EUREKA! Venture SGR e Materias si alleano per investire nella scienza

Pubblicato il 28 Mar 2020

“E’ proprio in momenti come quelli che stiamo vivendo che ci accorgiamo di quanto sia fondamentale la ricerca scientifica d’avanguardia e l’innovazione, per il progresso tecnologico globale ma anche per ripristinare le condizioni di vita delle persone, affinché si torni quanto prima a stare in sicurezza e in serenità. In Italia abbiamo un vero e proprio sommerso fatto da ricercatori, medici, scienziati e innovatori che ci stanno insegnando quanto è cruciale il loro lavoro”, dice Stefano Peroncini, amministratore delegato di EUREKA! Venture SGR, nonché firma di Startupbusiness (qui il suo ultimo articolo ) nell’annunciare l’accordo di collaborazione per gli investimenti in startup con Materias.

Il team di EUREKA! Venture SGR

La collaborazione nasce per investire insieme in Italia nel settore dei materiali avanzati e vede la società di investimento (la cui nascita annunciammo con questo articolo) allearsi con Materias che opera come early stage combined accelerator, mediante l’investimento in nuove iniziative di trasferimento tecnologico, a oggi principalmente concentrate nei materiali avanzati, che scaturiscono dal sistema della ricerca, sostenendo i ricercatori per potenziare le attività di ricerca, la protezione della proprietà intellettuale, l’industrializzazione e l’ingresso sui mercati dei prodotti e servizi innovativi sviluppati.

Nel corso del 2020 è atteso l’avvio dell’operatività del primo fondo di venture capital della EUREKA! Venture SGR, denominato Eureka! Fund I – Technology Transfer, focalizzato su investimenti in advanced material e più in generale in applicazioni e tecnologie riconducibili alla scienza e ingegneria dei materiali. Il Fondo investirà negli stadi proof-ofconcept, seed e più in generale nei differenti segmenti dell’early stage financing, anche grazie alla partnership con 22 Università e Centri di ricerca scientifica del Paese, tra cui per esempio l’Istituto Italiano di Tecnologia, il Politecnico di Torino e l’Università Federico II di Napoli.

L’accordo prevede la possibilità da parte di Eureka! Fund di co-investire nelle iniziative di tech transfer presentate da Materias e di avere il supporto del personale esperto di Materias per effettuare le due diligence dei progetti in cui investirà il fondo Eureka!.

Il team di Materias

Eureka! e Materias si impegnano inoltre ad effettuare scouting congiunto delle opportunità di investimento e a promuovere iniziative di sensibilizzazione su temi di interesse comuni quali deeptech, advanced material e techtransfer.

Il Fondo Eureka! I annovera il Fondo Europeo per gli Investimenti (EIF) e Cassa Depositi e Prestiti (CDP) in qualità di anchor investor, grazie alla piattaforma ITATech, nata proprio per supportare iniziative di technology transfer che valorizzino la ricerca scientifica e tecnologica italiana e che con Eureka! ha completato l’allocazione della dotazione di 200 milioni di euro. Eureka! Fund I, con un obiettivo di raccolta di 50 milioni di euro, beneficia del supporto di InnovFin Equity – lo strumento finanziario sviluppato sotto Horizon 2020 e che rappresenta il programma di riferimento della Unione Europea per la Ricerca e l’Innovazione – e dello European Fund for Strategic Investments (EFSI).

Luigi Amati, Presidente del Consiglio di Amministrazione di EUREKA! Venture SGR, ha commentato in una nota: “L’accordo risponde pienamente alla visione di lungo periodo di entrambe le società: unire finanza innovativa e competenze specifiche di eccellenza per valorizzare, attraverso investimenti di technology transfer, le migliori idee e startup italiane nell’ambito della scienza ed ingegneria dei materiali, le cui innovazioni sono strategiche per la maggior parte dei settori industriali”, mentre Luigi Nicolais, presidente del Consiglio di amministrazione di Materias, nonché ex ministro per l’Innovazione, ha commentato: “Mai come oggi investire in scienza, tecnologia e competenze si presenta come una scelta vitale per il Paese e il mondo intero. Le sfide che dovremo fronteggiare riguardano in gran parte la salvaguardia e il miglioramento del benessere delle società e delle persone. La nostra ricerca, i nostri investimenti, vanno in questa direzione”.

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