Barcellona e startup, così la Spagna prende il volo

L’ecosistema spagnolo in forte crescita, il binomio Barcellona e startup funziona alla grande puntando su mobile, lifestyle, attrazione dei talenti

Pubblicato il 06 Mar 2018

4YFN (https://www.4yfn.com/), sigla che sta per 4 years from now (quattro anni da oggi) è il nome dell’iniziativa startup di Barcellona che ha il suo momento di maggiore esposizione durante il Mobile World Congress parallelamente al quale si apre al resto del mondo nell’ambito delle iniziative del programma Mobile World Capital Barcelona (MWCB).

Startupbusiness era già stata al 4YFN nel 2015 con l’inviato Carlo De Micheli, ci siamo tornati quest’anno con un altro inviato speciale: Andrea Risa di Digital Borgo.

Lo Startup Ecosystem Overview report di MWCB inanella i seguenti dati: la Spagna ha lo stesso numero di sviluppatori professionali dell’Italia e il loro salario è simile (sui 40mila euro/anno per un senior software engineer); le startup a Barcellona sono oltre 1100 (34% della Spagna); gli investimenti raccolti da startup a Barcellona nel 2017 sono stati pari a 477 milioni di euro; gli investimenti raccolti da startup in Spagna (2017) sono stati pari a 779 milioni di euro (gli investimenti raccolti da startup in Italia (2017), ricordiamo, sono stati tra i 100 e i 120 milioni di euro a seconda della fonte – 123 milioni per Atomico, 109 milioni per PitchBook).

E ancora, posizione nella classifica europea “Technology Hub” di Barcellona: quinta dopo Londra, Parigi, Berlino e Dublino. Nessuna città Italiana tra le prime 10; nella classifica delle città dove i founder preferirebbero fondare la startup figurano Barcellona al terzo posto e Milano al decimo. Il 18.3% delle startup lavora su applicazioni social e il 16.1% su applicazioni enterprise. Segue e.commerce al 14.7%. Il 49% dei capitali raccolti è per l’industria Mobile. La Spagna è la terza nazione in EU per capacità di attrazione dei tech workers dopo Regno Unito e Germania seguita da Olanda, Francia e Irlanda ma è solo quarta per esportazione dei talenti tech. La Spagna è la seconda nazione in EU per spazi di coworking (129) dopo Regno Unito (287) e seguita dall’Italia (90).

Quindi, partendo da una situazione iniziale di risorse simile all’Italia, gli spagnoli stanno prendendo il volo. Riescono ad attrarre talento e quindi capitali mentre il talento italiano preferisce andare in UK per attrarre capitale lì. A mio parere non è nemmeno un caso che il 49% dei capitali raccolti finiscano nell’industria Mobile, quando Barcellona si è definita la Mobile World Capital e ospita in contemporanea a 4YFN il Mobile World Congress, l’evento che raccoglie tutti i player dell’industria telecom globale ogni anno. Come riesce Barcellona ad attrarre talento a parità di salari? Con la promessa di un lifestyle superiore, grazie a una città di 1,6 milioni di abitanti (3,2milioni con l’area metropolitana) con spiagge e mare, buon cibo e anche divertimento, insieme a Università e business school (IESE, ESADE ed EADA) a un’ora e mezza dalle montagne. La qualità della vita è il fattore vincente oltre alla strategia di creare un indotto mobile attorno al Mobile World Congress, specializzandosi.

Per quanto riguarda l’evento 4YFN, è la seconda volta che vi partecipo. L’ultima volta è stato un paio di anni fa e ho notato in questa edizione una presenza più massiccia di nazioni extra EU come Corea del Sud, Colombia, Taiwan, Giappone, Israele e persino Sri Lanka con uno stand simile a quello italiano per dimensioni. L’evento conta circa 20mila visitatori su 18mila metri quadrati di spazio, 600 investitori e 600 startup.

Quasi il 50% dello spazio a disposizione è destinato ai grandi palchi che accolgono speaker di tutto rispetto dai principali VC mondiali, fondatori internazionali di successo e corporate che raccontano i loro casi di open innovation e acquisizione di startup. Il resto è destinato ai mini booth delle startup divise per nazione di provenienza (anche se credo che per un investitore sarebbe più facile se fossero raggruppate per industria/soluzione/tecnologia). Nota positiva dei booth è la presenza di una chiara frase di sommario dell’offerta della startup in alto, che fa capire subito se potenzialmente interessante, e il fatto che gli stand siano fatti di cartone riciclato.

Tra gli stand si nota anche la presenza di grandi aziende come Nestlè, Banco Sabadell, Telefonica e Google a spiegare le loro piattaforme per l’innovazione. Apprezzabile anche l’evento PitchthePress dove i founder competono per guadagnarsi spazi media.

C’è quindi da imparare e da recuperare terreno anche sulla Spagna, oltre che sui mercati tradizionalmente più avanzati del nostro sia in Europa sia oltre oceano.

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