO, in breve tempo, è diventato simbolo del nostro modo di vedere le cose, della nostra voglia di cambiare e della forza che abbiamo quando decidiamo che, stanchi di come vanno le cose, ci mettiamo in campo per primi. Almeno per migliorarle. E troviamo sempre compagni di viaggio disposti a scommettere con noi nell’avventura. Ci siete anche voi, come usereste e-QBO?
Erica Marson è tra i cinque fondatori di T°RED e responsabile management, communication e international relationship
