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Europa, investimenti VC a 27,5 miliardi di € nel Q1 2022

Il dato rilevato da Pitchbook si presenta come un buon inizio per il 2022 per l’ecosistema europeo, bene anche il dato relativo alla raccolta da parte dei fondi di VC

Pubblicato il 25 Apr 2022

Dopo i dati globali sull’andamento del venture capital arrivano quelli relativi al mercato europeo, mentre quelli italiani sono attesi in settimana. Per parlare di Europa prendiamo il report Q1 2022 European Venture Report di Pitchbook da cui emerge che nel primo trimestre dell’anno sono stati investiti 27,5 miliardi di euro spalmati si 2.888 deal, a titolo di confronto va ricordato che il 2021 dell’Europa si è chiuso con un totale di 105,8 miliardi di euro su 11.066 deal (quindi a consuntivo un risultato superiore rispetto ai dati previsti divulgati a gennaio che indicavano un totale di 102,9 miliardi di euro ) .

In questo primo trimestre vi è una sostanziale parità numerica tra i deal seed, early e late, a livello geografico in termini sia di numero sia di valore guida sempre l’area che comprende Regno Unito e Irlanda con area DACH e area Francia con Benelux che seguono, più indietro il sud Europa e i Paesi nordici. La gran parte degli investimenti sono fatti dai VC in collaborazione con i cosiddetti non-traditional investor che Pitcbook identifica con le banche di investimento, i private equity, gli hedge fund, i fondi pensioni, i fondi sovrani e il corporate venture capital, i quali pesano per 21,3 miliardi di euro nel Q1 2022.

Relativamente alle exit se ne contano 296 per un valore complessivo di 7,7 miliardi di euro, mentre la raccolta da parte dei fondi tocca quota 7,4 miliardi di euro e si rileva una crescita media della dimensione dei fondi che passa da 119,4 milioni di euro a 144,3 milioni di euro.

Volendo fare una stima molto approssimativa e considerando i valori del primo trimestre 2022 come un quarto sulle proiezioni per l’intero 2022, anche se così non sarà perché solitamente il primo trimestre è sempre il più critico, quindi stiamo facendo una stima tendenzialmente conservativa, si può prevedere che il 2022 possa essere un ulteriore anno di crescita proiettando gli investimenti a circa 110 miliardi di euro e la raccolta a quasi 30 miliardi di euro contro i 24,2 miliardi di euro del 2021. Le prospettive appaiono quindi positive anche se si tratta di una proiezione del tutto preliminare e approssimativa, vedremo cosa diranno i dati del secondo trimestre per avere una tendenza maggiormente definita e soprattutto vediamo cosa dicono anche i dati relativi all’Italia per il Q1 2022 che, come detto, saranno rilasciati nei prossimi giorni.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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